di Maurizio Maus Principato
Venerdì 5 maggio del 1978 Powerage uscì in Europa e il 25 maggio negli Stati Uniti. Il 26 aprile, gli AC/DC avevano già dato inizio al tour promozionale nel Regno Unito presso il Civic Hall di Wolverhampton. Gli otto concerti previsti inizialmente divennero trenta. Nella quasi totalità delle date si trattò di clamorosi sold out. Agli apprezzamenti dei fan, che aumentavano giorno dopo giorno, si unirono quelli di colleghi autorevoli (alcuni anni dopo, Keith Richards dichiarerà al magazine «Kerrang!»: “Gli AC/DC fanno sul serio e si sente, hanno lo spirito giusto”). Il Powerage Tour americano prese il via l’8 giugno all’Omni di Atlanta (Georgia) e andò avanti per settanta date, fino al 3 ottobre (al Coliseum di Fort Wayne, Indiana). Joe Perry degli Aerosmith era un estimatore della band: “Aprivano i nostri show e io assistevo quasi sempre ai loro concerti. Sapevano portare il rock’n’roll agli elementi di base. Erano fantastici”. Ogni volta gli AC/DC davano il massimo. Salivano sul palco con un obiettivo ben preciso” ha spiegato Mark Opitz,“Catturare il pubblico e far sparire il gruppo o i gruppi che avrebbero suonato dopo di loro, non importa se si trattava di Van Halen, Foreigner o Aerosmith”. Il manager di questi ultimi, Peter Mensch (che in seguito diventò manager della band australiana) disse: “La gente veniva per ascoltare gli Aerosmith e se andava parlando entusiasta degli AC/DC”.