Come nasce il sottomarino dei Beatles (e perché era giallo)

Il settimo album dei Fab Four, REVOLVER, porta con sé la psichedelia di una fiaba hippie, al cui centro emerge un misterioso sottomarino giallo, simbolo iconico dei Beatles e di quella canzone cantata da Ringo di cui ci chiediamo quale sia la genesi. 

Yellow Submarine affiora nel 1966 come sesta traccia di REVOLVER, un album eclettico e avanguardista lanciato dalla copertina pop di Klaus Voorman. In quel periodo di transizione, Paul McCartney compone una filastrocca in musica, una canzone per bambini senza alcun apparente significato se non l'iconico sottomarino giallo che la rappresenta. Quest'ultimo ha evocato nel tempo una moltitudine di significati allegorici, tra cui anche l'interpretazione del veicolo come un riferimento a un barbiturico in voga all'epoca e a forma di sottomarino. Tuttavia lo stesso Macca ha smentito tale identificazione, rimarcandone l'origine fantasiosa, in condizioni semilucide e con l'aiutino di sostanze.

Ero sdraiato a letto nella soffitta degli Asher, e c'era una bella zona crepuscolare [...]. Ricordo di aver pensato che una canzone per bambini sarebbe stata una buona idea ... la stavo pensando come una canzone per Ringo [...] Nella storia una specie di vecchio marinaio raccontava ai ragazzini dove aveva vissuto. Era più o meno la mia canzone, se ricordo bene ... Penso che John abbia aiutato.

Questa stessa dichiarazione di McCartney del 1994 svela un'origine del testo abbastanza lacunosa, in cui però una cosa è certa. Quel giorno del 1966, Paul si trovava infatti a casa dei genitori della fidanzata Jane Asher a Wimpole Street, Londra. Sulla composizione, è lo stesso Lennon a chiarire il quadro storico, in un'intervista del 1980

Yellow Submarine è una creatura di Paul. Donovan ha dato una mano col testo. Anche io ho contribuito. Noi abbiamo virtualmente dato vita alla canzone in studio, ma basandoci sull’ispirazione di Paul. La sua idea. Il suo titolo… scritto per Ringo.

Come testimoniano le parole del cantautore, la canzone, nata dall'inventiva di Paul, è stata pensata per essere cantata da Ringo Starr, il beatle con la minore estensione vocale. Al tempo stesso il brano ha goduto della partecipazione di Donovan, cantautore scozzese molto in voga negli anni Sessanta che, nel 1967, ha pubblicato una canzone dal cromatismo similare a Yellow SubmarineMellow Yellow. Il pezzo è nato casualmente mentre lui e Lennon sfogliavano i cataloghi sui giornali, estrapolando immagini casuali e divertenti, tra cui quelle "banane elettriche", che in realtà erano vibratori femminili, come dichiarato dall'artista nel 2011. 

Allo stesso modo, la creatura di McCartney è un prodotto ibrido, tanto da essere identificato anche come un richiamo ironico al simbolo per eccellenza della Guerra Fredda, il sottomarino nucleare, oppure alla gabbia di celebrità, immersa nel mare verde dei soldi, in cui erano ingabbiati i Fab Four. Al tempo stesso il celebre film d'animazione di George DunningYellow Submarine (1968), incarna la pura anima della narrazione di McCartney: quella dei quattro musicisti, in vesti cartoon, che intraprendono un viaggio in sottomarino verso Pepperland, con lo scopo di sconfiggere i troll scandinavi Blue Meanies, antagonisti della musica. 

Questo progetto è poi evoluto nella graphic novel di Bill Morrison. E chissà come mai per il suo sottomarino Paul scelse il giallo? Da un lato può esserci lo zampino di Donovan, che nel 1968 intraprese un viaggio con i Beatles in India, coloratissima e spirituale meta di ispirazioni artistiche. Può essere anche che fosse il primo colore a cui Paul pensò quel giorno a casa della sua fidanzata. Ma affiora anche il significato intrinseco del giallo, il colore più acceso e gioioso dello spettro cromatico, che invita sempre a cogliere il lato positivo di ogni situazione. E così ci sentiamo quando ascoltiamo la canzone. 

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