Il chitarrista che ispirò Duane Allman a diventare un musicista migliore

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Ammirato da tutti, rimpianto da molti, Duane Allman è considerato uno dei più grandi chitarristi di tutti i tempi. Tra questi, ce n'era uno che Duane ammirava particolarmente e che lo spinse a diventare un musicista migliore.

Duane Allman è stato uno dei chitarristi di punta sulla fervente scena degli anni '60. Perse la vita in circostanze tragiche, venendo coinvolto in un incidente automobilistico che gli fu fatale, a soli 24 anni. Si trattò di una perdita devastante per il panorama di quel periodo, una cicatrice che non si è mai completamente rimarginata.

Con i suoi Allman Brothers Band, in cui militava insieme al fratello Greg, Duane ebbe modo di imprimere il suo nome nella leggenda, collaborando, poi, con artisti straordinari del calibro di Aretha Franklin e Wilson Pickett, tra gli altri.

Il suo playing particolarmente espressivo ha cambiato per sempre il modo di concepire la chitarra slide. Condividere il palco o lo studio con Skydog, così fu affettuosamente soprannominato dai colleghi, rappresentava un'esperienza molto ispirante, mentre per lui, l'incontro con un artista in particolare lo spinse a dare il meglio di sé alla sei corde.

Il chitarrista di cui Allman era un grandissimo fan

L'apparizione di Allman in LAYLA AND OTHER ASSORTED LOVE SONGS dei Derek And The Dominos non fu assolutamente un caso. Il leggendario chitarrista, infatti, non ha mai fatto segreto dell'ammirazione che provava per Eric Clapton. Nel corso di un'intervista, Duane parlò di Slowhand in questo modo:

Beh, andai in studio da lui perché ero interessato dal suo modo di suonare. Lo ammiro da moltissimo tempo, ho sempre adorato il suo playing. Mi ha ispirato tantissimo.

Clapton assistette ad un live a Miami della Allman Brothers Band e, quando Duane gli chiese se potesse assistere alle sessioni d'incisione del disco, colse la palla al balzo proponendogli di portare la sua chitarra con sé. Il produttore Tom Dowd ricordò il loro storico incontro in sala in questo modo:

Rimasero svegli tutta la notte, si scambiavano lick, provavano le rispettive chitarre, parlavano di negozi. Non c'era competizione, solo mutuale ammirazione per le rispettive tecniche.

Riguardo la sua esperienza in studio con Clapton, il compianto Duane affermò:

Scoprii di avere una chance di conoscerlo e guardarlo suonare. La colsi e quando ci vedemmo lui si comportò come se ci conoscessimo da una vita. Fui grato di partecipare alle incisioni del disco, Eric mi disse che finché ne avrebbero avuto la possibilità, avrebbero voluto che io suonassi con loro nell'album.

Più tardi, Clapton avrebbe ricordato Allman nella sua autobiografia, spiegando di averlo sempre visto come il fratello che ha sempre desiderato di avere.

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