Samantha Fish e Jesse Dayton intervistati in esclusiva da Stonemusic!

Samantha Fish, Jesse Dayton, Death Wish Blues Cover
Samantha Fish, Jesse Dayton, Death Wish Blues Cover
Dietro alla classica estetica da veri rocker, Samantha Fish e Jesse Dayton – che il prossimo 2 aprile suoneranno a Milano – nascondono due personalità sensibili e impegnate che, con stile e naturalezza, annientano i ruoli di genere nel loro prossimo album Death Wish Blues.

Direttamente da Amsterdam, Samantha Fish e Jesse Dayton, che suoneranno in concerto a Milano il 2 aprile prossimo ai Magazzini Generali, si sono collegati con noi per parlarci del loro prossimo album, Death Wish Blues, fuori il 19 maggio (preorder qui).

Il concept dell’album è uno, chiaro e ben definito: un blues vivace, punk, il dinamismo e l’intercambiabilità dei ruoli all’interno dei brani - i due musicisti contribuiscono alla pari con linee vocali incalzanti e assoli da pelle d’oca. E non fatevi ingannare dall’estetica che ricorda le più platinate della pin-up anni ’50, Samantha Fish ha grinta da vendere, e la si sente tutta. 

Come vi siete conosciuti, come è nata questa eccezionale collaborazione?

Jesse: Mi trovavo nel backstage di un locale chiamato Knucklehead in Kansas City, Missouri, e ho sentito che qualcuno stava spaccando con la sua chitarra. Così ho chiesto al mio bassista chi cazzo stesse suonando e lui mi rispose: “You need to check it out”. Sono andato a controllare e c’era questa giovane ragazza bionda che sul palco faceva scintille, e pensai che sicuramente sarebbe successo qualcosa. 5 anni dopo, eccoci a pubblicare un album insieme.

Samantha: Io e Jesse siamo comunque rimasti in contatto per tutto questo tempo, ma è stato quando ci siamo rivisti l’anno scorso che abbiamo spontaneamente deciso di avviare questo progetto insieme. Era da un po’ che volevo creare una collaborazione per un album come questo, con un determinato approccio ed estetica.

SAMANTHA FISH & JESSE DAYTON
SAMANTHA FISH & JESSE DAYTON

E quindi quale è stato il primo passo per creare Death Wish Blues?

Samantha: Beh, quando ci siamo resi conto che volevamo creare un album insieme, allora ci siamo subito posti delle deadline. Abbiamo iniziato a scrivere e suonare, a due o quattro mani, e praticamente ogni momento libero lo dedicavamo a questo. Ci sono voluti mesi e mesi di lavoro, ma avevamo sempre una ferma idea sul concept dell’album: avevamo chiaro cosa funzionava e cosa no, gli equilibri da rispettare nel sound e nella scrittura. Quindi sì, ci abbiamo messo davvero tanto impegno e altrettanto tempo, e penso che siamo riusciti a tirare fuori dei brani veramente forti.

Si sente che c’è affinità anche a livello musicale tra di voi; quali sono i generi che hanno influenzato di più la scrittura dei brani?

Samantha: Volevamo che le canzoni fossero dinamiche, che prevedessero l’intercambiabilità dei nostri ruoli (voce, chitarra) ed è stato incredibile che siamo riusciti a creare questa combinazione.  È stato prezioso collaborare con un partner, Jesse, per scrivere brani che parlano di relazioni, di coppie: penso che ci siano moltissime cose da dire in proposito, e nell’album cerchiamo di farlo. Per quanto riguarda il sound - che nel titolo dell’album indichiamo come Blues - il nostro approccio è punk, energico, e carico di moltissime influenze musicali. Tutto è incentrato sul dinamismo, anche il fatto che più procedevamo con il progetto, più cercavamo di rimanere fedeli all’idea iniziale.

Ascoltando il vostro ultimo singolo, Deathwish, i testi sono molto dettagliati e parecchio realistici. A cosa vi siete ispirati?

Jesse: Era un periodo in cui guardavo spesso vecchi film degli anni 40 e 50, e abbiamo pensato di scrivere una storia che potesse sovvertire le dinamiche classiche di quelle pellicole. Ci siamo immedesimati in una donna sposata con un cafone che cerca sempre di imbrogliarla e che ci prova spudoratamente con le altre - ma sceglie la ragazza sbagliata, Samanta Fish, che nel video compie quello che canta nel brano, ribaltando la situazione.

Ma infatti, sembrate proprio due complici perfetti su quella Cadillac. Avete pensato a un sequel, per il video del prossimo singolo?

Samantha: Mi piacerebbe molto fare un sequel, per capire come si potranno sviluppare le cose, dovremmo farlo.

Jesse: Sì, magari accadrà. Chissà. L’auto invece è di un mio amico di Hollywood, una Cadillac decappottabile del 1963 - chiunque sarebbe fico su quel mezzo.

Quindi, all’interno dei brani, chi suona e chi canta?

Jesse: In realtà, i ruoli i durante la registrazione dell’album sono nati spontaneamente: quando Sam canta io prendo la chitarra e suono e quando io canto lei fa lo stesso, non penso che ci siano altri artisti nel panorama musicale che fanno lo stesso. Entrambi facciamo entrambe le cose, e non vediamo l’ora di spaccare tutto a Milano. Non vediamo l’ora di venire in italia!

Il 2 aprile il duo suonerà ai Magazzini Generali di Milano per l’unica data in Italia, potete acquistare i biglietti qui, e preordinare l’album a questo link.

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