Willie Peyote - Stone Music https://stonemusic.it Il Portale in cui batte un vero cuore rock Sat, 24 Apr 2021 08:12:50 +0000 it-IT hourly 1 https://i1.wp.com/stonemusic.it/wp-content/uploads/2019/05/cropped-favicon-1.png?fit=32%2C32&ssl=1 Willie Peyote - Stone Music https://stonemusic.it 32 32 178453812 “Che cosa ci direbbe”: il primo singolo dei FASK in collaborazione con un artista, Willie Peyote https://stonemusic.it/53130/che-cosa-ci-direbbe-il-primo-singolo-dei-fask-in-collaborazione-con-un-artista-willie-peyote/ https://stonemusic.it/53130/che-cosa-ci-direbbe-il-primo-singolo-dei-fask-in-collaborazione-con-un-artista-willie-peyote/#respond Fri, 23 Apr 2021 12:00:00 +0000 https://stonemusic.it/?p=53130 Dopo 10 anni di carriera i FASK si sentono pronti a collaborare con un altro artista, Willie Peyote.…

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Dopo 10 anni di carriera i FASK si sentono pronti a collaborare con un altro artista, Willie Peyote. Ecco cosa ci raccontano del singolo, uscito oggi, Che cosa ci direbbe.

Da oggi, venerdì 23 aprile, è disponibile in tutti gli store digitali Che cosa ci direbbe, il nuovo brano inedito dei FAST ANIMALS AND SLOW KIDS pubblicato da Woodworm in licenza esclusiva per Believe.
Il brano vede i FASK collaborare per la prima volta in più di 10 anni di carriera e 5 album con un altro artista: l’amico e collega Willie Peyote, fresco vincitore del Premio della Critica all’ultimo Festival di Sanremo con il brano già certificato Oro Mai dire mai (La Locura).
Che cosa ci direbbe è un pezzo che si spinge oltre ai limiti dei generi musicali e fonde perfettamente due realtà artistiche che come unico scopo si prefiggono di fare buona musica, ecco cosa ci hanno raccontato i FASK in questa intervista.

Com’è nato questo singolo?
La cosa particolare è che questo è il nostro primo feat. in assoluto, e più che altro era proprio la canzone in sé che aveva bisogno di qualcuno che la sviscerasse in maniera diversa rispetto a come l’avevamo. Abbiamo pensato a Willie sia per affinità a livello umano (infatti siamo molto amici) ma soprattutto per affinità a livello artistico e professionale. Abbiamo una visione comune della musica e in più lui ha una capacità di scrittura tale da poter esplicare meglio il senso del pezzo, infatti le sue due barre sono quelle più chiare e meno criptiche. Ci ha aiutato a comunicare il senso di questo pezzo che inviata a cercare di provare empatia verso il mondo che ci circonda, smettere di vedere il mondo solo tramite i nostri occhi e cercare più vicinanza con le altre persone. Gli abbiamo lasciato carta bianca assoluta perché ci fidiamo molto si lui, ci siamo solo telefonati e siamo stati al telefono a spiegarci il concetto.

Come vi siete organizzati a livello logistico per poter realizzare questo feat. in tempo di pandemia?

Dopo due anni di esperienza siamo tutti esperti a livello digitale, ci siamo organizzati a distanza ma sempre in maniera professionale. Abbiamo registrato il pezzo nel nostro studio lasciando lo spazio che ci sembrava giusto a Willie, gli abbiamo inviato il pezzo e poi lui è andato nel suo studio e ha registrato le sue barre e ce lo ha rimandato indietro lasciando le tracce aperte. Insomma è stato un lavoro di grande fiducia perché di solito non si mandano mai le tracce aperte, la prassi è mandare l’mp3.
Adesso invece Willie e nella stanza di fianco, stiamo provando perché… la suoneremo durante il concerto del Primo Maggio a Roma!

Ormai sono ben 10 anni che suonate… Come mai ci avete messo così tanto tempo per aprirvi a delle collaborazioni?

