ALESSANDRA AMOROSO: “Vi leggo gli insulti che mi hanno fatto soffrire” | Sanremo 2024

alessandra amoroso, festival di sanremo
Alessandra Amoroso © Wikimedia Commons
“Una valanga d’odio mi ha investito da un giorno all’altro: insulti e minacce di morte”: ALESSANDRA AMOROSO ha rivelato il motivo dietro la sua recente assenza dalle scene…

Durante la conferenza stampa tenutasi presso l’Ariston Roof, Alessandra Amoroso ha condiviso con giornalisti e pubblico una profonda riflessione sulla sua assenza dalle scene, attraverso la lettura di una lunga lettera: un flusso di coscienza nel quale la cantante ha apertamente affrontato i motivi del suo allontanamento dal mondo dello spettacolo. “Una valanga d’odio mi ha investito da un giorno all’altro: insulti e minacce di morte”: ecco alcuni fra i terribili commenti indirizzati ad Alessandra che, a testa alta, ha condiviso pubblicamente, con visibile emozione:

“Una bella corda, (bestemmia) Alessandra Amoroso devi morire”
“Preferirei cavarmi gli occhi che vedere sta *****”
“Che donna di ***** che sei, sei una vergogna per i tuoi genitori”

La cantante ha rivelato di aver iniziato a ricevere una grande quantità di insulti attraverso i social media durante il periodo coincidente con il suo ultimo tour, che ha avuto inizio con il concerto a San Siro. È evidente che tali insulti l'abbiano profondamente colpita, considerando che li ha voluti leggere durante la conferenza stampa, mostrandosi ancora profondamente scossa.

Il brano che Alessandra Amoroso porterà stasera al Festival di Sanremo 2024 è intitolato "Fino a qui", prodotto da Takagi e Ketra e scritto da Federica Abbate. La canzone riflette fedelmente il difficile periodo che ha attraversato, che, ha rivelato oggi, è stato anche guidato da un lungo percorso di terapia per superare queste sue difficolta. “Oggi mi sento una persona nuova”, dice Alessandra in conferenza stampa, “ho imparato ad accettare anche il brutto di questo mestiere, a girare la testa di fronte agli insulti e a nutrirmi di quello che c’è di bello: l’affetto e il calore del pubblico”.

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