Quando Battisti e Mogol conquistarono anche David Bowie

Cosa lega David Bowie a Mogol, Battisti e Modugno? Una serie di cover e traduzioni di alcuni testi... Ecco di cosa stiamo parlando:

Un Bowie ormai famoso rifà capolino in Italia nel settembre 1973, dopo che tra il 31 luglio e il 2 agosto 1969 partecipa accompagnato dal suo manager Ken Pitt e dalla fidanzata Angie al Premio Internazionale del Disco a Monsummano Terme (Pistoia). Destinazione: una villa di campagna in località La Storta nei pressi di Roma dove insieme a Angie, a Mick Ronson e alla fidanzata di questi, Suze, trascorre una settimana di relax non del tutto improduttiva.

Tornato a Londra scrive infatti il testo in inglese di un brano di Lucio Battisti, Io vorrei...non vorrei... ma se vuoi, che apparirà sul primo Lp solista di Mick Ronson SLAUGHTER ON 10TH AVENUE col titolo Music Is Lethal.

E i lavori nella nostra lingua? Due in tutto: Ragazzo solo ragazza sola (Space Oddity con testo di Mogol) incisa nel dicembre 1969 ai Trident di Londra con Antonio Coni della Numero Uno a fare da “vocal coach” alla star inglese, e la cover di Nel blu dipinto di blu, inclusa nella colonna sonora di Absolute Beginners (1986).

Ricordiamo, inoltre, anche le apparizioni all'interno della TV italiana: il 20 febbraio 1997, viene ospitato a Sanremo dove, introdotto da Mike Bongiorno, aveva presentato Little Wonder. Nel 1998 recita nel deprecabile Il mio West al fianco di Harvey Keitel, Leonardo Pieraccioni e Alessia Marcuzzi (!). Come dimenticare l’incontro-scontro con Adriano Celentano al programma di Rai 1 Francamenteme ne infischio, dove i due proprio non si presero (Celentano: “Tu pensi che ci vedremo in futuro?”, Bowie: “Dato che ci siamo incontrati qui non è necessario che ci incontriamo in futuro”); e altre due comparsate a Quelli che il calcio da Fazio (1999) e Simona Ventura (2002).

La visita finale avviene nel giugno 2013, quando vola a Venezia (con moglie e figlia) per girare uno spot per la campagna pubblicitaria di Louis Vuitton L’invitation au Voyage. Nello spot girato da Romain Gavras, diffuso a novembre, si vede Bowie che canta I’d Rather Be High mentre suona il clavicembalo a mo’di serenata galante per la modella Arizona Muse durante una festa mascherata in un sontuoso palazzo veneziano.

Piccola curiosità: entrambe le mogli di Bowie, Angie e Iman, e la sua assistente Coco Schwab (poliglotte) con l’italiano se la cavano più che bene. Cosicché si può dire che, infondo, lui un pezzettino d’Italia ce l’ha sempre avuto in casa.


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