Quell’assolo dei Kaleidoscope che fece invidia a Jimmy Page

kaleidoscope (us)

Tra i gruppi più attivi nella sperimentazione, con sound provenienti da ogni parte del mondo, la ricerca dei Kaleidoscope stregò perfino lo storico chitarrista dei Led Zeppelin. 

Torniamo a parlare di psichedelia con i Kaleidoscope, la band statunitense attiva fra il 1966 e il 1970 (da non confondere con l'omonima band britannica attiva nello stesso periodo) che sperimentò con il rock e il folk psichedelico

Si tratta di un gruppo particolare in primis per le basi estremamente democratiche sulle quali si poggia: fin dall'inizio, infatti, i membri della band stabilirono, che non ci sarebbe stato un leader fra loro in modo da essere tutti posti sullo stesso piano. 

Poco dopo la formazione della band, i Kaleidoscope iniziarono a farsi un nome nei vari club locali dove spesso si esibivano, il che li portò al loro primo contratto discografico con la Epic Records.

Fin dal loro primo album, SIDE TRIPS (1967), i Kaleidoscope si dimostrarono pronti a sperimentare con suoni nuovi e molto particolari, a costo di ritagliarsi una fetta di mercato considerata di nicchia. Ne è un esempio Egyptian Garden, prima traccia contenuta nel disco e brano di spicco per via dei molti e vari strumenti impiegati nella sua realizzazione. Era l'inizio di un nuovo concetto di psichedelia

Questa attitudine si sarebbe consolidata con il secondo album della formazione, considerato da molti – fan e critica – come il miglior lavoro. Parliamo di A BEACON FROM MARS (1968), album per il quale, come avevano già fatto i precedenza, i Kaleidoscope utilizzarono suoni provenienti da tutto il mondo, anticipando in un certo senso il fenomeno della world music e inserendo contaminazioni provenienti dall'Oriente nel più classico rock di stampo occidentale.

Gli stili che influenzarono questo secondo album furono il rock psichedelico, il folk, il blues e, come accennavamo, il gusto musicale proveniente dal Medio Oriente

Insomma, i Kaleidoscope non si fecero mancare proprio niente ma, come accadde per il loro album precedente, proprio per questa ricercatezza a livello sonoro, A BEACON FROM MARS non riuscì a fare presa che su una ristretta cerchia di ascoltatori interessati alle sperimentazioni della band. Nonostante ciò, la critica etichettò l'album come un perfetto esempio della versatilità della band e della capacità degli artisti di far convivere in armonia generi musicali diversi

Parlando di psichedelia, è notevole l'assolo di chitarra elettrica contenuto nella title track registrato dal chitarrista della band David Lindley e apprezzato molto da Jimmy Page, il celeberrimo chitarrista dei Led Zeppelin che, in seguito, dichiarò che la sua band preferita di sempre era proprio quella dei Kaleidoscope

È interessante notare anche la tecnica utilizzata da Lindley durante le esibizioni live di questo pezzo, che prevedevano l'utilizzo di un archetto da violino sulla sua chitarra elettrica. Questa tecnica venne ripresa anche da Page stesso, che iniziò a utilizzarla sul palco durante le esecuzioni dei brani della propria band.

Insomma, se vi va di sperimentare e viaggiare con la fantasia, vi lasciamo qui sotto l'intero album di un gruppo che ha fatto la storia del rock psichedelico e non solo.  

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