Sanremo 2020, Riki: “Giuria ingiusta e piena di pregiudizi”

Abbiamo intervistato Riki durante la settimana del Festival di Sanremo, il cantante si sfoga e ci racconta cosa ne pensa delle votazioni

Riki, all’anagrafe Riccardo Marcuzzo, partecipa alla Settantesima edizione del Festival di Sanremo con il brano Lo sappiamo entrambiun brano che parla della fine di una relazione e dell’incomunicabilità che si crea nel momento in cui si ci rende conto di essere arrivati al capolinea, un capolinea che non si vuole affrontare. La canzone, autobiografica, nasce da una situazione che Riki ha vissuto veramente in famiglia, ovvero la separazione dei suoi genitori.

Insomma, una canzone che affronta il tema in assoluto più utilizzato all’interno della canzone italiana (e mondiale) ma con una storia di fondo non canonica. Purtroppo il fatto di provenire da un talent (Amici di Maria de Filippi, per la precisione) non agevola più questi ragazzi come una decina di anni fa, anzi. Come si può notare dai risultati delle classifiche delle varie serate i partecipanti ad essere maggiormente penalizzati sono i rapper e , soprattutto, i ragazzi provenienti da Amici.

Durante la serata finale del Festival, Riki lancia un messaggio rivolto ai suoi fan sui suoi social, chiedendo di non votarlo, un atteggiamento di ribellione dettato sicuramente dalla delusione di non esser stato capito.

Riki non ci sta e non ha paura di dire la sua riguardo alla giuria demoscopica e alle ripartizioni in percentuale delle giurie. Ecco le sue parole durante la nostra intervista:

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