La musica che si guarda: il BOOM della radiovisione!

radiovisione
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La visual radio si è sintonizzata sui nuovi stili di vita: accedere ai contenuti con qualsiasi dispositivo, in qualunque luogo, in ogni momento, per intero o a spezzoni, in diretta e on demand.

La radio fenomeno di massa, capace di coniugare continuità e innovazione

La radio è e rimane un fenomeno di massa. Sono più di 41 milioni gli italiani che seguono programmi radiofonici. Di questi, 27 milioni utilizzano anche altri dispositivi. Sono numeri che dimostrano che la radio è riuscita a rigenerarsi nel tempo, ibridandosi con gli altri media e sintonizzandosi sui nuovi stili di vita degli italiani. La radio è riuscita a conservare il suo valore tradizionale adattandosi ai tempi e oggi accompagna la vita di fasce di pubblico trasversali per età, condizione economica e status sociale.

Il boom della radiovisione

La radiovisione è una realtà in crescita, che sta vivendo un vero e proprio boom grazie alla modalità simulcast crossmediale, cioè alla possibilità di fruire dei contenuti radio contemporaneamente su qualsiasi dispositivo. Sono circa 19 milioni gli italiani che seguono programmi radiofonici in formato video attraverso uno schermo: tv, smartphone o pc. La visual radio non è un fuoco di paglia, destinato a spegnersi dopo la pandemia, ma è fortemente in sintonia con le aspettative degli italiani. Il 52% dichiara che vorrebbe avere sempre di più la possibilità di fruire dei contenuti radiofonici su device diversi anche in formato video. E il 50% di chi segue la radiovisione la trova piacevole, il 27,5% coinvolgente, il 24% innovativa.

Non si tratta dell’avere aggiunto il video alla tradizionale voce, non è l’abbellimento del vecchio mezzo, ma la nascita di un prodotto completamente nuovo, capace di portare i contenuti, contemporaneamente, su tutte le piattaforme di trasmissione, liberando l’ascoltatore dalla dipendenza di questo o quel mezzo e mettendolo in grado di seguire in ogni condizione e luogo. - Lorenzo Suraci, presidente di RTL 102.5

La radio, il più social dei media

La radio è dentro la vita degli italiani e chi la utilizza si sente parte di una comunità. Il 63% di chi segue i programmi radiofonici attiva almeno una forma di interazione con essi. Il 23% visita il sito delle emittenti di proprio gradimento, il 20% segue i profili social di programmi e di conduttori, il 19% ha scaricato una app che consente di fruire i contenuti che preferisce sullo smartphone. Il 12% degli utenti condivide i contenuti radio sui social network personali e il 13% condivide i video dei programmi. Tra chi segue le dirette, il 20% invia messaggi sms o WhatsApp oppure e-mail durante le trasmissioni e il 10% telefona in diretta. Forte è la componente on demand, rappresentata da chi segue i programmi su YouTube (18,5%) e scarica i podcast (12%).

Questi sono alcuni dei risultati della ricerca del Censis «La transizione verso la radiovisione».

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