Sanremo 2020: prima puntata minuto per minuto

Direttamente dalla Sala Stampa dell’Ariston, un riassunto della prima serata della Settantesima edizione del Festiva di Sanremo

Martedì 4 febbraio 2020, ore 20.50, inizia la Settantesima edizione del Festival di Sanremo con un irriverente Fiorello che apre la serata vestito da prete, precisamente con l’abito originale di Don Matteo (“l’unico Matteo che funziona in Italia” tiene a sottolineare lo showman che durante la serata non risparmierà le battute riferite a Salvini), facendo un sermone comprendente tutte le sfortune e le polemiche che hanno costellato le settimane precedenti l’inizio del Festival di Amadeus.

Alle ore 21.00 si può dire ufficialmente iniziato il Festival con l’entrata di Amadeus che con uno schiocco di dita (un po’ fuori sincro, dobbiamo ammetterlo) fa partire un tripudio di effetti speciali che illuminano il palco e l’orchestra. Subito dopo lo affianca nuovamente il suo amico e spalla Fiorello.

Si parte con il primo duello di Sanremo Giovani: Eugenio In Via di Gioia con la loro travolgente Tzunami (che ha fatto ballare tutta la sala stampa) vs. la giovanissima Tecla (soli 16 anni) con Otto Marzo che vince con il 50,6%, un soffio!

Continuiamo con la seconda sfida delle Nuove Proposte: il cantautore italo-nigeriano Fadi (guarda qui la nostra intervista) con Due Noi e Leo Gassmann, l’ex partecipante di X-Factor, nonché nipote di Alessandro Gassmann, che porta Vai bene così. Per questo turno, la giuria demoscopica fa passare quest’ultimo con il 54%.

Entrata ad effetto per Tiziano Ferro che apre la prima di cinque serate con un sempreverde: Nel blu dipinto di blu di Domenico Modugno e continuando poi a metà serata con Almeno tu nell’universo di Mia Martini, concludendo con Accetto Miracoli, impeccabile. Ore 21.44, inizia la gara dei Big con Irene Grandi e la sua fiammeggiante Finalmente Io (testo di Vasco Rossi, e si sente!), grintosa come ce la ricordavamo, con lo spirito giusto per cantare un brano che è un inno alla libertà.

La prima delle 10 donne che affiancheranno Amadeus a scendere le scale dell’Ariston è Diletta Leotta che annuncia Marco Masini con Il confronto, brano in cui esprime (con molta difficoltà nel ritornello) tutta la difficoltà del riuscire a dirsi la verità davanti allo specchio.

Dopo più di 40 anni dalla sua ultima apparizione al Festival di Sanremo, Rita Pavone cavalca il palco come se in realtà gli anni non fossero passati, ancora più rock di sempre. Sicura di sé, non ha pura di prendersi il palco e lo conquista, se lo mangia in un sol boccone (inutile dire che la Sala Stampa è in visibilio!).

Iniziamo con i partecipanti più imprevedibili di questa edizione, e si parte come un filo conduttore dall’anno scorso con Achille Lauro che dopo pochi secondi rimane in avvolto solo da una tutina di pallettes attillatissima e ci regala proprio ciò che il pubblico di Sanremo desidera: PROVOCAZIONE!

Un attimo dopo, l’opposto sale sul palco: Diodato, semplice e delicato, incanta tutti con la sua Fai Rumore, è tra i papabili vincitori e non ce ne stupiamo. Abbattere i muri dell’incomunicabilità? ci è riuscito ed è andato anche oltre, la Sala Stampa è incantata e attentissima. Brividi.

Le Vibrazioni, accompagnati dall’amatissimo Beppe Vessicchio, ci presentano la loro Dov’è, una ricerca della gioia nei tempi odierni, della forza di rialzarsi dopo una brutta caduta lasciando da parte la rassegnazione.

La coppia più attesa dell’anno è sicuramente quella formata dagli storici Albano & Romina, presentati proprio dalla loro figlia Romina Carrisi che 33 anni fa si trovava già sul palco dell’Ariston, proprio nella pancia della madre. Impossibile non farsi travolgere dall’emozione di risentire su quello stesso palco Nostalgia Canaglia, Ci sarà e Felicità. Noi non siamo riusciti a non cantarle!
Vogliamo parlare del primo inedito dopo 25 anni scritto da Cristiano Malgioglio e Romina Power? Una ballata irresistibile, noi ci dobbiamo ancora riprendere.

Il settimo cantante in gara è Anastasio con Rosso di rabbia, il rapper reduce da X-Factor conferma la sua incredibile capacità di scrittura e interpretazione. A un certo punto del testo sentiamo “sono una bomba ad orologeria”, non potremmo descrivere meglio questo brano! Ci ha trasmesso veramente tutta l’urgenza di esprimere questa rabbia.

Diletta si cimenta in un discorso sulla bellezza femminile, forse per allontanare ancora di più le polemiche nate dopo le affermazioni di Amadeus in conferenza stampa, e nel frattempo ci presenta sua nonna e le dedica il dolcissimo e riuscitissimo discorso.

Riprendiamo la pausa dopo il la presentazione de “I migliori anni” di Gabriele Muccino con Elodie e il suo brano Andromeda, una scommessa firmata dai vincitori dello scorso Festival: Mahmood e Dardust. Insomma, una certezza, siamo sicuri che sarà una delle più passate in radio.

Il commovente discorso di Rula Jebreal sulla violenza sulle donne, costruito usando citazioni di alcune tra le più famose canzoni italiane scritte da uomini, cattura la Sala e invita tutti a riflettere su un argomento di cui si sente parlare sempre più spesso ma che purtroppo non vede migliorare la situazione, e le storie terribili di queste donne purtroppo rimangono all’ordine del giorno.

Morgan e Bugo, amici da una vita, si uniscono sul palco della Settantesima edizione del Festival di Sanremo portando il pezzo Sincero, una sarcastica critica alla società che spinge sempre di più alla sottomissione e alla omologazione della figura umana odierna’g, è un monito a non scordarci chi siamo e cosa vogliamo da noi stessi.

Dopo le esibizioni di Emma Marrone, ecco salire sul palco Alberto Urso (ultimo vincitore di Amici di Maria De Filippi) con Il Sole ad Est, attraverso la metafora del viaggio la persona amata viene associata a un faro, un punto fermo a cui fare ritorno.

Un altro prodotto del talent Amici di Maria ci presenta il suo brano sanremese intitolato Lo sappiamo entrambi, che osa sul palco dell’Ariston utilizzando l’autotune e racconta di una relazione d’amore ormai agli sgoccioli e della sofferenza che ne deriva.

Uno sprint latino sulla fine di questa prima serata con l’ultimo cantante a esibirsi per la prima puntata del Festival: Raphael Gualazzi con Carioca. Una bella botta di energia che ci ha convinti, merito anche dei fantastici musicisti che hanno affiancato. La canzone in gara racconta della fine di un amore, il cui triste ricordo svanisce dopo un incontro inaspettato.

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