Categories: ArticoliClassic Rock

Marc Bolan: l’aura glam rock del Cavaliere Elettrico

Il 16 settembre 1977 un incidente automobilistico spegne per sempre la magica voce del frontman dei T.Rex, iconico fondatore del glam rock. 

Ricordiamo così Marc Bolan, nome d'arte di Mark Feld. Con il suo aspetto androgino, gli abiti sgargianti, i capelli cotonati, l'eyeliner agli occhi e quell'incredibile tocco folk&boogie che evolve in un rock glam ed elettrico. Ed è qui che l'artista sancisce una svolta nella storia della musica, ponendo negli anni Settanta le basi per l'evoluzione del glam rock, incarnato da lì a breve da artisti come David Bowie e Alice Cooper. E lo fa con un fascino psichedelico, teatrale e provocante, che in quegli anni lo rende unico nel suo genere. 

Accanto a lui i T.Rex, una famiglia votata alla musica che nacque nel 1966-1967 e durò, sfortunatamente, solo dieci anni. Ma in quel periodo così fulminante, i T.Rex presero il posto dei Beatles e scrissero nuove regole della musica, che abbracciavano le note psichedeliche e acustiche dei Pink Floyd e godevano dell'influenza stimolante che il nascente panorama dell'epoca offriva loro.

Per questo sembra che la band irradi un'aura magica e spirituale, evocata dalla figura di Marc Rolan come nuovo sciamano del rock. 

Basti pensare che il suo primo singolo si intitolava Wizard e, che con i T.Rex, gli spunti per la stesura delle canzoni erano opere letterarie fantasy come Il signore degli anelli Le cronache di NarniaBolan appariva dunque come una figura mitologica, ricordata da David Bowie nel 2001 così: 

Non avremmo potuto spiccare il salto senza Marc Bolan, il folletto che ha aperto la porta.

Marc Bolan era quindi la personificazione della magia sul palco, che raggiunse l'apice delle classifiche inglesi con l'album ELECTRIC WARRIOR (1971). La sua figura mistica si associa quindi a quella di un Cavaliere Elettrico, affine per certi versi al Cavaliere Azzurro del movimento artistico Der Blaue Reither. Un uomo e un musicista alla ricerca della Poesia, fermamente conscio delle proprie qualità e sempre aperto alla sperimentazione musicale. Così il suo nome si fonde evocativamente con Il Diamante Pazzo, Syd BarrettIl Duca BiancoDavid Bowie, a coronare la moderna e ruggente scena rock inglese degli anni Settanta. 

Francesca Brioschi

Share
Published by
Francesca Brioschi

Recent Posts

Arrivano i THE BLACK CROWES a Milano!

Al TAM Teatro Arcimboldi Milano, il 27 maggio, arrivano i THE BLACK CROWES per la…

10 ore ago

“Se non sei famoso non esisti!” | VINILE

L’editoriale di Michele Neri dedicato ai lettori di VINILE: che fine ha fatto il senso…

17 ore ago

Quando Freddie Mercury scrisse “Killer Queen” in una notte | CLASSIC ROCK

Scritta per essere inserita nel terzo album dei Queen, "Killer Queen" si rivelò da subito…

2 giorni ago

Quando De André superò i Led Zeppelin nelle classifiche

De André costruì un concept album sul tema dei vizi e delle virtù. E sbancò…

2 giorni ago

E cosa c’entra Beyoncé su «Classic Rock»?

"Vi consiglio di ascoltare COWBOY CARTER di Beyoncé, magari fra un Metallica e un Pink…

3 giorni ago

Fuori oggi l’attesissimo numero di CLASSIC ROCK

Finalmente in edicola e online, il nuovo numero di CLASSIC ROCK con in copertina la…

4 giorni ago

This website uses cookies.