Super YES o YESTramp? | Prog

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Tra Yes e Supertramp: la mancata collaborazione tra Roger Hodgson e Trevor Rabin, dal nuovo numero di PROG.

I due anni e mezzo che sono trascorsi tra le ultime date del tour di BIG GENERATOR (1988), la materializzazione del progetto ABWH (1989) e il “rimpasto” di UNION (1991) sono anni di incertezza per la formazione costituita da Chris Squire, Alan White, Tony Kaye e Trevor Rabin, i cosiddetti “Yes West”. È in questa piega temporale che vengono vagliate varie soluzioni per ovviare alla fuoriuscita dal gruppo di Jon Anderson, tra cui quella già citata

di arruolare come nuovo cantante il polistrumentista americano Billy Sherwood. In realtà venne percorsa anche un’altra strada, sicuramente più suggestiva. A quanto pare Rabin provò infatti a convincere l’ex Supertramp Roger Hodgson a entrare a far parte degli YES.

“Gli espressi chiaramente le mie perplessità fin da subito”, ricorda Hodgson.“Ciononostante, ci incontrammo e trascorremmo parecchio tempo in studio a comporre insieme nuove canzoni, molte delle quali non sono mai state pubblicate”. Secondo Chris Squire, la collaborazione con Hodgson era piuttosto destinata a dare vita a un progetto completamente nuovo, di cui oltre a Hodgson e Rabin avrebbero fatto parte anche Squire e White: “Magari a un certo punto ci saremmo chiamati Yes, ma non era quella l’idea di partenza. Io e Roger siamo amici da anni. Ho passato qualche settimana a casa sua, in California, e abbiamo buttato giù delle idee, ma poi gradualmente l’entusiasmo è scemato e non se n’è fatto più nulla”. Tra i pezzi che sono in qualche modo emersi dalla collaborazione tra Rabin e Hodgson ci sono Saving My Heart (pubblicata su UNION nel 1991) e appunto Walls (TALK).

Nonostante quest’ultima abbracci uno stile decisamente più pop rispetto al resto dei brani contenuti nell’album, il che ha generato parecchie critiche da parte dei fan storici degli Yes, va anche ricordato come all’epoca Walls abbia sfiorato la top 20 nelle classifiche americane dedicate al Rock Mainstream, confermando il tocco magico dell’autore di The Logical Song. “La collaborazione con gli Yes avrebbe potuto funzionare, certo”, ha confermato Hodgson. “Ma poi una volta che ci siamo messi al lavoro ho deciso di proseguire con la mia carriera solista”.

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