Gli anni d’oro di FRANCO SCHIPANI a New York | Ciao 2001

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Franco Schipani con David Lee Roth, dalla rivista di CIAO 2001!
Nel 1978, a soli venticinque anni, Franco Schipani aveva già tutto. Ma voleva di più, così infilò un rotolo di banconote nei calzini e salì su un volo per New York.
Intervista: Maurizio Baiata

Da qualche mese, Franco Schipani ci guarda dall’alto del suo memoir bestseller Senza vizi è una vita di merda – Storie e protagonisti di New York negli anni 70, 80 e 90, il racconto esilarante, e privo di ogni senso del pudore, del suo vissuto nella megalopoli per eccellenza, vitale e generosa con tutti. E di come un giovane giornalista rock divenne il passepartout per chiunque giunto dall’Italia volesse sperimentarne le emozioni fra Bukowski e i Ramones e le notti magiche che, sembra, non torneranno mai più.

Allora, Franco, siamo amici da 40 anni e a New York arrivammo nello stesso anno, il 1979. Vorrei iniziare con una domanda che mi esce dal cuore: cosa ti suscitano, oggi, che non vivi più a New York da tempo, queste due parole: Ellis Island?
La prima volta che ci andai lo trovai un posto magico, pieno di storia, quindi ho curiosato, ho scartabellato tra i nomi, ho cercato i miei parenti, come fanno tutti, no? Ho trovato quelli che ho giù a Mont Laurel e a Philadelphia. Sono tanti i miei parenti che sono passati per Ellis Island, che devo dire, alla fine mi ha messo anche un po’ di tristezza.

Anch’io ci sono stato e ho visto i nomi dei Baiata: mancava quello di Giuseppe, mio padre. Dei tuoi chi è arrivato per primo in America?
I Talarico e i Longo, parenti di mio nonno e di mia nonna da parte di madre. Abitavano a Philadelphia, poi quando la città è diventata troppo violenta, peggio di New Orleans, si sono trasferiti a Mont Laurel, in New Jersey, un posto tipo Tivoli. Sono andato a trovarli, per la carta verde, sai, servono i parenti e loro erano dottori, preti, suore, sindacalisti...

Dalla rivista di CIAO 2001!
Dalla rivista di CIAO 2001!

E loro ti hanno dato una mano per la Green Card.
Erano disponibili, ma in realtà la Green Card l’ho ottenuta da solo. Anche perché quando sono partito Renato Marengo aveva fatto “carte false”, su carta intestata RAI e Ciao 2001, per permettermi di ottenere il mio primo visto in USA, quindi grazie a lui ero quasi legale.

Tu ricordi come è venuta fuori l’idea di New York nel nostro gruppo di amici?
Be’, erano due anni che ce ne stavamo stravaccati a casa tua sul divano, a canne, vino e musica, tanta musica e ci addormentavamo con Einstein on the Beach, ed era sempre la stessa solfa: “però New York, dobbiamo andarci...”. Nel 1978, guadagnavo un milione e duecentomila lire al mese, abitavo alla salita del Grillo, ed ero un gran signore. Ma mi sono detto: “dov’è che si impara come si fa la televisione?” – A New York! Perché è la città della televisione. Allora mi sono dato una deadline e ho detto: “Io a marzo, a primavera inoltrata, mi levo dalle palle”…

… continua sul prossimo numero di CIAO 2001, da venerdì disponibile online e in edicola!

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