ARBEIT MACHT FREI degli AREA | Album Review

ARBEIT MACHT FREI degli AREA… prog
Sono 100 gli album che abbiamo approfondito e recensito nell’ultimo numero di PROG. Ecco cosa pensiamo di ARBEIT MACHT FREI degli AREA…
Di Renato Scuffietti (FGTR/Radio Popolare)

ARBEIT MACHT FREI

AREA - 1973

In copertina una strana marionetta e quelle parole, “il lavoro rende liberi”, che riprendono l’insegna dei cancelli dei campi di concentramento, la feroce ironia che “accoglieva” i perseguitati dai nazifascisti. Nel 1973 ARBEIT MACHT FREI non ce l’aspettavamo: un misto di rock, jazz, elettronica, con influenze mediterranee... un suono duro, spigoloso, senza sconti, qua e là spezzoni di melodie esibite con rabbia, la stessa rabbia che ti faceva alzare il pugno in piazza. Era questo il primo disco per gli Area e l’esordio per la Cramps, etichetta indipendente nata dalla geniale intuizione di Gianni Sassi. I Palestinesi  come gli Ebrei, due popoli perseguitati. Le parole di pace di una ragazza palestinese “Lascia la rabbia / Lascia il dolore / [...] / Lascia le armi e vieni a vivere con la pace” in netto contrasto con la rabbia di un ragazzo palestinese “Giocare col mondo facendolo a pezzi - bambini che il sole ha ridotto già vecchi”. Luglio Agosto Settembre (nero) è la risposta politica ai Led Zeppelin e alla loro Whole Lotta Love.

 

La struttura melodica ricorda il brano di cinque anni prima: c’è una forte melodia, la canzone viene interrotta da un minuto di esercizio cacofonico quasi rumorista, per poi riprendere la trama con la (re)introduzione della voce di Demetrio Stratos.

 

L’opposizione e il contrasto con la band  inglese appaiono tutti nell’ultimo brano, L’abbattimento dello Zeppelin, dove il gruppo viene identificato come esempio della trasformazione della musica rock in strumento di controllo e come tale abbattuto. Si tratta di brano a struttura libera che è in netto contrasto con le composizioni mainstream che all’epoca imperversavano. “Dicono tutti che è colpa mia / Viaggiava nel cielo gonfiato dal vento / Sembrava ubriaco di un grande potere”. Di quella musica avevamo e abbiamo bisogno. Ora sappiamo tutto su Demetrio, Patrizio Fariselli, Paolo Tofani, Giulio Capiozzo, Eddie Busnello e Patrick Djivas. Il gruppo non ha lasciato eredi e ancora oggi il progetto rimane unico per musica, innovazione e impegno. ARBEIT MATCHT FREI è il primo capolavoro degli Area.

...Questo e molto altro sull’ultimo numero di Prog n.49! In edicola e online.

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