4 storie di album rock mai nati, perduti o ritrovati

Ogni giorno ascoltiamo album che sono stati registrati, incisi e pubblicati. Ma ci sono anche opere discografiche perdute o costellazioni di brani mai condensati in un disco. Alcuni hanno visto la luce, interi o frammentati, mentre altri rimarranno, forse, per sempre nel cassetto. Scopriamo 4 storie affascinanti.  

BLACK GOLD (1970), Jimi Hendrix

L'opera perduta, ritrovata e mai nata di Jimi Hendrix appartiene agli albori degli anni Settanta, quando il chitarrista pose fine alla Jimi Hendrix Experience, con Noel Redding e Mitch Mitchell, e si trasferì in un appartamento del Greenwich Village. Qui si dedicò alla composizione di nuovo materiale e, come ha raccontato al frontman degli Animals, Eric Burdon, aveva in mente una collezione di brani fantasy da accompagnare a un film d’animazione su una rockstar nera. Un viaggio musicale che venne raccolto in cassette, etichettate con le iniziali BG e affidate a Mitchell. Quello era il preludio di BLACK GOLD, un nuovo album che non vide la luce perché, nel settembre 1970, Hendrix morì. E il musicista forse non aveva fatto affidamento sulla persona giusta, dato che il batterista, per volontà o dimenticanza, tenne i nastri nel suo appartamento per oltre vent'anni. Si trattava di un’opera complessa di 16 canzoni, identitaria e avanguardista,  riscoperta nel 1992, ma mai pubblicata in versione ufficiale e integrale. 

HOMEGROWN (1975), Neil Young 

Diverso invece è il destino del soprannominato album perduto di Neil Young, perché ci vollero ben 45 anni prima che riaffiorasse dai cassetti dei ricordi. Era infatti il 1975 quando il cantautore canadese si trovò una sera con due album pronti da pubblicare. Da un lato TONIGHT’S THE NIGHT, che diventerà il suo sesto album ufficiale in studio. Dall’altro un prodotto più intimista, raccolto, scrigno di pensieri ed emozioni talmente personali che Young trovava imbarazzante rilasciare al grande pubblico. Così la collezione di chicche musicali trova luce solo nel 2020, l’anno pandemico, dove Young si libera dalle inibizioni e pubblica il suo quarantesimo disco, HOMEGROWN. Questo rievoca le parole di gioventù dedicate alla ex compagna Carrie Snodrgess, madre del suo primo figlio Zeke, da cui il cantautore si separò a metà degli anni Settanta, riversando in musica diversi brani dal sapore malinconico in chiave country. E non è la prima volta che il musicista ripesca un'opera discografica dal pensatoio delle memorie giovanili. 

THE PRESIDIO ALBUM (2001), Metallica

In questo caso chiamiamo in causa un mai nato, direttamente dagli inizi del nuovo millennio. I protagonisti sono i Metallica, con le loro segrete, misteriose e intriganti Presidio Sessions. E il nome richiama l'ex base militare in un esteso parco a San Francisco dove, nel 2001, la band creò il suo ottavo album, ST. ANGER (2003). Era prima che i Metallica trovassero il loro quartier generale e  che James Hetfield andasse in riabilitazione. E forse i fan dei Metallica sanno che un gruppo di canzoni registrate a Presidio non è mai finito nell’album che spettava loro, costituendo una papabile scaletta per un altro disco. Si tratta infatti di quindici brani, o più, come ha detto lo stesso Hetfield, che forse, un giorno, troveranno la loro destinazione più adatta. Il chitarrista Kirk Hammett ha poi aggiunto che i pezzi registrati erano più sullo stile di BLACK ALBUM (1991). E magari non saranno mai pubblicati in edizione ufficiale, ma sono presenti sul web in forma grezza. 

CIGARETTES AND VALENTINES (2003), Green Day

La storia del settimo album fantasma dei Green Day è affascinante quanto drammatica. In origine, infatti, la band aveva preparato una scaletta di brani da raccogliere nel seguito di WARNING (2000). Tuttavia, un giorno, quelle canzoni vennero trafugate dallo studio e, al posto dell’embrionale CIGARETTES AND VALENTINES, il gruppo tracciò le basi di quello che sarebbe stato uno dei suoi più grandi successi dell'epoca d'oro: AMERICAN IDIOT (2004). Il frontman del gruppo, Billie Joe Armstrong, ha poi rivelato di aver recuperato del materiale insieme ai colleghi e che una delle canzoni perdute, Youngblood, è stata ritoccata e inserita nell’album del 2016, REVOLUTION RADIO. L’altra canzone superstite, la title track Cigarettes And Valentines è invece stata unicamente performata nei live. Come ha rivelato il bassista Mike Dirnt, non c'è però motivo al momento di tornare sui vecchi passi

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