Le altre pubblicazioni dei VELVET UNDERGROUND | Vinile

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Tucker, Morrison, Reed e Cale: The Velvet Underground. We’re Gonna Have A Real Good Time Together… tratto da Vinile n.40

Un gruppo dalla storia breve ma intensa come i Velvet Underground non poteva che generare numerose opere postume, di qualità e interesse, come sempre accade in questi casi, molto variabili. Sicuramente degne di menzione le due compilation pubblicate dalla Verve Records tra il 1984 e il 1986, VU e ANOTHER VIEW, contenenti outtakes del periodo 1968/69 (sia con Cale che con Yule) registrate per un ipotetico secondo album per l’etichetta MGM, poi abortito quando il nuovo amministratore delegato dell’etichetta decise di includere la band nella lista di musicisti meno redditizi di cui disfarsi (qualcosa avrebbe riciclato Reed nei suoi album solisti). Due i live pubblicati nel corso del 2001: se FINAL V.U. 1971-1973 è un cofanetto di 4 Cd uscito solo in Giappone che testimonia il post Lou Reed, con la band nelle mani di Doug Yule (e la partecipazione di Moe Tucker), risulta storicamente più valido, seppure tecnicamente discutibile, THE BOOTLEG SERIES VOL. 1 – THE QUINE TAPES, che prende il titolo da Robert Quine, fan e amico (diventerà in seguito chitarrista di Lou Reed) che aveva l’abitudine di regi strare concerti della band su audiocassette. Qui ci sono estratti da serate tenute a San Francisco tra novembre e dicembre del 1969 (la sola Sister Ray /Foggy Notion appartiene a uno show di maggio, a St. Louis). Per la cronaca, quella che sembrava dover essere una lunga serie di official bootleg finì virtualmente con questa pubblicazione, uscita originariamente su 3 Cd ma poi, nel 2010, ristampata in un box da 6 vinili.

Discorso analogo per THE COMPLETE MATRIX TAPES (4 Cd nella release giapponese del 2015, 8 Lp nella ristampa europea 2019), con la differenza che, in questo caso, anche la qualità sonora è molto buona: si tratta infatti dei nastri in parte già usati in 1969: THE VELVET UNDERGROUND LIVE ma stavolta integrali, provenienti direttamente dagli archivi di Marty Balin (proprio il cantante dei Jefferson Airplane). Non possiamo chiudere questa retrospettiva senza citare il box PEEL SLOWLY AND SEE, il magnifico cofanetto in 5 Cd pubblicato nel 1995. Contiene i quattro album con Lou Reed in versioni integrali, ma anche una gran quantità di inediti e outtakes, a cominciare dall’intero Cd 1, che include illuminanti demo (in più take) di classici come Venus In Furs, Heroin e All Tomorrow Parties. Nel Cd 2 spicca invece una lunga improvvisazione live intitolata Melody Laughter con i vocalizzi di Nico (di cui sono presenti anche due brani solisti, scritti peraltro da Reed, Cale e Morrison: It Was A Pleasure Then e Chelsea Girls) e, nel quinto, un’accelerata versione primordiale di Satellite Of Love, inedita per i Velvet ma che Reed avrebbe poi inciso per TRANSFORMER. Un’opera pregevole, arricchita da un’accattivante confezione e ovviamente dal doppio senso del titolo che rimanda allo sticker incollato sulla leggendaria copertina del primo album, che recitava proprio “sbuccia lentamente e guarda”. A decenni di distanza, ancora ci si meraviglia.

 

…Tratto dall’ultimo numero di Vinile, disponibile in edicola e online!

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