Fermi, non vi scaldate! Non lo pensiamo noi, ma chi ha ascoltato solo qualche classico pezzo di Chuck Berry...
Forse non tutti sanno che Chuck Berry è stato la base del nostro rock 'n' roll, il primo a regalare al mondo uno stile talmente innovativo da rivoluzionare il mondo della musica. Tre anni dopo essere stato incarcerato per un'accusa a sfondo sessuale, Berry usciva di prigione e trovava i suoi pezzi studiati e amati da band come i Beatles, i Rolling Stones, i Beach Boys.
Ma insomma, alcuni che lo conoscono poco faticano a distinguere alcuni successi da altri. Prendiamo ad esempio The Twist, Let's Twist Again... non è così difficile fare confusione. Ma perché?
Negli anni Cinquanta e nei primi Sessanta, era abitudine realizzare singoli piuttosto che album: quindi, se un pezzo aveva un gran successo, quello successivo non se ne sarebbe distaccato troppo. Avrebbe avuto un sound simile, un simile apporto strumentale, e i dischi erano più che altro raccolte di quei singoli brani. Insomma, qualcosa di ben diverso dal modo di agire dei nostri rocker (prendiamo i Pink Floyd), attirati dalla ricerca e dalla sperimentazione di nuovi suoni.
Un altro motivo per il sound simile era nella ricerca di un'identificazione. Essere un musicista e volersi distinguere dagli altri richiedeva una bella dose di personalizzazione del sound. Ed ecco che, per fare ciò, si creava uno stile molto personale, a volte "ripetitivo".
Dobbiamo anche pensare ai luoghi in cui si esibivano i musicisti: non erano particolarmente sonorizzati, magari dovevano suonare in pub affollati o in teatri. Ecco quindi un'altra ragione per creare uno stile riconoscibile, anche tra il rumore della folla o tra la musica del resto della band.
Quello di Chuck Berry era condito con accordi enfatizzati, intervalli tra due note, arpeggi. In ogni caso, basta ascoltare con attenzione i primi album di Chuck Berry, in particolare AFTER SCHOOL SESSION, che contiene blues, ballate, rock e molto altro. Non proprio noioso, eh?