La promessa di Roger Waters e l'album dei Pink Floyd del '79
A luglio dell'89 Roger Waters rilasciò un'intervista radiofonica, in quella storica chiacchierata, gli chiesero se l'album inciso con i Pink Floyd nel '79 sarebbe mai stato eseguito di nuovo dal vivo. Lui, rispose: "Solo se cadrà il muro di Berlino."
Pochi mesi dopo, il 9 novembre del 1989, il muro di Berlino fu abbattuto. Un evento che Waters avrebbe dovuto necessariamente celebrare, a onor del vero, e in nome di ciò che aveva dichiarato pochi mesi prima. Così, con un pubblico stratosferico e un palco da 130 tonnellate di acciaio, fece la storia.

The Wall - Live in Berlin: i festeggiamenti per la caduta del muro in chiave Roger Waters
Era il 21 luglio del 1990, quando nel cuore di Berlino, in Postdamer Platz, Roger Waters tenne il mega-concerto The Wall - Live in Berlin. Un live che entrò nella storia, con oltre 350.000 spettatori ai piedi del palco. Insieme a lui altri artisti internazionale, fra cui Van Morrison, gli Scorpions, Sinead O’Connor, Bryan Adams, Thomas Dolbye e un pubblico in estasi, pronto a festeggiare quell'evento tanto atteso.
L'obiettivo, sarebbe stato quello di raccogliere fondi per il Memorial Fund For Disaster Relief, l'organizzazione benefica che puntava a raccogliere 5 sterline per ogni persona tragicamente scomparsa durante la Seconda Guerra Mondiale, in modo da destinare il ricavato in aiuti e soccorsi in caso di catastrofi. Alla fine, la cifra devoluta fu di oltre 100.000 sterline.
Durante lo show, fu eretto un muro di polistirolo lungo 165 metri, fatto crollare dopo The Trial. Fu un momento indimenticabile e intriso di significato.
Il concerto fu trasmesso in 52 Paesi, in Italia ci pensò Canale 5 ad allietare la tv. Quello spettacolo, non poté che trasformarsi poi in un film e un doppio album.




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