La metà degli anni '90 rappresentò un periodo decisamente turbolento per gli Iron Maiden. Bruce Dickinson annunciò la sua dipartita dalla band nel 1993, uscendo di scena dopo lo spettacolare special televisivo Raising Hell, nel quale l'artista simboleggiò la fine del suo percorso nella band con l'aiuto del mago Simon Drake, di una vera Vergine di Ferro, macchina di tortura da cui la band prende il nome e di un mostruoso Eddie gigante pronto a decapitare il cantante.
La separazione di Dickinson dai Maiden
Sofferenti della rottura col frontman che li portò sul tetto del mondo, i Maiden rimpiazzarono Dickinson con Blaze Bayley, cantante inglese che militava nei Wolfsbane. Si trattò di una decisione controversa, che non riscosse mai il giusto interesse da parte degli addetti ai lavori, focalizzati quasi esclusivamente sul fenomeno in costante diffusione del grunge. La stampa era scettica riguardo il futuro dei Maiden senza Dickinson. Ciò nonostante, quest'ultimo finì per schierarsi dalla parte del nuovo frontman, schiacciato dalle incertezze della critica.
"Quando Blaze ebbe il lavoro, fui molto sorpreso, ma speravo che la cosa potesse funzionare". Furono queste le parole di Bruce Dickinson durante un'intervista rilasciata a Classic Rock UK nel 2017. "Pensai che per lui sarebbe stato più complicato del previsto - ha continuato - Nonostante si stesse divertendo. Ma se gli Iron Maiden ti offrono un lavoro, non credo sia possibile rifiutare".
Tornando agli anni '90, in quel periodo i Maiden e Dickinson si scambiarono parole al vetriolo durante le rispettive interviste, con Steve Harris particolarmente amareggiato da alcune performance da lui definite scadenti durante alcuni show con l'ex compagno di band. Gli appassionati credettero che gli attriti si sarebbero riversati anche su Dickinson e Bayley. Il primo, tuttavia, decise di inviare un regalo di congratulazioni al nuovo frontman dei Maiden: un paio di mattoni da costruzione dipinti di giallo.
Il significato del regalo di Dickinson
Parlando dell'ingresso di Bayley nella lineup degli Iron Maiden, Bruce Dickinson si espresse in questo modo: "Ho visto una sua intervista in cui rivelò di sentirsi come Dorothy ne Il Mago di Oz. Pensai che fosse davvero dolce. Sapevo esattamente come si stesse sentendo, così ho verniciato due mattoni e glieli ho spediti. Tanto di cappello per le responsabilità che ha deciso di assumersi. La sua voce è molto diversa dalla mia. C'è stato un momento, quando ho saputo che aveva accettato l'incarico, in cui ho pensato che per lui sarebbe stato impossibile interpretare alcuni brani o che, forse, i Maiden non li avrebbero proposti".
"Pensai che avrebbero potuto fare qualcosa di davvero sovversivo assumendo una frontwoman - continuò Dickinson - C'erano alcune cantanti finlandesi davvero sensazionali! Sarebbe stato davvero d'impatto, ma poi non avrei mai più avuto modo di tornare". I posteri sono ben consapevoli del fatto che Dickinson sia tornato, nel 1999, a coprire il ruolo di cantante negli Iron Maiden. Per quanto riguarda la Blaze Era, si tratta di un periodo particolarmente divisivo per i fan della band che, a tutt'oggi, si dicono titubanti riguardo l'effettiva efficacia delle produzioni della band con Bayley.