La ninna nanna di John Lennon dedicata al figlio Julian

La Storia racconta che Lennon non fu un padre esemplare per il suo primogenito Julian che, nel 1968, anno della separazione da Cynthia Nixon, divenne ispirazione di alcuni iconici brani dei Beatles. Uno di questi è Good Night. Lo conoscete?

Good Night è la traccia di chiusura del celebre WHITE ALBUM. Un epilogo dolce e armonioso affidato alla penna di John Lennon, senza l'ausilio del suo eterno collega Paul McCartney e cantata, in via eccezionale, da Ringo Starr. Quest'ultimo ha per ogni album dei Beatles un pezzo da lui cantato, ma in questo caso la canzone assume un'importanza speciale perché dedicata a Julian Lennon. Proprio il primogenito di John, nato nel cuore della Beatlemania del 1963, fu abbandonato dal padre a soli cinque anni, nel 1968, con il divorzio dalla prima moglie Cynthia Powell. Era l'epoca della controcultura e di una rivoluzione sociale e culturale che cambiò profondamente la vita di Lennon, invaso dallo spiritualismo, dall'amore e dall'arte sotto il segno di Yōko Ono.

Per questo quando i critici parlano di Good Night la paragonano sempre a Beautiful Boy (Darling Boy)traccia di chiusura del Lato A di DOUBLE FANTASY (1980) e dedicata al secondogenito Sean. Quest'ultima accoglie una diversa prospettiva parentale, più devota e amorevole, in vece agli errori passati con Julian. Ed è lo stesso primogenito, oggi 58enne, ad aver rimarcato il motivo per cui non è ancora diventato padre: 

Era giovane e non sapeva che cavolo faceva. Ecco perché fino ad ora non ho avuto figli. Non ho voluto fare come lui. No, non mi sento pronto. Prima voglio sapere chi sono io.

Tuttavia, nonostante il rapporto controverso tra padre e figlio, Good Night è uno dei pochi brani che rivela la dolcezza e la tenerezza nascosta di John Lennon. All'inizio, infatti, molti pensavano fosse una composizione di Macca, più idoneo a canzoni romantiche e melodiche, al contrario di Lennon che, ancora nel 1968, incorporava parte dell'eredità machista di Twist And Shout. Ma una volta registrata la canzone, tra il 28 e il 29 giugno 1968 a Paul divenne chiaro che avrebbe funzionato, così come a Geoff Emerick, ingegnere del suono inizialmente titubante per la tipologia stilistica di John. Al produttore George Martin spettò invece il virtuoso e lussureggiante arrangiamento ad archi del brano, ritenuto poi da Lennon, molti anni dopo, eccessivo. 

È stato favoloso, l'ha cantato alla grande. John ha mostrato raramente il suo lato tenero, ma i miei ricordi chiave di John sono quei momenti in cui si è mostrato una persona molto generosa e amorevole.

Così McCartney ha descritto quel momento nel libro Many Years From NowE, nonostante lui stesso sia stato ispirato da Julian per Hey Jude, il brano di Lennon invoca un rapporto intimo e personale che John si è lasciato sfuggire. Sembra anche che Julian abbia scoperto solo a 30 anni - durante un'intervista con il cantante Steve Turner - che quella canzone era dedicata a lui. Ma la memoria del brano è affidata anche alla percezione di coloro che videro Lennon sotto un'altra luce emotiva. Primo tra tutti Ringo, che fu onorato di poter cantare una ninna nanna d'amore, ma soprattutto McCartney, che scoprì con quel brano una diversa sensibilità dell'amico: 

Penso che sia stato questo a farci amare John, altrimenti poteva sembrare insopportabile e anche piuttosto crudele. Ora che sono più grande, mi rendo conto che la sua ostilità era una copertura per la vulnerabilità che sentiva, e se guardi la sua storia familiare è facile capire perché. Ma questo è un esempio di quel lato tenero. Non credo che la versione di John [di Good Night ndr] sia mai stata registrata.

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