A soli due mesi dal suo ingresso nella band, Courtney Love debuttò in televisione con i Faith No More.
All'alba del 1984, la alternative rock band di San Francisco, i Faith No More, accolse tra le sue file una nuova cantante, pur non essendo particolarmente convinti. Il tastierista Roddy Bottum ricorda che la giovane diciannovenne avesse letteralmente richiesto di cantare. Il bassista Bill Gould ricorda Courtney Love come una personalità caotica che, sicuramente, inficiò negativamente sul gruppo. In ogni caso, contribuì all'attitudine estetica con cui i Faith No More si fecero riconoscere.
Gli esordi di Courtney Love nei Faith No More
Love scelse lo pseudonimo di Courtney Henley per la prima apparizione televisiva della band. Il gruppo si esibì su Viacom Public Access channel 25 per 28 minuti, nei quali era compresa una carismatica intervista alla band, in cui Roddy Bottum definì il progetto "psychedelic death rock". Quando l'intervistatore chiede quale fosse il legame dei Faith No More con la psichedelia, poi, Courtney Love rispose: "I miei genitori erano hippie e li odiavo. Questa è la mia ribellione".
Nella biografia della band, Small Victories: The True Story Of Faith No More di Adrian Harte, Bottum ricorda: "Courtney andò da un fioraio quella mattina e comprò un mucchio di fiori. Vi ricoprimmo il palco e indossammo dei dashiki, poi bruciammo incenso. Per la scena punk di San Francisco fu un gesto molto audace". Courtney tenne il suo ultimo show con la band il 17 giugno del 1984.
Intervistata nel 2021 riguardo il suo periodo nei Faith No More, la cantante dichiarò quanto segue: "Ero una ragazzina di strada e sono grata a quei ragazzi per avermi adottato. Fu un'esperienza paurosa, ma davvero divertente. Essere cacciata dal gruppo fu una delle migliori cose che mi siano mai capitate. Epic fu una hit straordinaria e fui costretta a ballare sulle note del brano ai club. La cosa mi fece arrabbiare talmente da darmi la giusta carica per mettere insieme la mia band. Pensai che se loro ce l'avessero fatta, allora anch'io potevo".