5 copertine di dischi che possono dirsi opere d’arte

Arte e musica vanno spesso pari passo. Siete curiosi di sapere quali grandi artisti hanno realizzato cinque celebri copertine di album?

1. Andy Wahrol per i Velvet Undergorund con THE VELVET UNDERGROUND & NICO (1967)

Partiamo con una copertina indubbiamente iconica, quella di THE VELVET UNDERGORUND & NICO. La sua grande carica espressiva è data dalla semplicità di una banana dipinta su sfondo bianco. Accanto, l'immancabile firma del suo artefice, Andy Warhol. E la MGM all'epoca si era leccata i baffi a trattare con il re della Pop Art, che attraverso gli oggetti di consumo e la serializzazione compositiva incontrava la sensibilità del mercato discografico. Così la banana è uno strumento edibile che stimola il consumo pervasivo e famelico del rock degli anni Sessanta. Le prime copie della cover prevedevano poi una linguetta sticker che, se staccata, rivelava una banana dipinta di rosa

2. Keith Haring per David Bowie con WITHOUT YOU (1983)

Due artisti si incontrano per dare origine a un bellissimo album. Da un lato Keith Haring, pittore e writer dal tocco pop & street che governa lo scenario artistico anni Ottanta. Dall'altro il Duca Bianco, già nel pieno della sua brillante carriera musicale e autore di Without You, brano a cui si ispira Haring per la sua opera.

Così nasce la cover del 45 giri WITHOUT YOU (1983). Su uno sfondo caldo e monocromatico, due omini stilizzati alla Haring si cingono in un abbraccio. L'artista incornicia il tutto tra linee radianti. Non può che derivarne un messaggio ottimista e raggiante

3. Robert Mapplethorpe per Scissor Sisters con NIGHT WORK (2010)

Guardando la copertina di NIGHT WORK (2010) vediamo il fondoschiena di un uomo cinto in stretti pantaloni che ne enfatizzano i glutei, su cui sono posate le sue mani. Si tratta del sedere del ballerino di danza classica Peter Reed, che il fotografo Robert Mapplethorpe immortala per la band rock/dance Scissor Sisters. L'immagine si addice sicuramente al tocco irriverente e pop del gruppo, così come all'arte di Mapplethorpe, che ha ritratto, per la maggior parte delle sue opere, uomini in pose sensuali.

L'artista ha indagato nella sua carriera temi quali l'omosessualità, il sadomasochismo e l'irruenza degi istinti. Tutti aspetti che ritornano nella sua fotografia dalla sensualità primitiva, proibita ed energica. Mapplethorpe ha anche lavorato sulla copertina, più sobria, di HORSES (1975) di Patti Smith.  

4. Damien Hirst per i Red Hot Chili Peppers con I'M WITH YOU (2011)

Un altro artista eclettico, simbolo dell'arte contemporanea dell'ultimo trentennio, è Damien Hirst. Il suo stile spazia dalle composizioni di animali in formaldeide a teschi incastonati di diamanti. Così, Hirst indaga i temi a lui più cari, ovvero la morte e il tempo, in maniera originale e non convenzionale.

Il sodalizio con i Red Hot Chili Peppers non è però la sua prima apparizione in campo musicale, dato che nel 2009 aveva creato per i The Hours e il loro singolo Ali In The Jungle una cover con un teschio dagli occhi a orologio.

Tuttavia, è la copertina di I'M WITH YOU (2011) dei RHCP a dargli grande visibilità tra i musicisti. Come ha sottolineato Anthony Kiedis, non c'è un'interpretazione univoca dell'opera, ma ognuno può trarne una propria lettura. La mosca sopra una pillola che sembra contenere le sue uova è enigmatica, cosi come i nostri artisti. 

Jeff Koons per Lady Gaga con ARTPOP (2013)

Concludiamo in bellezza con un album che già dal titolo esprime con forza il suo messaggio. Cosa c'è di meglio che unire la diva del pop contemporaneo al principe della Pop Art degli anni Novanta?

Lady Gaga e Jeff Koons si incontrano nello stile di ARTPOP (2013), dove la cantante, una bambola svestita, imprime la sua immagine su uno sfondo che incontra presente e passato. In questo modo, gli sfavillanti colori elettrici del pop incontrano una cornice frammentaria raffigurante la Nascita di Venere di Botticelli. La femminilità divampa in tutta la sua forza e si fa portavoce del girl power tra sensualità e musica dance. 

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