Neil Young contro Spotify: “Voglio togliere tutta la mia musica dalla piattaforma”

Neil Young, Live, Tuscaloosa, 1973, Vinile, Classic Rock, News, Stone Music, Stray Gators

Su tutte le furie, Neil Young si è rivolto al suo management per far cancellare tutta la sua discografia da Spotify, ma da dove nasce l'ira dell'artista nei confronti della piattaforma? 

Neil Young ha scritto parole al vetriolo alla sua etichetta discografica e al suo management per cancellare tutto il suo materiale dalla piattaforma di streaming musicale verde. Stando a quanto dichiarato da Young, Spotify diffonderebbe disinformazione sui vaccini e, per questa ragione, avrebbe voluto prendere le distanze da essa. Il cantautore, settantaseienne, ha aperto la disputa a causa del Joe Rogan podcast, contenuto disponibile esclusivamente su Spotify, in cui vengono condivise teorie del complotto e ideologie anti-vax

neil young

L'accaduto nel dettaglio 

Il messaggio, pubblicato e poi eliminato dal profilo ufficiale di Young e, scritto dall'artista stesso, dice: "Per favore, informate immediatamente Spotify della mia intenzione di cancellare la mia musica dalla piattaforma il prima possibile. Lo faccio poiché essa diffonde informazioni dannose sui vaccini, in grado di causare, potenzialmente, la morte delle persone che potrebbero rimanere ingannate da esse. Spotify può avere Rogan o Young, non entrambi"

Gli ultimi aggiornamenti 

Si tratta di una news recentissima. Nelle ultime ore, il catalogo di Neil Young è sparito dalla piattaforma che l'artista aveva accusato di diffondere informazioni dannose riguardo i vaccini. Espressosi ancora sull'accaduto, Young ha scritto un post sul suo sito, affermando: "Spotify sta, recentemente, diventando una forza davvero dannosa per la disinformazione pubblica e le bugie che diffonde sul COVID. Ho scoperto questo problema leggendo che oltre 200 dottori si sono schierati contro la piattaforma a causa di alcuni podcast che ospita"

Successivamente, l'artista ha parlato della sua relazione con Spotify, dicendo: "Tutta la mia musica è disponibile sulla piattaforma, viene venduta ai giovani, che credono a tutto ciò che è presente lì a causa della sua reputazione e del suo nome. Persone come me supportano Spotify rendendo la propria musica disponibile lì. Ho realizzato che non posso più continuare a farlo a causa del pericolo a cui la piattaforma espone i suoi utenti". Ora, il catalogo di Young non è più disponibile su Spotify, mentre un esecutivo si è personalmente espresso affermando che la decisione di Neil sia stata, per loro, causa di sofferenza e che, le politiche di verifica dei contenuti della piattaforma abbiano già agito su oltre 20.000 podcast diffusori di disinformazione. 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

You May Also Like