Yes: l’ex tastierista Tony Kaye annuncia il suo primo album solista

L'ex tastierista degli Yes, che ha lasciato la band nel 1996, torna nel 2021 con il primo album solista della sua carriera. Un prodotto profondamente personale su cui il musicista ha lavorato per 20 anni. Siete curiosi?

Gli Yes e Tony Kaye, uniti e divisi da una storica carriera insieme, intraprendono due percorsi paralleli nel 2021. Da un lato la tanto amata band progressive lancia, l'1 ottobre, il nuovo e atteso album, THE QUEST, di cui recentemente è uscito il videoclip della prima traccia, The Ice BridgeDall'altro Kaye, mago alle tastiere del gruppo fino al 1996, sorprende il pubblico con il suo primo disco solista.

Un'opera in grande, articolata in 16 tracce e intitolata THE END OF INNOCENCE. Un titolo certamente suggestivo, soprattutto se affiancato alla storia che incornicia l'album. Si tratta infatti di un prodotto su cui Kaye lavora dal 2001, più precisamente dall'11 settembre, quando la caduta delle Torri Gemelle ha scosso profondamente la sua percezione del mondo, invitandolo a una riflessione in musica.

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Il disco, realizzato con Spirit Of Unicorn Music e distribuito con la Cherry Records, sarà disponibile dal 10 settembre, in modo da omaggiare i vent'anni dal tragico evento. E per dimostrare ancor di più quanto Kaye senta sua la causa, basti pensare che il 10% dei proventi dell'album verrà devoluto alla Fondazione Gary Sinise. Come ha dichiarato lo stesso Kaye: 

Volevo che, musicalmente, il disco parlasse di quel giorno, ma mi sono sentito in dovere di estenderlo per affrontare le ripercussioni di quello che è successo. Musicalmente, è stato piuttosto impegnativo fare la scena della battaglia e poi Hope And Triumph, un inno patriottico e le conseguenze della guerra. Ground Zero è la speranza per il futuro, la ricostruzione.

Quelle da lui nominate sono le tracce finali del disco, animate di uno spirito tanto potente da convincere Kaye, vent'anni fa, a disimballare le sue storiche tastiere. Il disco si rivela un prodotto fortemente intimo e personale, in cui Kaye suona accanto alla moglie Dani Torchia, conosciuta proprio la settimana successiva a quella drammatica data del 2001. In questo modo l'album non si propone di raccontare solo un sentimento universale, ma intreccia tra le sue sonorità anche la crescita e l'evoluzione di una storia d'amore. E con una copertina firmata dal tocco di Roger Dean - storico illustratore degli Yes - non ci resta che attendere di sentir trasposta in musica la grande ispirazione di Kaye.

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