5 band che furono paragonate ai Led Zeppelin

Whitesnake-Geffen

Tra emulazioni inconsapevoli, speculazioni della stampa ed effettive similarità musicali, questi 5 gruppi sono stati vincolati all'immensa eredità artistica dei Led Zeppelin.

The Cult

Un gruppo strettamente legato all’aura dorata dei Led Zeppelin è quello dei Cult, figli dell’Inghilterra del 1984. Il loro sound intriso di gothic rock, psichedelia e blues non è passato inosservato, dettando una svolta avanguardista. E nel 2008, durante un concerto, la stampa ha sollevato un polverone speculativo su un presunto tour dichiarato dal cantante Ian Atsbury con i Led Zeppelin. Un’incomprensione, che tuttavia non nasconde la devozione dei Cult per i loro idoli, tanto che il loro secondo album, LOVE (1985), è stato registrato agli Olympic Studios di Londra solo perché gli Zeppelin avevano lavorato lì ai primi loro album. E, nonostante i Cult si abbeverino anche dalla discografia degli AC/DC, alcuni loro brani, soprattutto dal terzo album ELETRIC (1987) in poi, risentono di una precisa influenza musicale. Questa si traduce nel canto antico e lamentoso di Atsbury in Edie (Ciao Baby) con una tipica impronta alla Plant.  

Whitesnake

In questo caso, a lanciare frecciatine contro il frontman dei Whitesnake, David Coverdale, si inserisce Robert Plant. È noto il paragone esercitato dalla stampa tra i due cantanti, non solo per la somiglianza estetica, quanto per un preciso stile canoro di Coverdale, che fa il verso a quello di Plant. Lo storico cantante dei Led Zeppelin non si è risparmiato, definendo le canzoni della sua nemesi come David Cover Version. Una critica che ha particolarmente infastidito Coverdale, anche se ci sono due eclatanti pezzi dei Whitesnake che si muovono in terreno Zeppelin. Da un lato Slow an’ easy, dall’album SLIDE IT IN (1984), dall’altro Still Of The Night, dall’omonimo album del 1987. In questo secondo caso il furto avviene dal riff di Page in In My Time Of Dying dell’iconico PHYSICAL GRAFFITI (1975). Ma nessun rancore, dato che Coverdale e Page hanno collaborato insieme nel 1993.  

Soundgarden

Figli del Seattle Sound, o del Sub-Pop Sound, come lo definisce il chitarrista Kim Tahyil, i Soundgarden nascono nel 1984 in un panorama musicale che vanta come paladini il grunge e l’art rock. Se tutti ascoltano i The Cure, il gruppo guidato da Chris Cornell vuole differenziarsi da quello scenario artistico. Ecco perché, inizialmente, il confronto con i Led Zeppelin gli fa piacere, ma poi diventa un macigno. All’inizio, gli amici dei Soundgarden vedono le sonorità di Doors, Black Sabbath e Led Zeppelin nelle loro canzoni. E gli stessi musicisti, nonostante la formazione post-punk, ritrovano riferimenti specifici in LED ZEPPELIN IV, in particolare alla celebre traccia Houses Of The Holy. Questo è il caso di un gruppo che non si riconosce nella band che tutti vedono in esso, anzi. Come dichiarato dal cantante Chris Cornell, i Led Zeppelin non sono mai stati la band preferita di nessuno dei musicisti e lui non ritrova nella voce similarità con Plant se non per un "falsetto rumoroso".

Kingdome Come

Tra Germania e Stati Uniti, i Kingdom Come attirano l’attenzione mediatica con il loro singolo Get It On che, nella primavera del 1988, scala le classifiche fino alla 69esima posizione della Billboard Hot 100. Tuttavia, ascoltandolo, qualcuno colse una spudorata imitazione di Kashmir e del sound ledzeppeliano. Lo stesso Jimmy Page, intervistato sull’argomento disse: Può arrivare al punto in cui non è più un complimento e può essere piuttosto fastidioso”. Ma la band, capitanata dal cantante Lenny Wolf, non ha mai nascosto la febbrile ispirazione musicale dei Led Zeppelin anche se, davanti alle accuse di un “riff strappato (rip-off riff)” a Page, il chitarrista Danny Stag ha dichiarato che il suo musicista di riferimento è sempre stato Jimi Hendrix. Resta il fatto che la band americo-tedesca si è guadagnata il soprannome irrisorio di Kingdom Clone, anche se ha perseguito una carriera distinta per 12 anni.

Wolfmother

Con un Grammy per la migliore interpretazione hard rock nel 2007, gli australiani Wolfmother tengono alta la loro bandiera grazie alla canzone Woman. Quest’ultima, pubblicata con il loro omonimo album di debutto, WOLFMOTHER (2005), ha conquistato tutte le stazioni radio, fino ad essere scambiata per una canzone dei Led Zeppelin. Un effetto non voluto da parte del frontman, Andrew Stockdale, che ha dichiarato come riferimento primo gli Earth, Wind & Fire. La disco anni Settanta che evolve in una sinfonia rock, lasciando però positivamente impressionati i Led Zeppelin superstiti del 2006, che invitarono la band a supportarli su Communication Breakdown, in un live per la celebrazione dell’ingresso nella Rock And Roll Hall of Fame. A inizio millennio, quando lo scenario musicale si divide tra pop-rock, new wave e alternative rock, il sapore anni ‘70 dell’hard rock dei Wolfmother chiama in causa i Led Zeppelin e i Black Sabbath. Un campo minato di esercizio stilistico, perché il plagio inconsapevole è sempre in agguato.

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