I Led Zeppelin vincono la causa di plagio per “Stairway to Heaven”

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Si conclude dopo quasi 50 anni la vicenda che vede coinvolta una delle band più importanti della storia del rock.

A 6 anni dall'inizio della disputa in tribunale e ben 49 dalla pubblicazione del brano, ora è ufficiale: Stairway to Heaven dei Led Zeppelin non è un plagio. A deciderlo è la Nona Corte di Appello di San Francisco che non ha accolto le accuse degli eredi degli Spirit, la band di Los Angeles che con il brano Taurus aveva accusato gli Zeppelin di plagio.
Ma facciamo un passo indietro e cerchiamo di capire come sia possibile che una band del calibro dei Led Zeppelin sia stata accusata di uno dei crimini peggiori per un artista.

Stairway to Heaven vs.Taurus

Andando a considerare le date di pubblicazione, il brano degli Spirit è stato pubblicato nel 1968, mentre ricordiamo che il capolavoro degli Zeppelin è di qualche anno più tardi, il 1971. Inoltre, in quegli anni, gli Spirit erano in tour con i neonati Led Zeppelin ed è quindi evidente che questi abbiano avuto accesso al brano. Insomma, le coincidenze iniziavano a essere un po' troppe.

Una curiosità è che Stairway to Heaven non è mai stata pubblicata come 45 giri fino alla pubblicazione di Led Zeppelin IV in versione rimasterizzata, nel 2014. Ed è proprio il 2014 che vede l'inizio della diatriba legale che si è conclusa solo ora, dopo anni di processi.

Le accuse a Jimmy Page

Gli Spirit, la band fondata dal chitarrista Randy California (Randy Craig Wolfe), accusarono fin da subito gli Zeppelin: in particolare, il pezzo incriminato della canzone riguarderebbe la linea di chitarra di Jimmy Page che si trova in apertura al brano, troppo simile a quella contenuta in Taurus.

Gli Spirit decisero però di non intraprendere cause legali fino al 2014, quando gli eredi dei componenti della band videro la ripubblicazione di Led Zeppelin IV come una sorta di affronto.

I processi (2016, 2018, 2020)

Il primo processo si aprì nel 2016 e stabilì che gli Zeppelin non avevano infranto il copyright degli Spirit. In questo caso però non vennero nemmeno ascoltati i brani originali dei due gruppi, dando quindi la possibilità ai querelanti di richiedere un secondo processo. Nel 2018 il giudice riscontrò degli evidenti errori procedurali nel processo del 2016 e stabilì la necessità di una nuova udienza. Ed è qui che arriviamo al 2020.

Definitiva è quindi la sentenza di oggi. I Led Zeppelin, pur avendo avuto accesso al brano degli Spirit, non avrebbero copiato il riff di chitarra. Gli stessi Page e Plant, chiamati a testimoniare, hanno ammesso di possedere una copia di Taurus, ma che il brano non fu utilizzato come ispirazione per Stairway to Heaven.

Le somiglianze, comunque, rimangono piuttosto evidenti. In molti negli anni hanno però sostenuto la difficoltà nel definire realmente cosa sia un plagio musicale, per questo ogni caso viene valutato singolarmente. 

La sentenza rivoluziona anni e anni di cause legali di plagio. Chissà se ora si riapriranno molte di quelle dispute che vedono coinvolti alcuni dei più importanti artisti della storia: dai Queen ai Rolling Stones, passando per i Radiohead, o arrivando ai più recenti Coldplay, Bruno Mars e Robin Thicke.

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