La fine dei KISS è vicina? Ne ha parlato Paul Stanley

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Photo credit: Jen Rosenstein

Recentemente, lo storico frontman dei KISS ha fatto il punto dell'esperienza della band negli ultimi due anni, prima e dopo il blocco sanitario. E le sue parole lasciano affiorare il probabile desiderio di un ultimo show in grande stile prima di chiudere i battenti. 

Il 2021 è iniziato con il botto per i KISS che, dopo un anno di inattività, hanno festeggiato il Capodanno con un esplosivo concerto in live streaming da Dubai. Dal palco del Resort Atlantis i Kiss hanno concentrato in tre ore tutto lo sfarzo e l'esagerazione di cui sono capaci. Così, con uno show da $10 milioni, ripreso da 50 telecamere e denso di tutti i più vulcanici successi della band, i KISS si sono conquistati anche due firme nel Guinness World Record per la più alta proiezione di fiamme durante uno spettacolo musicale e per il più alto numero di fiamme proiettate contemporaneamente durante un concerto. Insomma, un evento in grande stile, il KISS 2020 Goodbye.

Il 2020, infatti, doveva essere un anno di chiusura per i KISS, al soldo di quasi 50 anni di attività musicale. E per lo loro, lo storico Download Festival sarebbe stato l'ultimo palco in Gran Bretagna. Proprio al più celebre festival rock inglese dovevano infatti presenziare come headliner a fianco di Iron Maiden e System Of A Down. Ma il destino ha voluto diversamente, facendo scalare il papabile ultimo show della loro carriera nel 2022, sempre con destinazione Download. Quest'anno, infatti, il Festival si terrà in due date di giugno, il 5 e il 6, sul canale Sky Arts Freewiev e sarà uno scrigno di storiche esibizioni, tra cui quelle di Guns N' Roses, Rammstein, Def Leepard, Aerosmith e Avenged Sevenfold. Così, per poter tornare alla presenza fisica da concerto, a Donington Park, bisogna aspettare un altro anno. 

Dal 10 al 12 giugno, l'evento del 2022 porterà sempre la firma dei KISS come headliner, accanto agli Iron Maiden e al gruppo alternative rock scozzese dei Biffy Clyro. In scaletta una schiera di celebri band del panorama hard 'n heavy che ricorda oggi a Paul Stanley, frontman dei KISS, il Download Festival del 2015, che recentemente ha descritto così:

Ho mandato a Dave Grohl una foto del finale del nostro ultimo programma Download, e lui ha chiamato quelle scene 'follia'. Sembrava la terza guerra mondiale. C'è molto da sostenere, soprattutto perché siamo alla fine. Non possiamo continuare a farlo ancora per molto. Anche se una volta non lo era, l'età ora è un fattore. Una volta si parlava di volontà, ma ora corriamo sul palco con addosso cinquanta libbre di attrezzatura. Tuttavia, faremo in modo che il Download sia sbalorditivo. 

Nelle sue parole di adesso, quindi, c'è tanta emozione del ricordo, ma anche la chiara consapevolezza di una nuova parentesi professionale per i KISS. Tanto è stato entusiasmante tornare sul palco di Dubai, quanto sarà probabile la chiusura definitiva che la band si prepara ad offrire ai suoi fan. Allo stesso modo, come dichiarato da Stanley a «USA Today», non ci saranno nuovi progetti discografici per il gruppo. Non siamo sulla stessa linea di Gene Simmons, che nel 2014 aveva dichiarato come il rock fosse morto, ma ci troviamo di fronte a una riflessione professionale sul futuro dei KISS, che in qualche modo riguarda tutte le grandi band figlie del loro tempo e legate a una precisa epoca storica. 

È strano per me che le persone vogliano sempre che tu faccia un nuovo album, ma poi dicano, 'È fantastico. Ora suona i tuoi successi". Quindi, onestamente, a questo punto, non c'è una vera ricompensa.

Così continua Stanley nella sua recente intervista alla sezione Classic Rock di «Louder». Aspettiamo dunque di conoscere quale sarà l'ultima mossa dei KISS anche se, in relazione alla loro gloriosa carriera, possiamo aspettarci solo un canto del cigno epocale. 

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