Elvis: c’è di più nella storia

Elvis Presley © Creative Commons
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Quanto è veritiera la Biopic su Elvis Presley di Buz Lurman? Molti fan sono rimasti delusi nel vedere tralasciati alcuni dettagli importanti della sua vita. Ripercorriamo insieme, il più fedelmente possibile, la storia del Re.

Dopo la recente messa in onda di Elvis, la biopic dell’artista diretta da Buz Lurman nominata per 8 Oscar, il successo del film continua a crescere diffondendosi anche nelle televisioni italiane. Ma, come specificato da molti, il film non riporta in modo documentaristico la vita di Elvis Presley, ma, nel modo tipico del regista, fa uso di stratagemmi narrativi e visivi per analizzare e raccontare la relazione tra l’artista e il suo famigerato manager il “Colonnello”. Questo implica tralasciare dei dettagli importanti della vita di Elvis, che un fan potrebbe aver voluto approfondire. Come ad esempio la stretta relazione tra la sua storia e la storia dei casinò e di Las Vegas. Ma qual’è la vera storia di Elvis Presley e come mai arriva ad intrecciarsi con il famoso stato del gioco d’azzardo?

Elvis Presley, la storia del Re

Elvis Presley nasce l’8 gennaio del 1935 a Tupelo Mississipi, dove vive in un bilocale con i genitori  e il fratello gemello. È lì che già in giovane età entra in contatto con la musica gospel e country e poi in seguito, traferitosi con la famiglia a Memphis, fa conoscenza con il Rhythm and Blues che prende piede nella città. Nel 1953 il giovane Elvis registra il suo primo demo al Sun Studio per soli quattro dollari attirando l’attenzione del produttore Sam Phillips con la canzone “That’s Alright”, così nasce il suo primo disco. È in queso periodo che Elvis incontra il Colonnello Tom Parker che presto diventa il suo manager. Grazie al crescente successo e agli astuti metodi di promozione del Colonnello, il cantante firma un contratto esclusivo con l’etichetta discografica RCA Victor nel 1955, arrivando in cima alle classifiche nello stesso anno con la hit Heartbreak Hotel.

In quegli anni Elvis deve scontrarsi con numerose controversie riguardo alla sua musica e al suo modo di presentarsi ritenuto troppo esplicito e libertino. In particolare veniva puntato il dito contro le sue esibizioni televisive e live in cui il ragazzo muoveva i fianchi in un modo provocante che veniva giudicato troppo sensuale. Le critiche erano tanto accese che venne persino censurato dalla vita in giù sullo show di Ed Sullivan. Sull’onda del successo, nel 1958 il cantante viene chiamato alle armi lasciando la carriera e l’amata Priscilla in sospeso. Fortunatamente, grazie a film e dischi registrati in precedenza e rilasciati posticipatamente, Elvis riesce anche in questi anni di assenza a mantenere il successo, tornando alla carica con numerosi musical. Tra l’inizio e la metà degli anni ‘60 a causa di qualche insuccesso cinematografico e musicale e con l’ascesa dei The Beatles, la carriera di Elvis si destabilizza comportando la sua temporanea sparizione dalla scena musicale.

È solo nel 1968 con il suo Comeback Special per CBS che Elvis torna a scalare le classifiche con il singolo Suspicious Minds. Nel 1973 il cantante si esibisce in una live televisiva Aloha from Hawaii, uno speciale che viene mandato in onda in tutto il mondo. Dopo questo incredibile successo la sua vita comincia però a crollare, tra il divorzio e la salute fisica e mentale, diventato questo sempre più dipendente dalle droghe di prescrizione. La sua morte arriva senza sorpresa nel 1977 all’età di 42 anni.

L’influenza di Elvis a Las Vegas

All’inizio della sua carriera, poco dopo aver rilasciato il singolo Heartbreak Hotel, Elvis comincia una residenza di due settimane al New Frontier Hotel e Casinò di Las Vegas. C’è chi dice che uno dei motivi per cui il suo allora neo-manager Tom Parker, avesse fissato quella serie di concerti per ripagare dei debiti che aveva accumulato e che il cantante non seppe mai quale fosse stato il guadagno di quel primo tour. Prima di solidificare il suo rapporto con Vegas ci vorranno però degli anni, infatti solo grazie al suo successo mondiale il cantante riesce a convincere il pubblico glamour della città dei casinò. Con il film Elvis e il suo speciale Comeback Special girato propio a Las Vegas, il destino dell’artista e di questa città si intrecciano imprescindibilmente, influenzandosi a vicenda in maniera irreversibile. Nonostante infatti fossero già stati fatti in passato concerti nella città del Nevada, Elvis, con il suo successo aveva aperto la strada a concerti di portata maggiore, che aprono il glamour della città non solo a giocatori d’azzardo ai tempi soprattutto uomini, ma a un audience più ampia, giovane e anche femminile. Purtroppo questa rivoluzione che è avvenuta ai tempi nella città e di conseguenza al concetto di casinò è rimasta ineguagliata negli anni successivi. Se infatti giocatori e appassionati vogliono sperimentare le sale da gioco in modo diverso e rivoluzionario, probabilmente il luogo migliore per farlo saranno i casinò online, in continua evoluzione per offerta e tecnologia. È proprio dai siti di slot online che è possibile infatti incontrare un’offerta inequiparabile e in continuo cambiamento di slot machines che soddisferanno qualunque appassionato di questo gioco divertente e colorato.

La storia di Elvis è quindi tornata in ribalta con l’uscita del tuo film biografico, ma importanti dettagli sono stati tralasciati, tra i quali la sua influenza culturale nel mondo, specialmente in quello di Las Vegas. Come abbiamo visto infatti ha cambiato per sempre come viene vissuto e organizzato lo spazio del casinò, degli alberghi e delle sale da gioco. Quel che cambia oggi invece è sempre di più il mondo dei casinò online, dove è possibile vivere i brividi di una Las Vegas sempre in evoluzione, ma dalla comodità della propria casa.

 

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