Noi abbiamo fatto un percorso strano, siamo partiti da quello che era il nostro mondo e quando ci siamo aperti ci siamo trovati male, quindi ci siamo richiusi a riccio e abbiamo fatto 3 dischi registrando di fronte a un lago da soli proprio perché ci sentivamo non in sintonia con il resto del mondo. Dopo un po’ siamo riusciti ad accettare noi stessi, siamo cresciuti sia a livello personale che professionale e abbiamo delle spalle più larghe. Questa esperienza e tutti questi anni ci hanno permesso di confrontarci con altri musicisti che stimiamo: la nostra musica può confrontarsi con altra musica che ci circonda. È stato un passaggio di maturità, ora siamo pronti.

Cosa avete preso da Willie e cosa avete dato a lui?

A lui crediamo di aver dato un po’ fastidio e ansia (ridono, ndr.), perché gli telefonavamo mentre lui era impegnatissimo a Sanremo. Il feedback di tutti noi è che abbiamo sbagliato a non farlo prima. Certo, è vero che siamo caduti sul morbido con Willie, ma ci siamo resi conto che tutte le paranoie che avevamo precedentemente erano cavolate, la buona musica è qualcosa di oggettivo, al di là dei generi. Quando abbiamo sentito il pezzo con la partecipazione di Willie, la canzone ci piaceva più di prima.


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Willie Peyote ospite dello Sherwood Festival 2020 https://stonemusic.it/30416/willie-peyote-ospite-dello-sherwood-festival-2020/ https://stonemusic.it/30416/willie-peyote-ospite-dello-sherwood-festival-2020/#respond Tue, 18 Feb 2020 17:58:43 +0000 https://stonemusic.it/?p=30416 Anche Willie Peyote allo Sherwood Festival 2020. Ecco i dettagli! Dopo il grande successo delle date invernali, che…

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Anche Willie Peyote allo Sherwood Festival 2020. Ecco i dettagli!

Dopo il grande successo delle date invernali, che lo stanno portando in giro per l’Italia, Willie Peyote aggiunge al suo fitto calendario altre date estive, tra le quali quella del 19 giugno allo Sherwood Festival. Un’occasione, quella dei live, per ascoltare dal vivo l’apprezzato disco IODEGRADIBILE e brani ormai culto come Io Non Sono Razzista Ma… e Metti Che Domani.

Nel progetto di Willie Peyote si uniscono l’energia e la padronanza tecnica della musica rap con testi che guardano alla canzone d’autore per come affrontano le tematiche sociali e attuali, il tutto con un’ironia tagliente e divertente.

Sherwood Festival 2020 si terrà dall’11 Giugno al 12 Luglio 2020 al Park Nord dello Stadio Euganeo di Padova.

 

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Willie Peyote: il suo tour è già un successo (e si aggiunge un’altra data) https://stonemusic.it/29122/willie-peyote-il-suo-tour-e-gia-un-successo-e-si-aggiunge-unaltra-data/ https://stonemusic.it/29122/willie-peyote-il-suo-tour-e-gia-un-successo-e-si-aggiunge-unaltra-data/#respond Fri, 03 Jan 2020 22:34:29 +0000 https://stonemusic.it/?p=29122 Un tour, da febbraio 2020, che è già un successo. Willie Peyote continua la sua scalata, sempre con…

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Un tour, da febbraio 2020, che è già un successo. Willie Peyote continua la sua scalata, sempre con uno stile inconfondibile che lo rende diverso da tutti gli altri.

Viste le premesse, affermare che questo sarà l’anno di Willie Peyote non è affatto azzardato. Le vendite per il suo tour, Live 2020, hanno avuto un successo clamoroso, tanto da dover aggiungere una nuova, importantissima data, a Torino. Per la prima volta per un artista italiano, infatti, si aggiunge la quarta data consecutiva al Teatro della Concordia di Venaria Reale, il 19 febbraio 2020.

