Il nuovo singolo degli Skunk Anasie, Can’t Take You Anywhere, è una “lama a doppio taglio”

L'uscita del nuovo singolo degli Skunk Anansie, Can't Take You Anywhere, anticipa l'inizio del tour britannico della band. 

Il brano segue l'uscita di Piggy, traccia rilasciata alla fine di gennaio. Gli Skunk Anansie, intanto, si preparano al debutto del nuovo tour, che partirà a Londra. Espressasi riguardo l'ultima release della band, la frontwoman degli Skunk Anansie, Skin, ha dichiarato quanto segue: "Questa traccia è una lama a doppio taglio. Tutti noi abbiamo un amico o un'amica che amiamo, ma che ci imbarazza, una figura che non ha freni inibitori. Quindi in ogni contesto rischia di farti perdere i rapporti con i tuoi altri amici. Questo brano racconta di quanto polarizzato il mondo sia, di quanto bisogni essere attenti. Parla dei rapporti tra il mondo moderno e l'amicizia. Come non mai, sto vedendo come le mie amicizie più durature stiano cambiando visione in maniera completamente opposta alla mia. Si tratta di navigare e comprendere le persone, continuando ad amarle e rispettarle, pur rimanendo saldi sulle proprie opinioni"

Le release più recenti degli Skunk Anansie 

Non solo Can't Take You Anywhere. Come detto, il 2022 si sta rivelando davvero produttivo per la band di Skin che, all'inizio dell'anno, ha rilasciato Piggy. Una traccia feroce, forte di un'interpretazione vocale travolgente e di una strumentale esplosiva con cui, la band, prende di mira le istituzioni inglesi. Piggy è un brano letale e senza filtri che, sicuramente, si rivelerà un cavallo di battaglia dal vivo. La traccia è stata accompagnata da un videoclip in cui vengono mostrate immagini grottesche di maiali.

Parlando del brano, la cantante ha dichiarato quanto segue: "Se c'è una cosa che abbiamo imparato negli ultimi anni è che non possiamo sperare che i nostri governi ci guardino le spalle. Sembrano incapaci di imparare dal passato e di assicurare al popolo un futuro decente. Questa canzone fu scritta in un momento di rabbia mista ad amara disillusione. La Brexit prima e la cattiva gestione della pandemia, dopo, mi hanno fatto chiedere in che diavolo di modo saremmo riusciti a salvarci"

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