The Who, Roger Daltrey: “Vorrei vedere gli Oasis di nuovo insieme”

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Raph_PH – RogDaltreyRAH220318-27 CC BY 2.0

Roger Daltrey ha rivelato che sarebbe felice di vedere i fratelli Gallagher appianare le divergenze e che Liam gli ricordi il giovane emo-rocker Yungblud.

Il leggendario frontman degli Who ha condiviso diverse opinioni a cuor leggero nel corso di una recente intervista con Rolling Stone, intrattenuta dall'artista accanto al sopracitato Yungblud, Dominic Harrison all'anagrafe. L'artista si è unito al coro dei milioni di fan che gli Oasis raccolgono in tutto il mondo, affermando di essere desideroso di vederli tornare insieme. Inoltre, come già precedentemente accennato, Daltrey avrebbe paragonato Liam Gallagher allo stesso Yungblud, sotto diversi aspetti.

I dettagli dell'intervista

Roger ha esordito parlando di quanto difficile sia fare un concerto quando le temperature salgono, prima di scendere nei particolari relativi alla questione Oasis. Nella fattispecie, il cantante ha detto: "Quando le temperature sono troppo alte, ti si può cucinare il cervello! Abbiamo fatto un concerto a Parigi e tra il pubblico c'erano temperatura altissime. Liam Gallagher era lì nel frattempo e indossava la sua solita giacca a vento nonostante il caldo! Lui è un grande, lo adoro".

Ad un certo punto, Daltrey si è rivolto a Yungblud, chiedendogli se avesse mai avuto l'occasione di conoscerlo. Il giovane artista ha affermato di non averne mai avuto il piacere, aggiungendo di amare il suo gruppo e la sua attitudine. La risposta del frontman degli Who è stata: "Lui ha un grande carisma, vorrei solo che gli Oasis tornassero insieme. Liam ha saputo ritagliarsi una nicchia tutta sua, continuo a stimarlo. Penso sia favoloso. Lo trovo così onesto, non ha paura di dire come si sente". Successivamente, Roger ha affermato che Yungblud gli ricorda molto Liam Gallagher.

Il duo ha anche discusso delle differenze sostanziali tra la musica inglese e quella americana, con Yungblud a dichiarare che la musica inglese sia molto emozionale, mentre in America siano tutti più meticolosi. Daltrey si è unito al coro, affermando che l'ultimo album degli Who, omonimo, abbia sofferto proprio a causa della collaborazione con un produttore statunitense.

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