Tutte le voci dei Black Sabbath

Black Sabbath File Photos

È raro che una band cambi la propria voce, eppure dai Black Sabbath sono passati ben otto cantanti diversi: ve li ricordate tutti?

È piuttosto raro che un gruppo, cambiando formazione, cambi anche la propria voce. Questo perché ciò che rende una band immediatamente riconoscibile a un orecchio anche poco esperto o attento è proprio il particolare timbro di voce del proprio cantante

I Black Sabbath, però, sembrano sfidare questa regola non scritta proponendo ai propri ascoltatori ben otto voci diverse che, negli anni, si sono alternate sui palchi che la band ha calcato. Ecco una breve storia dei tanti frontman della band.

Ozzy Osbourne

Il primo cantante dei Black Sabbath fu Ozzy Osbourne, anche membro fondatore della band. Ozzy prestò la sua voce alla band fin dal lontano 1968 quando il gruppo nacque con il nome Polka Tulk Blues Band. Nell'agosto del 1969, poi, la band prese il nome di Black Sabbath e iniziò a percorrere una strada più sinistra realizzando in musica ciò che i film horror facevano al cinema e sfornando capolavori come la famosissima Iron Man. Osbourne fu uno dei capisaldi del gruppo fino al tardo 1977 quando, pare improvvisamente, decise di lasciare la band perché insoddisfatto degli ultimi lavori. La rottura, però, non durò molto e già nel gennaio dell'anno successivo Osbourne tornò a essere la voce del gruppo. 

A causa dei suoi grossi problemi di dipendenza da alcool e droghe e della sua scarsa cooperatività, Osbourne fu licenziato nel 1979 e la band si trovò, così, ancora una volta sprovvista di un cantante. Vi abbiamo raccontato qui cosa fece dopo essere stato licenziato.

Osbourne si riunirà ai Black Sabbath solo nel 1997 quando la band riprenderà la propria formazione originale che rimarrà tale fino al 2006. Un'ulteriore reunion avvenne nel 2011 fino al 2017 quando la band si divise officilmente

Dave Walker

Già membro della rock band anglo-americana Fleetwood Mac, Walker fu per un breve periodo frontman dei Black Sabbath quando, nel 1977, l'amico e chitarrista dei Black Sabbath, Tony Iommi, lo informò che Osbourne aveva lasciato la band. Così, dalla California Walker si diresse a Birmingham dove iniziò a scrivere e a registrare per la band cosa che farà fino al gennaio 1978 quando Osbourne si riunirà nuovamente con i vecchi compagni. Eccolo mentre, ospite con la band del programma della BBC Look! Hear!, Walker si esibisce sulle note di una prima versione di Junior's Eyes

 

Ronnie James Dio

Nel giugno del 1979, Ozzy venne sostituito da Ronnie James Dio e la sua voce diede inizio alla cosiddetta “Era Dio“, comme venne poi soprannominato il periodo della sua permanenza nel gruppo. La band prese una direzione completamente diversa con l’entrata in scena del nuovo frontman, che aveva non solo una voce completamente diversa da quella di Osbourne ma anche un atteggiamento che permise alla band di avere un nuovo punto di vista più collaborativo sui propri pezzi. Poco dopo l’ingresso in formazione di Ronnie, i Black Sabbath pubblicarono uno dei loro album meglio ricevuti dalla critica, HEAVEN AND HELL, del quale vi abbiamo già parlato in questo articolo.

Durante il mixaggio del loro album dal vivo, LIVE EVIL, Dio ebbe diverse incomprensioni con gli altri membri della band, così lasciò i Black Sabbath nel novembre del 1982

Iommi provò a riportare in auge la formazione dell band con Dio come frontman nel 1990, ma si trattò di un progetto fallimentare che durò solo un anno durante il quale vennero a galla gli stessi problemi che avevano spinto Dio a lasciare la band dieci anni prima, cosa che fece nuovamente nel 1992.

 
  

Ian Gillan

Dopo alcune audizioni per trovare la nuova voce dei Black Sabbath, si decise per l'ex voce dei Deep Purple. Ian Gillan entrò ufficialmente nella band nel dicembre del 1982. Nacque così BORN AGAIN (1983) album che, però, non fu ben accolto dalla critica che riteneva lo stile di Gillan troppo lontano da quello più cupo della band. Forse anche per questi motivi, quando i Deep Purple si riformarono nel 1984, Gillan decise di ricongiungersi con la sua vecchia band, più vicina al proprio stile. Da questo punto in poi, si susseguiranno molti cantanti diversi a distanza ravvicinata fra loro, nessuno dei quale riuscì a rimanere stabilmente nella band

David Donato

La sua partecipazione ai Black Sabbath è piuttosto controversa visto che tutto ciò che ci fu fra l'artista e la band furono delle audizioni e alcune demo registrate durante il 1984. Pare che Donato non fece mai ufficialmente parte della band, ma il caso volle che fosse presente durante un'intervista nel corso della quale venne immortalato in una foto col gruppo. Così, Donato fu annunciato dalla stampa come nuovo membro dei Black Sabbath ma, tranne qualche rara eccezione (come No Way Out), il materiale registrato con Donato rimane oggi inedito. Scontenti delle demo registrate, i Black Sabbath iniziarono a cercare un altro frontman. 

Glenn Hughes

Un altro ex membro dei Deep Purple che iniziò a far parte della band lavorando a SEVENTH STAR, album del 1986 uscito in sordina come album dei Black Sabbath featuring Tony Iommi per via di un compromesso fatto con la casa produttrice che voleva che l'album uscisse a nome della band nonostante oramai non ci fosse quasi più nessun elemento a ricordare lo stile e la formazione originale dei Black Sabbath. Tutto ciò non fece affatto piacere a Hughes che avrebbe preferito non essere ricordato come membro dei Black Sabbath visto che li riteneva lontani dal proprio stile e, inizialmente, aveva ccettato l'incarico pensando che Iommi avrebbe riformato completamente la band utilizzando un altro nome. Così, dopo un litigio molto acceso con il manager del gruppo, che causò al cantante una frattura dell'orbita, i Black Sabbath furono costretti a cercare un altro rimpiazzo

Ray Gillen

E il rimpiazzo fu trovato in Ray Gillen, che sostituì Hughes nel tour mondiale che i Sabbath avevano appena intrapreso. La vita di Gillen all'interno della band, però, fu breve: mentre stavano lavorando a del nuovo materiale, nel 1988, Gillen lasciò la band per dedicarsi a un progetto tutto suo

Tony Martin

Arriviamo all'ultimo – ottavo – famoso frontman della band, il cui contributo fu più duraturo dei tre precedenti colleghi. Con Tony Martin i Black Sabbath ritrovarono un po' di quel fuoco da tempo perso (anche se non si può parlare della stessa carica esplosiva delle origini). Nonostante qualche interruzione, Martin rimase fino al 1997 circa e, per il suo potenziale, viene considerato dai fan uno dei frontman più sottovalutati della band. 

A questi otto nomi potremmo aggiungere anche quello di Ron Keel e quello di Jeff Fenholt che, però, abbiamo deciso di tralasciare per via del poco tempo passato nella band (nel caso di Keel ci fu solo un’audizione andata male a legarlo ai Black Sabbath) o per via delle controversie dietro alla partecipazione alle sedute di registrazione della band (durante la seppur breve partecipazione di Fenholt al gruppo, ci furono delle registrazioni che, però, pare non siano mai state usate e nacquero perfino dubbi sulla reale presenza di Fenholt nel gruppo).

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