AC/DC, Brian Johnson: “Non riuscivo a vedere la band esibirsi con Axl Rose”

brian johnson
Raph_PH – https://www.flickr.com/photos/69880995@N04/36042263674/ CC BY 2.0

Il leggendario frontman ha rivelato quanto difficile, per lui, possa essere stato il suo rimpiazzo temporaneo col cantante dei Guns N'Roses tra le file degli AC/DC.

Nella sua nuova autobiografia, The Lives Of Brian, Johnson racconta in maniera molto introspettiva diversi punti focali della sua carriera, tra cui la dipartita temporanea dagli AC/DC. Nel 2016, infatti, il frontman dovette sospendere l'attività dal vivo, per non rischiare la completa sordità. La band, però, si vide costretta a portare avanti il tour, avendo ancora diverse date da completare, ammettendo temporaneamente tra le sue file Axl Rose, con una scelta abbastanza controversa non subito compresa dai fan e particolarmente dolorosa da accettare per Johnson, come egli stesso rivela nell'opera.

Johnson sulla militanza di Rose negli AC/DC

Riguardo il periodo della band con Axl Rose al microfono, Brian Johnson scrive: "Mi hanno detto che ha fatto un ottimo lavoro, ma io non riuscivo a guardarlo. L'ho fatto per 35 anni, mi sono sentito come se un estraneo fosse in casa mia, seduto sulla mia poltrona preferita. Non ho risentimento, comunque. Era una situazione estrema. Angus e gli altri hanno fatto ciò che si sentivano. Ciò nonostante, quando la band rilasciò il comunicato della mia sospensione dal tour, augurandomi il meglio per il futuro, non riuscivo a rilassarmi o a concentrarmi su nulla. Ero sempre lì con la mente. Parte del dolore derivava dal fatto che continuassi ad incolparmi. Per gran parte della mia carriera ho militato nella più rumorosa band al mondo. Ho continuato imperterrito, pur sapendo di non stare bene. Per un po', le persone mi hanno chiesto se fossi depresso, ma la depressione è curabile, la mia perdita dell'udito no. Ciò che sentivo non era depressione, ma qualcosa di più simile alla disperazione". In ogni caso, tutto è bene quel che finisce bene, con Johnson che è tornato tra le file della band, sentendo tutto il calore e l'affetto del pubblico. Citandolo testualmente, però, il cantante avrebbe affermato che, in quel periodo: "non gli sarebbe importato di restare ucciso in una delle sue gare automobilistiche".

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

You May Also Like