Una delle clamorose rarità contenute in questo Speciale Psichedelia la dobbiamo a un nostro appassionato lettore e grande amico, Giancarlo Soldi, regista, documentarista, artista di cui ci piace ricordare gli straordinari documentari sulla storia del fumetto italiano: Nuvole parlanti (2006), Come Tex nessuno mai (2012), Diabolik sono io (2019) e Cercando Valentina (2019). Giancarlo è anche uno studioso di psichedelia e ha messo insieme una delle più belle e complete collezioni di riviste underground di tutto il mondo.
Ci ha inviato un bel regalo, unito a queste note: “«International Times» è un giornale underground londinese fondato nel 1966 tra gli altri da John Hopkins e Barry Miles. La redazione era nella libreria Indica, punto naturale di ritrovo della nascente swinging London che nel seminterrato ospitava la Gallery dove artisti della controcultura potevano esporre le proprie opere. Stavo facendo una ricerca sulla cultura underground attraverso i numeri chiave della rivista, ma inspiegabilmente quello più raro era il n. 6 del gennaio 1967. Tra l’altro, la copertina era diventata un poster e una cartolina. Paul McCartney che si rolla un joint è di per se già un buon motivo perché non si trovassero copie neanche in aste internazionali. In copertina, i soli nomi degli intervistati di quel numero fanno capire la potenza intellettuale di quel periodo: Norman Mailer, Allen Ginsberg, William Borroughs e... Paul McCartney.
Era solo il sesto numero e le vendite andavano malino, anzi proprio male. Ma Paul ebbe l’idea. Macca era uno dei fiancheggiatori della libreria (suo il pattern grafico sui fogli per incartare i libri) e suggerì a Miles di intervistarlo in esclusiva allora i Beatles centellinavano le interviste e per un giornale underground avere in esclusiva un Beatle era una grande opportunità. Ho sempre pensato che la rarità di quel numero dipendesse da questo. Ed ecco la famosa intervista di Paul e inaspettatamente mi accorgo che non parla di musica ma di arte, arte contemporanea (in effetti, è Paul che ha acquistato il dipinto di Magritte raffigurante la mitica mela). Ecco risolto il mistero, mi dico. Già immaginavo Paul alla sera che parlando con John gli dice: “Sai John, ho rilasciato un’intervista a Barry per dargli una mano... per vendere più copie e... parlo di arte contemporanea, di musica concreta, filosofia di vita... cose così... uscirà nel numero di gennaio.”
E immagino John che lo guarda sbigottito e la mattina dopo in tutta fretta si dirige verso la libreria Indica, redazione naturale di «IT». Entrando nella libreria, John cerca Barry Miles, vuol proprio sapere in anteprima cosa cazzo ha da dire Paul sull’arte, ma si ferma prima perché nella sala dedicata alle esposizioni nota una ragazza orientale che sta cercando di attaccare qualcosa al soffitto e si mette a chiacchierare, anzi a discutere con lei. Quel che successe dopo lo sappiamo”. E così Giancarlo, finalmente è riuscito a trovare su Ebay il prezioso n. 6 di «International Times», ci ha inviato le scansioni delle pagine con questa particolarissima intervista che, a nostra memoria, non è stata mai tradotta e pubblicata in italiano. Per la traduzione, particolarmente complessa, abbiamo chiesto la collaborazione di un altro artista, Claudio Maioli, illustre pianista (sue le tastiere di ANIMA LATINA di Lucio Battisti) e sofisticato scrittore, e così ecco a voi, incastonata in questo fascicolo di gemme, l’intervista inedita di Paul McCartney. Ed è solo uno dei numerosi contributi inediti di cui si compone questo straordinario viaggio nella musica psichedelica.
Buona lettura.
Francesco Coniglio • francescoconiglio@sprea.it