Il nuovo numero di Prog dedicato a Francesco Coniglio | PROG n.49

Direttore Francesco Coniglio
Il nostro Direttore Francesco Coniglio con il terzo numero della rivista Prog.
Nella lettera editoriale, Guido Bellachioma ricorda affettuosamente quando Francesco Coniglio ha fatto il suo nome per la gestione della rivista: “È colpa sua se io ogni due mesi sono qui a rompervi le scatole”!

Mio “fratello”, anche se non di sangue, è ricoverato in ospedale. Questo è il primo numero di «Prog Italia» che realizzo senza potergli raccontare altre storie infarcite di vita e di musica, quelle che ci legano così profondamente. Il suo nome è Francesco Coniglio, artista dell’editoria, persino eccessivo nella voglia di “testimoniare” con la carta, trasformando un mondo di pensieri, idee ed emozioni in libri, giornali, fumetti ecc. È colpa sua se io ogni due mesi sono qui a rompervi le scatole.

Perché? Lui ha indicato all’editore Luca Sprea il mio nome per realizzare «Prog Italia»... altrimenti tutto sarebbe stato diverso. Sicuramente la rivista sarebbe nata ugualmente, ma, altrettanto sicuramente, senza di me! A questo punto qualcuno potrebbe dire: MEGLIO! Ma io amo pensare che la maggior parte della gente di «Prog Italia» la pensi diversamente.


Sì, è tutta colpa di Francesco, della sua passione per la non omologazione culturale se oggi scrivo questo editoriale atipico, condividendo con voi la mia emozione. Ho sempre parlato di “nostra” rivista per la capacità di connetterci. Senza un’anima collettiva non si rimane in edicola per più di otto anni, specialmente con una pubblicazione “strana” come questa.

Basta con le riviste!

Il numero zero di «Prog Italia» nasce nell’estate 2014 in modo “quasi” spontaneo, e per me totalmente inaspettato, visto che avevo deciso di abbandonare il giornalismo. In realtà ho sempre un po’ “odiato” i giornalisti musicali: a volte mi sembra che neanche ascoltino i dischi di cui dovranno scrivere. “Drin, drin”. Squilla il cellulare. Una voce dice: “Ciao Guido, sono Francesco Coniglio, mi ha dato il tuo numero il mio amico Claudio Rocchi. Vorrei che tu realizzassi uno speciale sul rock italiano degli anni Settanta”. Io rispondo: “Sei matto? Ormai ho smesso. Non ti sento da qualche anno e mi chiami in agosto per fare una rivista prog. Non hai acceso il condizionatore e il caldo ti ha dato in testa!”. Lui si mette a ridere e mi convince a vederci alle 15 davanti alla Stazione Ostiense (Roma). Arrivo nel piazzale deserto... ovviamente deserto per la temperatura terrificante. È la dimensione ideale per discutere di un argomento leggero come prog ed editoria! Giusto un caffè (bollente!) mentre parliamo di musica.

Ancora con l’aroma in bocca, Francesco, che conosco da quando i capelli di entrambi erano notevolmente più scuri, mi dice, tra l’ironico e il minaccioso: “Dai facciamolo uscire prima di Natale”. Io lo guardo dubbioso, faccio il “duro”, mentre rispondo: “Natale è ieri!”, anche se ho già deciso di accettare la provocazione. Francesco sa bene come tentarmi. D’altronde con la sigla Progressivamente gioco dal 1993 a mandare in giro suoni “progressivi” in varie forme... e al cuore non si comanda. Lui fuma una sigaretta dietro l’altra, mentre, seduti su una rovente panchina di ferro lungo i binari di una linea ferroviaria in disuso, discutiamo su come potremmo strutturare il progetto. Nonostante l’afa, che smorza la forza delle nostre voci, in poco tempo lo speciale si materializza davanti ai nostri occhi, pur cambiando 200 volte. Reale ma purtroppo virtuale, nel senso che tutto quello di cui discutiamo si dovrà realizzare in pochissimo tempo. È l’inizio di un lungo viaggio, che «Prog Italia» in 49 numeri ha tentato di rappresentare in molti modi, perché la storia da raccontare è quasi infinita. Ogni numero della rivista è perfettibile, però immancabilmente onesto come questa musica senza confini, tenuta in vita da chi non intendere cedere al mainstream culturale.

Grazie Francesco per avermi ricordato che la musica è una parte importante della mia vita... se tu non mi avessi convinto a cambiare idea non sarei qui a scrivere queste poche parole sulla NOSTRA rivista.

Un abbraccio fraterno. Ti aspetto... torna presto a brontolare tra noi.

P.S. Questa volta «Prog Italia» è dedicato a Francesco Coniglio.

Come sempre la musica degli artisti presenti in questo numero la potete trovare sul mio canale Spotify.

Buon ascolto.

Guido Bellachioma

 

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