I 10 migliori album degli Scorpions secondo Rudolf Schenker

foto di Guitarclubmagazine.com

Gli Scorpions cavalcano la cresta dell'onda da oltre mezzo secolo e, negli anni, hanno regalato al mondo alcune colonne portanti dell'hard rock. Le discussioni su quali siano i migliori album della band sono sempre aperte, ma cosa ne pensano i diretti interessati?

Dopo più di cinquant'anni di onorata carriera, riguardare indietro al proprio passato sembra quasi essere un atto dovuto. Gli Scorpions, del resto, hanno viaggiato per tutto questo tempo in corsia di sorpasso, senza mai avvicinarsi al pedale del freno. Parliamo di una band incendiaria che, album dopo album, ha cementato una reputazione immensa. Oggi, gli Scorpions sono uno dei gruppi simbolo del rock classico, avendo influenzato moltissimi tra gli artisti di punta del panorama contemporaneo. Di seguito, scopriremo cosa pensa Rudolf Schenker, chitarra ritmica della band, della sua discografia, elencando i dieci migliori album secondo la sua opinione, da lui citati nel corso di un'intervista con LouderSound.

1. MOMENT OF GLORY

Schenker apre la sua top 10 con un disco del 2000, per il quale si esprime in questo modo: "Non avremmo mai pensato di incidere un album orchestrale, finché non abbiamo scoperto che la Filarmonica di Berlino voleva lavorare con noi. Eravamo l'unica band con cui volessero lavorare, avevano rifiutato persino i Pink Floyd. L'evento fu sensazionale e lavorammo davvero duramente sugli arrangiamenti. Non sono mai stato un fan della musica classica, ma questo rafforzò la discografia degli Scorpions. Se l'UNPLUGGED rivelò che potevamo essere convincenti anche in acustico, MOMENT OF GLORY ci ha fatto capire che potevamo lavorare anche con le orchestre".

2. MTV UNPLUGGED

Nel 2001, gli Scorpions suonarono già in acustico, quindi quando MTV propose alla band di incidere un UNPLUGGED, nel 2015, i membri del gruppo sapevano di voler fare qualcosa di completamente diverso. Un live ad Atene, davanti ad una vasta platea che ha avuto modo di ascoltare i brani più evocativi degli Scorpions in una versione ancor più intima e solenne.

3. RETURN TO FOREVER

RETURN TO FOREVER fu il disco con cui gli Scorpions celebrarono il loro 50esimo anno in carriera. La band aveva inizialmente pensato di renderlo una raccolta di rimanenze inedite degli anni '70 e '80. Una volta compresa l'importanza di aver trascorso mezzo secolo insieme, però, ridimensionarono il progetto rendendolo più ambizioso e, non c'è che dire, il risultato fu davvero fenomenale. Schenker ricorda di aver cambiato rotta su RETURN TO FOREVER dopo aver rinvenuto un suo diario con il quale poté ricordare i giorni in cui la band stava muovendo i primi passi.

4. SAVAGE AMUSEMENT

Schenker ricorda con amarezza questo disco del 1988, spiegando che, nonostante ne ami le canzoni e che queste rispecchino l'inconfondibile stile con cui gli Scorpions sono saliti sul tetto del mondo, non riesce ad apprezzarne in alcun modo il lavoro di produzione; unica vera pecca, a detta sua, di un disco altrimenti perfetto.

5. CRAZY WORLD

Se SAVAGE AMUSEMENT soffre per il lavoro di produzione mediocre, a CRAZY WORLD vanno la maggior parte dei plausi secondo Schenker proprio per l'apporto di Keith Olsen al banco. In ogni caso, CRAZY WORLD è anche il disco di classici intramontabili come Wind of Change e Send Me An Angel e, nonostante il grunge stesse spaventosamente prendendo piede nel periodo in cui uscì (1990), gli Scorpions riuscirono comunque a promuoverlo a dovere in Asia.

6. WORLD WIDE LIVE

Un disco dal vivo a cui va il merito di immortalare uno dei momenti migliori della band live. Le canzoni presenti in quest'album furono incise in cinque città diverse, proprio con l'obiettivo di trovare le versioni migliori di ognuna di esse per sbalordire lo spettatore dalla sua postazione d'ascolto come dal vivo.

7. ANIMAL MAGNETISM

Rudolf Schenker ricorda ANIMAL MAGNETISM con orgoglio. Si trattò del disco nato subito dopo la fine del tour internazionale di promozione di LOVEDRIVE. L'album, uscito nel 1980, risentì sotto alcuni aspetti della stanchezza fisica e psicologica della band, pur custodendo alcuni tra i suoi brani più importanti come Make It Real e The Zoo.

8. LOVEDRIVE

Per gli Scorpions, LOVEDRIVE volle essere un disco di riscatto; un modo per far capire al pubblico che la band sarebbe potuta andare avanti anche senza Uli John Roth alla sei corde. Klaus Meine e Rudolf Schenker decisero, quindi, di arruolare Michael Schenker e Matthias Jabs che, nonostante dovessero ancora trovare la loro dimensione tra le file del gruppo, riuscirono comunque a dare grande prova delle loro doti su LOVEDRIVE; un disco che, Rudolf Schenker, annovera tra i dieci migliori della band.

9. LOVE AT FIRST STING

Ancora una volta, il rimpianto nel lavoro di produzione assale Rudolf Schenker che, in ogni caso, non riesce a non definire LOVE AT FIRST STING come uno dei migliori album degli Scorpions. Come biasimarlo, del resto, visto che si tratta dell'album in cui, tra le altre, trovano spazio Rock You Like A Hurricane e Still Loving You. Parliamo di un vero manifesto dell'hard rock che la band registrò a Stoccolma, in una delle prime sale d'incisione completamente digitali in circolazione.

10. BLACKOUT

Rudolf Schenker chiude la sua classifica dei migliori album degli Scorpions con una nota di nostalgia. BLACKOUT del 1982 è un disco, secondo lui, ricco di grandi canzoni come No One Like You che gli permise di diventare headliner in America, essendo il brano più trasmesso nelle stazioni radio statunitensi. Non solo, gli Scorpions affrontarono numerose peripezie per dare alla luce questo disco, tra cui il chitarrista cita la perdita della voce improvvisa di Klaus Meine. Un album, questo, a cui tutti gli Scorpions sono profondamente legati, per il sound, per il modo in cui furono superati i problemi e per la copertina che scelse la band balzando agli occhi di Schenker su una rivista tedesca raffigurante l'opera di Gottfried Heinwein.

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