Oggi nel Rock: Fly on the Wall

Il 28 giugno 1985 esce il decimo album della band australiana AC/DC pubblicato dall’etichetta discografica Atlantic Records

Sono passati 34 anni dall’uscita di questo disco che comprende dieci brani di puro hard rock composti dai fratelli Young e Johnson. FLY ON THE WALL è uno di quegli album che da sempre divide i fan e la critica: da alcuni considerato piuttosto sottotono (soprattutto se paragonato all’epocale BACK IN BLACK del 1980), da altri considerato un grande passo in avanti (in questo caso se paragonato all’album appena precedente FLICK OF THE SWITCH).
Di seguito la tracklist del disco:

  1. Fly On The Wall
  2. Shake Your Foundations
  3. First Blood
  4. Danger
  5. Sink The Pink
  6. Playing With Girls
  7. Stand Up
  8. Hell Or High Water
  9. Back In Business
  10. Send For The Man

In merito alla registrazione di  FLY ON THE WALL e alle critiche ricevute in merito all’album, il batterista Simon Wright, che ha fatto parte degli AC/DC dal 1983 al 1989, ha commentato:

Fu un poco opprimente. Eravamo in Svizzera, a Montreux, dove è successo lo “Smoke on the Water” dei Deep Purple con il casinò che bruciava. Fu un poco surreale, ad essere onesti. Ma alla fine ci siamo messi a nostro agio e abbiamo iniziato a buttare giù le canzoni e a perfezionare le cose. Fu un grande momento. Non eravamo sotto pressione. Il modo in cui lavorano è rilassato e le cose scorrono. È stato fantastico. Eravamo in una parte del casinò che era anche uno studio di registrazione, era un enorme edificio circolare. E i tamburi avevano un suono massiccio lì dentro. È stato un grande momento. È stato divertente l’album “Fly On The Wall”. Un sacco di persone mi dicono che è trascurato e roba del genere. Io penso che quando è uscito, era il clima di quel momento. Gli AC/DC avevano fatto BACK IN BLACK e FOR THOSE ABOUT TO ROCK, che erano album massicci e sinceramente non penso che si poteva tenere il passo. E anche il grunge stava crescendo, non che ci fosse qualcosa di sbagliato in questo. Ma penso che il clima nella musica stava cambiando. Gli spettacoli che abbiamo fatto in quel tour andavano davvero bene. Noi andavamo avanti con le cose nel modo in cui la band faceva le sue cose. Ma penso che sia stato difficile mantenere lo stesso slancio, con album così forti. Ma alla fine, penso che un sacco di persone sia venuta ai concerti di quell’album e gli sia piaciuto. Era diverso, la produzione era cambiata. Non c’era più ‘Mutt’ Lange. Ma penso che sia un buon album.


 

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