Come suonare la chitarra come Tim Henson dei Polyphia

In un periodo storico in cui la figura del guitar hero sembrava appartenere ai fasti di epoche lontane, i Polyphia si sono affermati come i fautori di un nuovo movimento chitarristico rivoluzionario.

Grazie ad una tecnica eccelsa ed uno stile curato nei minimi particolari, i Polyphia hanno riportato in auge il mito degli Dei della chitarra. Giovani, sprezzanti ed appassionati, Tim Henson e Scott LePage, coadiuvati da Clay Gober  e Clay Aeschliman, hanno stravolto le carte in tavola in un panorama in cui, ormai, tutto sembrava già essere stato inventato e riproposto nei modi più singolari possibili. Senza perderci in ulteriori indugi, dunque, scopriamo lo stile chitarristico di Tim Henson, dal quale poter attingere per rivisitare e comporre con l'approccio dei Polyphia, vista l'attitudine complementare dei due chitarristi della band.

Scoprire i Polyphia: i migliori consigli

Per studiare lo stile dei Polyphia, è opportuno partire dall'approfondimento del proprio background in termini di armonia. Come detto, i due chitarristi si completano a vicenda e, quando si parla di chitarra moderna, un occhio in più alla teoria non guasta mai. Il senso del ritmo, poi, è fondamentale. I Polyphia vengono considerati una band progressive metal/math rock con influenze EDM e hip hop. Questo significa che i groove con i quali si avrà a che fare subiranno forti cambi nel corso dei brani ed è opportuno costruire i propri fraseggi con sicurezza, in modo che risultino stabili su qualsiasi pattern.

Per quanto riguarda le tecniche che è necessario padroneggiare sul piano pratico, i Polyphia impreziosiscono le proprie produzioni con un ammontare particolarmente variegato di virtuosismi. Si parte dal modo con cui adoperare il plettro o, in ogni caso, dalla mano destra (o sinistra, nel caso dei chitarristi mancini), e con le tecniche della plettrata alternata, dell'economy picking, lo sweep picking che, in ogni caso, richiede una pratica fluida anche al manico, l'hybrid picking ed il tapping, unito ad alcune sezioni slap, tecnica tipica del basso, ma adoperata da diversi tra i chitarristi più fantasiosi e capaci. Il legato, inoltre, si rivela fondamentale, insieme all'uso delle armoniche naturali, nelle composizioni alla Tim Henson/Polyphia.

Espressione, spontaneità e produzione

Ascoltando i Polyphia, la prima cosa che sovviene spontaneo pensare è quanto spontanee le loro composizioni appaiano. Non solo esercizi di stile mirati alla mostra delle proprie capacità alla sei corde. La guitar oriented band, infatti, cela uno studio disumano dietro ogni release: sempre nuova e ricca di contaminazioni provenienti da generi, di primo acchito, diametralmente opposti al mondo della chitarra. Un flavour d'improvvisazione decisamente creativo, dato da un uso sapiente delle pause, in grado di far ampiamente respirare i brani, amalgamando i soli con perfezione, senza farli mai risultare eccessivi. Memorizzare e internalizzare a pieno le frasi delle proprie tracce in stile Polyphia o delle produzioni del gruppo, può rivelarsi un buon inizio per assimilarne la tecnica.

Il rig di Tim Henson

Ad osservare il rig di Tim Henson, almeno per quanto riguarda le chitarre, si giunge alla conclusione che, per il virtuosismo contemporaneo, sia opportuno trovare un giusto compromesso tra toni classici e comfort moderno. Henson utilizza chitarre Ibanez, dalla serie AZ ai suoi modelli signature a 6 e 8 corde. Spesso, viene visto suonare strumenti in configurazione HSS, sfruttando i glassy tones in stile Fender per le frasi più "ariose" e gli humbucker per i riff più aggressivi o le sezioni in accordi. Henson è anche un amante delle sei corde classiche e, in particolare, di quelle amplificate, venendo, spesso, visto utilizzare Ibanez SC500N o chitarre Godin.

Quando non usa HSS, Henson adotta strumenti a doppio humbucker, ma generalmente, con l'opzione coil split. Per i plettri, il chitarrista adotta, generalmente Dunlop Polyphia Signature Tortex Sharp dallo spessore di 1.14 mm e dalla punta estremamente accentuata. Per le corde, il chitarrista è solito adottare Dunlop Super Bright Nickel Wound 9-42, mentre per quanto riguarda gli amplificatori ed effetti, Henson si rifà ad i plug-in migliori in commercio: dal sistema Fractal Axe-Fx II al Neural DSP Quad Cortex, con i  relativi pattern Archetype dal medesimo brand e Positive Grid Bias FX. Per i suoni analogici, il chitarrista è solito adottare amplificatori a marchio Orange.

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