Il classico dei Led Zeppelin che Robert Plant definì “pomposo”

I Led Zeppelin furono, nei loro anni, una band particolarmente divisiva, per il pubblico, i colleghi e la critica. Con grande consapevolezza di sé però, i membri della band sapevano come mettere a tacere i propri detrattori.

L’apporto dei Led Zeppelin sul panorama musicale contemporaneo è profondo e massivo. La band ha cambiato per sempre il volto della musica suonata, venendo proclamata “madre dell’hard rock” sin dai primi, incendiari, anni sulle scene. Ad oggi, la band continua ad influenzare la stragrande maggioranza degli artisti più in vista sulle scene e ad ispirare le prossime generazioni di musicisti.

Al di là della travolgente inventiva che caratterizzava le proprie produzioni, però, gli Zeppelin stessi sapevano che, talvolta, il loro virtuosismo potesse generare incomprensione tra ascoltatori e addetti ai lavori. Gli stessi membri della band, come detto, traevano conclusioni pressoché oggettive all’ascolto delle loro tracce più complesse, come nel caso di Robert Plant che definì Stairway To Heaven “pomposa”.

Le critiche rivolte ai Led Zeppelin

Pete Townshend degli Who, su tutti, usava scagliare parole al vetriolo nei confronti degli Zeppelin ogni qualvolta il loro nome fosse accostato a quello della band in cui militava. In un’intervista, ormai divenuta un report storico del panorama musicale dell’epoca, il chitarrista inveì:

Non suonano come gli Who dei primi anni dell’heavy metal. Noi abbiamo inventato l’heavy metal con il nostro primo live album Live At Leeds. Venivamo copiati da moltissime band, soprattutto dai Led Zeppelin. Sai, groove pesanti, bassi heavy e imponenti chitarre soliste. Non mi piace nemmeno una delle cose che abbiano mai fatto. Odio quando veniamo anche solo leggermente paragonati a loro. Non mi sono mai piaciuti. Per me, è davvero un problema perché credo siano grandi persone, ma la band non mi piace per niente.

L’idiosincrasia di personalità come Townshend nei confronti del sound degli Zeppelin è comune, in alcuni casi, a quanto provato dai membri del gruppo per determinate tracce. Un esempio lampante fu la definizione che, nel 1988, Plant diede di Stairway To Heaven, quando intervistato da Q:

Se odiate totalmente Stairway To Heaven, nessuno può biasimarvi perché è così pomposa. A seconda dei giorni, la interpreto in modo diverso e ho scritto io i testi. Al momento, liricamente, non posso immedesimarmici, perché è passato moltissimo tempo. Non avrei alcun interesse a scrivere in maniera così astratta oggi.

La considerazione che Plant ha della traccia, baluardo della discografia degli Zeppelin, sarebbe talmente iniqua da averlo spinto, nel 2002, a donare 10.000 dollari ad una stazione radio affinché smettessero di trasmetterla.

Nel 2018, il leggendario frontman ritrattò, affermando che, sebbene le strumentali fossero meravigliose, non appartenessero al mondo del rock e che, quanto scritto da un ventitreenne al tempo, sarebbe dovuto rimanere impresso esclusivamente in quel dato periodo storico. Inutile dire che i milioni di fan che i Led Zeppelin continuano a raccogliere in tutto il mondo si trovino ancora in forte disaccordo con le opinioni del co-autore della traccia.

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