Tre dischi per l’estate, selezionati per voi

hugo morales scala h max forleo

Max Forleo, Hugomorales e Scala H: vi segnaliamo tre album italiani appena usciti, che meritano decisamente un ascolto.

In quarantena, lontano dalle urla e dalle folle dei concerti, tra le mura delle nostre case, abbiamo ascoltato tanta musica. Per qualcuno, la musica è stata una forma di conforto, per altri un modo di scandire la routine; per altri ancora, invece, la musica è stata lavoro, come nel resto dell'anno.

In questo tempo dove tutto sembra più silenzioso, ma la musica, in realtà, non si è mai fermata, abbiamo ascoltato tre dischi firmati da due artisti (e una band) diversi. Ciascuno di loro, a suo modo, ha qualcosa da dirci. Ve li raccontiamo qui:

Max Forleo, ALICE A FEBBRAIO (Auditoria Records)

max forleo

Per Max Forleo, ex cantante e chitarrista dei The Lorean, la musica è una necessità: è il bisogno di scrivere canzoni, raccontare e raccogliere pezzi di vita, qualsiasi sia la lingua e qualsiasi la circostanza. Ma anche una terapia. ALICE, un nome "leggero, puro e pulito" fa il paio con FEBBRAIO, un mese duro, freddo e malinconico.

Il titolo, così come la copertina, opera originale dell'artista Fabio Presti, rispecchia profondamente il contenuto dell’album: in 16 anni, per esempio, che Forleo dedica al figlio, ci sono la purezza e l'innocenza dell’adolescenza, ma anche le difficoltà che comporta crescere e cercare di affermare la propria identità.

Lasciami solo e lasciami gridare
A quest’età di mezzo che non riesco a decifrare
Non sono bimbo, non sono grande
Dimmi cosa sono, sono ancora niente.

Ai frammenti di vita quotidiana che l'artista traduce in musica, voce calda e sonorità pop, si aggiunge l'amore, una tematica universale (Ore e A Mani Vuote). C'è poi spazio per la rinascita e il cambiamento, protagonisti di una canzone dal titolo The Greatest Showman, come l'omonimo film musical del 2017, che potete ascoltare nel video qui sotto:

È questo il sogno che ho qui, così.

La traccia conclusiva dell'album, Classe 1979 è invece una confessione personale del cantante, nato non a Febbraio, ma a Ottobre, un mese altrettanto malinconico. Una riflessione volutamente in inglese, lingua utilizzata dal musicista fin dai suoi esordi nel panorama folk rock e registrata tra le mura di casa, senza mix professionale e mastering. Una ventata di sincerità, di cui avevamo bisogno.

Hugomorales, OCEANO (Tazzina Dischi)

Hugomorales-Oceano-scaled

Riuscite a immaginare un mondo governato da pesci e meduse? Hugomorales (noto anche come Elio Petri), nome d'arte di Emiliano Angelelli, racconta in musica una storia decisamente surreale, in cui i pesci conquistano la Terra e costringono gli esseri umani a rifugiarsi in mare.

La civiltà dei pesci, però, non dura a lungo. Per via di un virus sconosciuto, un virus "proprio tremendo" non a caso diffuso dagli umani, gli animali sono costretti ad abbandonare le strade e a cercare un nuovo rifugio. Lasceranno dunque la Terra (un po' come i delfini di Guida Galattica per Autostoppisti) e si stabiliranno sul pianeta Oceano, nella misteriosa nebulosa di Orione. 

Foche, leoni marini e meduse nuotano, nel disco di Hugomorales, tra sonorità synth pop, sound elettronici e voci meccaniche (la strumentale Il canto delle balene, Missione Delfino). Vi abbiamo già fatto ascoltare in questo articolo Afrodite, primo video estratto.

Le tartarughe in piazza a gridare
Non sanno che c'è la quarantena
sbattono dentro una fontana
come se fossero pesci, come se fossero pesci
le balene vanno in palestra
i salmoni corrono al parco.

Una fiaba un po' grottesca che non esita però a raccontare a modo suo tanta attualità: un mondo capovolto, in cui l'uomo vede la natura rivoltarglisi contro. E poi, naturalmente, terribili virus e una quarantena. Mentre ce ne stavamo chiusi in casa, Hugomorales scriveva canzoni, ispirandosi, a quanto dichiara, a libri di fantascienza e anime giapponesi. 

Scala H, FINESTRE (autoproduzione)

Scala-H-

Nati nel 2018 dall'aggregazione di un gruppo di amici di Parma, gli Scala H amano esplorare. Esplorare sentimenti, sonorità, situazioni quotidiane che, come le finestre del titolo del disco suggeriscono, meritano di essere aperte, indagate nella loro profondità.

FINESTRE, disco d'esordio della band, è un concentrato di malinconia e spensieratezza. Ci sono i pub, come quello realmente esistente, di Tavolo numero sei, le serate con gli amici, le compagnie, gli amori, ma anche la Genova di Umberto Saba e di Fabrizio De André, forse la città musicale per eccellenza, con i suoi carruggi e la sua umanità un po' derelitta. 

Perdonare Genova certe facce di sta gente
non le dovresti più scordare
è un concetto che in pianura
non ci sanno mai spiegare
c’è una nebbia che ti affligge e non ne esci intatto.

Alla struggente nostalgia che traspare da Spiaggia vuota e dalla ballata romantica Anzi mi manchi già, fa da contraltare la spensieratezza di Chiara, la storia di una cameriera gentile, un po' donna e un po' bambina. Una canzone perfetta per le sere d'estate.

Il video ufficiale, rilasciato dal gruppo in questi giorni, è ambientato in Versilia ed è dedicato a tutti quelli che, come la Chiara protagonista, "non smettono di inseguire un sogno".

Chiara e queste sere un po' così
vorrei tanto che fossi qui
a spiegarmele tu ma sì.

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