“My Love Story”: quando Tina Turner ci svelò le sue fragilità

tina turner

Nella toccante autobiografia del 2018, My Love Story, Tina Turner, per la prima volta, ha svelato al mondo le sue fragilità.

Tina Turner è sempre stata una leonessa da palcoscenico, un'icona di stile che ha fatto ballare tutto il mondo a ritmo di rock. Dalle sue prime esperienze musicali come corista in Chiesa, Tina non si sarebbe mai aspettata di raggiungere una collezione di 12 Grammy e numerosi riconoscimenti di critica e pubblico. E gli anni Ottanta sono stati la sua benedizione, con successi come What's Love Got To Do It (1984), Proud Mary (1988) The Best (1989)Solo tre delle hit che ne hanno fatto risplendere l'incredibile vocazione canora. 

Tuttavia, dietro la superficie aurea e patinata del successo, Tina nasconde una fragilità incorniciata da cicatrici con cui ha combattutto nel tempo. A 18 anni aveva già Craig, il suo primogenito, figlio di Raymond Hill, un sassofonista che non l'ha riconosciuto. Se ne era così preso carico il primo marito di Tina, Ike Turner, che tuttavia non era il gentleman che le aveva fatto credere all'inizio.

Tra botte, occhi neri e minacce di morte, la cantante è riuscita a fuggire a quella passione tossica che le impediva di trovare la felicità. E questa l'ha raggiunta dopo la metà degli anni Ottanta, con una nuova vita, che però non ha smesso di metterla alla prova. 

Tutto questo e molto altro è tratteggiato in My Love Story, l'autobiografia che Tina ha scritto a 78 anni, nel 2018, al soldo di un'esperienza sfaccettata e altalenante. Questa le ha dato la forza e il coraggio di mettere su carta tutte le insicurezze da sempre velate dietro un'immagine forte e intraprendente.

E Tina non può che incominciare dal suicidio di Craig  del luglio 2018. Un tragico evento che ha portato via un'anima turbolenta, come lei lo descriveva. Ma nella concezione buddista della cantante, Craig è destinato a tornare sulla Terra in una nuova vita, che lei spera possa essere migliore di quella che ha vissuto. 

Perché sin da piccolo Craig ha assistito alle continue violenze domestiche perpetrate da Ike contro Tina. I due si erano sposati nel 1962 e il neomarito aveva portato la cantante in un bordello per... festeggiare. Da lì, un climax di aggressività e violenza si era abbattuto sulla loro vita coniugale. Dal caffè bollente in faccia, al naso rotto, fino ai frequenti occhi neri e una pistola puntata.

Tina si è liberata da quel regime asfissiante nel 1978, per poi conoscere, otto anni dopo, l'attuale amore della sua vita, Erwin Bach. E quell'uomo gentile, che ha sposato dopo 27 anni di convivenza, ha cambiato il suo modo di vivere l'affetto e l'amore altrui. Le ha anche donato un rene dopo che un'insufficienza renale stava gravemente minando le condizioni di salute di Tina.

Con la sua autobiografia, Tina ci ricorda come la musica, l'amore e la speranza possano regalare una forza rinnovata oltre le ingiustizie.

Vai avanti. Vai avanti senza fermarti. Non importa se ti arriva uno schiaffo in faccia, tu porgi l’altra guancia. E il dolore che senti? Non puoi fermarti a pensare a quello che ti hanno fatto, adesso o in passato. Devi solo andare avanti.

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