È difficile non aver mai ascoltato una delle hit di Jacko, intramontabile Re del Pop che ha governato palcoscenici, stazioni radio e schermi televisivi. Ma quali sono invece le canzoni rimaste più nell'ombra? Scopriamone 7 che (forse) non conoscete.
Carousel
Originariamente pensata per THRILLER (1982), Carousel – conosciuta anche come Circus Girl – non passò la selezione finale per essere introdotta nell’album. Non appare neanche nella versione Deluxe per il 25esimo anniversario del disco ma trova spazio in KING OF POP, raccolta di canzoni del 2008 che propone una tracklist diversa per ogni Paese, in base alle richieste dei fan. E questa perla perduta di Michael Jackson, nella sua rara versione completa, è presente solo nel terzo disco dell’edizione francese.
On The Line
Dal quarto disco di MICHAEL JACKSON: THE ULTIMATE COLLECTION (2004) affiora un’altra traccia rimasta sepolta nella sabbia. Si tratta di On The Line, primo brano estratto dalla colonna sonora del film Get On The Bus (1966) diretto da Spike Lee. Quest’ultimo, come firma della sua cinematografia, indaga l’identità afroamericana in occasione di una grande marcia a Washington verso la quale si dirigono i protagonisti a bordo di un bus.
Xscape
Il titolo XSCAPE è più conosciuto per l’omonimo album rispetto alla title track. Il disco venne pubblicato nel 2014 come secondo album postumo di Jackson, a distanza di cinque anni dalla sua morte e la canzone Xscape chiude timidamente la selezione di 8 tracce. Tra collaborazioni di spessore come Timbaland e Justin Timberlake, il pezzo gode invece del supporto del produttore R&B Darkchild, accanto al fratello Fred Jerkins III e al compositore, vincitore di un Grammy, LaShawn Daniels.
Someone Put Your Hand Out
Una storia simile a Carousel è quella di Someone Put Your Hand Out, in origine pensato per BAD(1987), ma poi pubblicato come singolo promozionale nel 1992, per promuovere il Dangerous World Tour. Un tour colossale per il Re del Pop, secondo della sua carriera solista e celebre per le sue tappe in Italia, a Roma e a Monza. Forse è una delle tracce meno conosciute di Jackson, ma indubbiamente chi visse di persona quel periodo storico ricorda il ricco pacchetto promozionale con cui vennero distribuite 500.000 copie.
Is It Scary
Il lato oscuro di Jacko scrive una delle cinque tracce inedite di BLOOD ON THE DANCE FLOOR: HISTORY IN THE MIX del 1997. Si tratta di Is It Scary, accolto in maniera controversa, tanto da essere confrontato per lo stile con le canzoni di Marilyn Manson. Non a caso il brano compare in un mediometraggio horror, Michael Jackson’s Ghosts, scritto dal cantautore in collaborazione con Stephen King e considerato – prima di Happy di Pharrell Williams – il videoclip più lungo della Storia, da Guinness dei Primati.
Get On The Floor
Torniamo indietro nel tempo, più precisamente al 1979, per il quinto album del cantante, OFF THE WALL, che valse a Jackson il suo primo Grammy. Qui troviamo Get On The Floor, brano scritto a quattro mani con il bassista Louis Johnson, il cui nome diventerà celebre per la virtuosa collaborazione su THRILLER. Ed è proprio Johnson a dare un tocco distintivo alla canzone, mai estratta come singolo, ma riconosciuta e apprezzata per le sue linee di basso.
Burn This Disco Out
Sempre sulla linea della produzione funky di Quincy Jones, Burn This Disco Out è il brano che chiude l’album del 1979. Alla scrittura Rod Temperton, già collaboratore per la title track dell’album, Off The Wall, ma soprattutto per una delle canzoni più vendute di sempre, Thriller. Questa volta, però il tocco boogie si affida alla disco e potrebbe aver avuto molto più successo se non fosse stato vincolato al solo album.