Queste le date aggiornate:

14.02.2020 – NONANTOLA (MO) – VOX – SOLD OUT

15.02.2020 – PADOVA – HALL – SOLD OUT

16.02.2020 – PADOVA – HALL – SOLD OUT

19.02.2020 – VENARIA REALE (TO) – TEATRO DELLA CONCORDIA – NUOVA DATA

20.02.2020 – VENARIA REALE (TO) – TEATRO DELLA CONCORDIA – SOLD OUT

21.02.2020 – VENARIA REALE (TO) – TEATRO DELLA CONCORDIA – SOLD OUT

22.02.2020 – VENARIA REALE (TO) – TEATRO DELLA CONCORDIA – SOLD OUT

27.02.2020 – NAPOLI – CASA DELLA MUSICA – SOLD OUT

28.02.2020 – MODUGNO (BA) – DEMODE’ – SOLD OUT

04.03.2020 – MILANO – ALCATRAZ – SOLD OUT

05.03.2020 – MILANO – ALCATRAZ

07.03.2020 – BOLOGNA – ESTRAGON – SOLD OUT

08.03.2020 – BOLOGNA – ESTRAGON – SOLD OUT

12.03.2020 – ROMA – ATLANTICO

13.03.200 – FIRENZE – TUSCANYHALL

IODEGRADABILE, uscito lo scorso ottobre, è l’ultimo progetto di Willie Peyote, un insieme di rap e cantautorato che ne fanno un esempio unico nel panorama musicale contemporaneo.

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3 novità italiane sul podio dei vinili più venduti questa settimana! https://stonemusic.it/27730/3-novita-italiane-sul-podio-dei-vinili-piu-venduti-questa-settimana/ https://stonemusic.it/27730/3-novita-italiane-sul-podio-dei-vinili-piu-venduti-questa-settimana/#respond Tue, 05 Nov 2019 16:56:04 +0000 https://stonemusic.it/?p=27730 Il 25 ottobre è stato un giorno particolarmente produttivo per la discografia italiana: sul podio della classifica FIMI…

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Il 25 ottobre è stato un giorno particolarmente produttivo per la discografia italiana: sul podio della classifica FIMI dei Vinili più venduti in Italia tre novità!

Questo primo posto ce lo aspettavamo, venerdì 25 ottobre è uscito, a 40 anni di distanza dalla prima pubblicazione, LUCIO DALLA – LEGACY EDITION. Il cofanetto contiene, oltre alle versioni rimasterizzate dei brani di Lucio Dalla, anche tre inediti: Angeli, Stella di mare (brano cantato in finto inglese, pratica a cui Dalla e altri cantautori erano avvezzi quando ancora non avevano il testo della canzone, ma solo la melodia) e Come fanno i marinai con la partecipazione di Francesco De Gregori nella versione inedita registrata in studio.

Al secondo posto troviamo IODEGRADABILE di Willie Peyote (leggi qui la nostra intervista in occasione dell’uscita dell’album), pubblicato il 25 ottobre per la Universal, con il suo linguaggio forbito e il suo cinismo il rapper torinese svetta direttamente tra le prime posizioni!

Anche sull’ultimo gradino del podio vediamo un album uscito il 25 ottobre, si tratta di Emma Marrone con FORTUNA, il sesto disco in studio della cantante salentina. L’album conta di importanti collaborazioni tra cui quella con Elisa, Franco126, Frenetik&Orang3, Vasco Rossi e Dario Faini.

Se queste novità in classifica non vi sono bastate eccone altre: al settimo posto 1954 di Ivana Spagna, all’ ottavo troviamo la colonna sonora QUENTIN TARANTINO’S ONCE UPON A TIME IN HOLLYWOOD (O.S.T.), al decimo COLORADO di neil Young with Craz, all’undicesimo MICROCHIP EMOZIONALE dei Subsonica, alla dodicesima posizione TESTA O CROCE dei Modà, alla tredicesima CRY dei Cigarettes After Sex, alla quattordicesima THREE CHORDS & THE TRUTH di Van Morrison, alla quindicesima SUBSONICA e alla sedicesima A NIGHT AT THE OPERA dei Queen. All’ultimo posto vediamo gli Editors con BLACK GOLD.

 

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Willie Peyote: tutti i retroscena del nuovo disco https://stonemusic.it/27478/willie-peyote-tutti-i-retroscena-del-nuovo-disco/ https://stonemusic.it/27478/willie-peyote-tutti-i-retroscena-del-nuovo-disco/#respond Fri, 25 Oct 2019 09:16:40 +0000 https://stonemusic.it/?p=27478 Oggi, 25 ottobre, esce IODEGRADABILE, il nuovo disco di Willie Peyote. Lo abbiamo intervistato e ci ha svelato…

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Oggi, 25 ottobre, esce IODEGRADABILE, il nuovo disco di Willie Peyote. Lo abbiamo intervistato e ci ha svelato qualche aneddoto…

Che reazione ti aspetti dai tuoi fan rispetto all’uscita di IODEGRADABILE?

Contrastanti. I miei progetti sono sempre diversi l’uno dall’altro, perciò non so mai cosa aspettarmi. Penso che ci voglia del tempo perché lo digeriscano davvero.

Quanto ha influito nel tuo sound il tuo trascorso di bassista in una band punk-rock? Che influenza ha invece avuto il rap nel tuo periodo punk-rock?

Bah, in realtà se vogliamo fare un po’ di cronologia, prima ho scoperto il rap e poi mi sono dato al basso nel punk; sono due cose diverse ma sono due amori che hanno sempre viaggiato parallelamente. Ascoltavo rap quando facevo punk e viceversa. Devo dire però, che in quest’ultimo album, grazie anche alla partecipazione di Danny Bronzini (chitarra) e Luca Romeo (basso), c’è parecchio rock – che non è molto nelle corde di Frank Sativa (il produttore principale dei miei dischi), però è molto nelle mie. Un disco un po’ meno “black” e un po’ più “inglese”.

Ci è sembrato di notare un’attenuazione nel cinismo che da sempre ti contraddistingue. Per esempio nel brano La tua futura ex-moglie, nonostante ci sia sempre la sua dose di cinismo, comunque parli di matrimonio. Poi sappiamo che ti sei commosso guardando le balene… Stai preparando il terreno per pezzi più “teneri”?

Più di Semaforo, che è già oltre i miei standard di tenerezza, non credo (ride). Più di così non accadrà, è stata già un’esperienza unica nel suo genere. Sarà che il cinismo si è attenuato dopo la nascita delle mie nipotine, il diventare vecchio ufficialmente… Però di base sono sempre il solito vecchio stronzo.

Che ricordo hai della prima volta in cui hai buttato giù un pezzo rap? Ti è venuto naturale o hai fatto fatica?

Il primissimo pezzo rap l’ho scritto quando andavo le medie e, ti dirò, non ho fatto fatica. Ho sempre utilizzato questo metodo: prendere spunto da ciò che mi piaceva, capire come era stato fatto per poi renderlo similare. Dopodiché col tempo ognuno trova una chiave tutta sua. Quindi direi che non mi è mai sembrato difficile scrivere, mi è sembrato complicato scrivere come volevo, ma scrivere in generale no.

E adesso, invece?

Ora scrivo con più scioltezza ma mi pongo molte più domande perché cerco di portare le cose che scrivo a un livello che non è così naturale. Faccio più fatica a scegliere il tema del pezzo, come trattarlo, quante sfaccettature posso approfondire… Quindi paradossalmente è più difficile adesso.

Quanto credi sia importante la denuncia sociale attraverso la musica (in questo periodo storico soprattutto)?

Penso sia importante nella misura in cui una persona sente il bisogno di mostrare la propria coscienza politica (se ne ha una!). Scrivere di società e di politica non essendone interessati è peggio che non farlo. Io personalmente non potrei fare altrimenti, è probabile che questo mio bisogno si sia sviluppato anche grazie alla musica che ho ascoltato in giovane età e che quindi mi ha formato: i 99 Posse, i Rage Against the Machine, Frankie hi-nrg…

C’è stato qualche episodio in cui sei stato punito dalle tematiche che esponi?

Mi rendo conto di essere un personaggio politicamente non comodissimo e questo potrebbe causarmi dei problemi, soprattutto ora che mi sto affacciando a un panorama completo, quindi anche emittenti radiofoniche di un certo tipo… Nel caso in cui dovessero scatenarsi dei dibattiti li prenderei come delle medaglie, se pensano che io sia politicamente pericoloso per i loro standard vuol dire che sto lavorando bene! Per esempio, il giornalista Belpietro se l’era presa molto quando sono andato da Fazio a cantare Io non sono razzista ma… e quella è stata la prima medaglia che mi sono appuntato. Spero ne arrivino molte altre!

Quali sono stati gli album più importanti della tua vita?

Per quanto riguarda il panorama italiano TURBE GIOVANILI di Fabri Fibra, SUBSONICA dei Subsonica e 950 di Friz Da Cat. Poi, in generale, il primo disco degli Arctic Monkeys, WHATEVER PEOPLE SAYS, THAT’S WHAT I’M NOT che mi ha assolutamente sconvolto, ho ascoltato molto anche i Red Hot Chilli Peppers, i Nirvana e il rap americano…

A proposito dei Subsonica, cosa ti ha lasciato l’esperienza con loro?

Fare un tour con loro e vederli organizzare uno spettacolo del genere (anche dal punto di vista di come si lavora dietro il palco, come lavora la squadra tecnica e di produzione) è stato come fare un Master, poi per me è stato come essere chiamato dalla primavera a giocare in serie A. Alla fine, in ogni cosa che si fa si impara qualcosa, persino quando ho lavorato nel Call center (che è stato un lavoro orribile) ho imparato moltissimo dal punto di vista della comunicazione e probabilmente senza quell’esperienza non scriverei come scrivo oggi. Da lì ho capito che tutto può essere importante purché lo si prenda nel modo giusto.

Già solo dai titoli dei tuoi ultimi due album (EDUCAZIONE SABAUDA e SINDROME DI TÔRET), capiamo quanto sia importante Torino per te. Quanto ha influito questa città nella tua crescita artistica? E chi sarebbe Willie Peyote senza Torino?

Penso che sarei totalmente un’altra persona. Alla fine il luogo in cui cresci, nasci e ti formi inevitabilmente ti cambia, però non saprei quantificare quanto. Però nell’ultimo disco i riferimenti alla città sono limitati, non voglio diventare un artista troppo attaccato al territorio.

Il fil rouge del tuo prossimo album è “il tempo”: lo vedi più come un amico o come un nemico? Qualcosa di cui avere paura?

Io nella vita l’ho visto sempre come un nemico, il concetto di tempo mi ha sempre generato un po’ di ansia: la paura che le cose finiscano, il fatto che passi troppo in fretta e ti sfugga dalle mani… Nel disco cerco di affrontare questo tema in realtà in maniera un po’ più generica, sotto diverse sfaccettature del nostro rapporto col tempo e con la fine delle cose.

“Non basta ascoltare la musica per farti un’idea su di me” (dal brano Truman Show), in effetti è una trappola in cui caschiamo spesso. E tu, quanto hai deciso di mostrare di te attraverso la tua musica? E quanto stai cercando di tenere nascosto?

Tutto quello che mostro di me è vero, non c’è nulla di artefatto. Ma in ogni caso non ho mai pensato di mostrare di più, sono abbastanza e riservato sotto questo punto di vista. La mia vita personale può essere affrontata nelle canzoni, ma poi non la metto in piazza o sui social. Per esempio, la relazione di cui si parla nel disco è stata una relazione molto importante per me, e oltre a due brani che ne parlano, non l’ho mai pubblicizzata. Posso dire che La tua futura ex-moglie è uno dei pezzi più personali che io abbia mai scritto. Cerco di raccontare quello che può essere più interessante nella misura in cui può dare spunti di riflessione.

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