Le 6 cose che (forse) non sapevi su Adriano Celentano

Cantante, attore, showman: il "Molleggiato" è al centro della scena artistica italiana ormai da decenni. Ma siete sicuri di conoscere tutto ciò che lo riguarda? 

Nato a Milano il 6 gennaio del 1938, Adriano Celentano è noto al mondo non solo come musicista, ma anche come attore, autore televisivo, instancabile ballerino. Proprio a lui viene riconosciuto il merito di aver compreso i cambiamenti nel mondo della musica e del costume a partire dagli anni 60, introducendo in Italia un nuovo genere.

Il nome di Celentano è noto, così come il suo soprannome, il "Molleggiato". Ecco alcune curiosità che lo riguardano. 

1. Il ragazzo della Via Gluck

Non è casuale la via scelta da Celentano per alcune delle sue canzoni più celebri. In via Cristoforo Gluck, al numero 14, nacque Adriano, ultimo di 5 figli. La palazzina esiste ancora, color grigio e nocciola, su 3 piani. La famiglia Celentano, naturalmente, non ci vive più.

Via Gluck è una strada stretta, oggi abitata per lo più da extracomunitari. Una via tranquilla che da viale Lunigiana piega verso Greco, a due passi dal muraglione della Stazione Centrale.

2. Gli orologi

Da bambino, Celentano ha lavorato come orologiaio, in un negozio di via Cesare Correnti. La passione per gli orologi gli è rimasta ancora oggi, accanto a quella per la musica, naturalmente. Si dedica infatti spesso, nel tempo libero, al restauro di orologi.

3. I Rock Boys

Tra i miti del cantante c'è sempre stato lui, Elvis Presley. Ispirandosi a Elvis e influenzato dal rock and roll che arrivava dagli Stati Uniti, il giovane Celentano fondò una band dal nome di Rock Boys insieme a 4 suoi amici: Franco Ratti alla chitarra, Marco Ratti al basso, Giancarlo Ratti alla batteria, Ico Cerutti alla seconda chitarra. 

Con questa formazione, dopo aver preparato alcuni brani di rock and roll americani (a cui Celentano, non sapendo l'inglese, aveva cambiato le parole), il gruppo esordì nel 1956 in un locale di Milano.

4. Attore nato

Nel 1960, Adriano Celentano fece una comparsa, nel ruolo di se stesso mentre si esibisce in un locale romano, nel celebre film di Federico Fellini La dolce vita. La prima di tante esperienze cinematografiche.

Celentano recitò infatti almeno in una quarantina di pellicole, tra cui Dai Johnny dai!, Il monaco di Monza, La più bella coppia del mondo, Bianco, rosso e…, La locandiera.

5. 24 mila baci

Nel 1960 Celentano prestò servizio militare. A febbraio del 1961, però, grazie a una dispensa speciale firmata dal ministro della difesa Giulio Andreotti, poté congedarsi per partecipare al Festival di Sanremo.

Al Festival, in coppia con il cantante sammarinese Little Tony, presentò la famosissima 24 mila baci. Sul palco, Adriano scandalizzò il pubblico di allora voltando le spalle, e girandosi solo dopo il cambio di tempo dell'orchestra. 

Nonostante lo scalpore e le polemiche, il suo pezzo arrivò secondo in classifica. Vendette poi nelle settimane successive mezzo milione di copie. Un successo.

6. Rap italiano

Cosa ha a che fare Celentano con la musica rap? All'apparenza nulla, invece...

Il suo brano Priencolinensinainciusol, pubblicato il 3 novembre 1972 nell'album NOSTALROCK, è ritenuto dall'artista come il primo rap italiano, sebbene il genere non fosse ancora stato canonizzato.

Prisencolinensinainciusol è particolarmente riconoscibile per il ricorso a una lingua inventata, una sorta di inglese maccheronico, in cui le poche parole che potrebbero essere riconoscibili (ol rait, uno storpiato all right) comunque non formano alcuna frase di senso compiuto.

Da quando ho cominciato a cantare, sono stato influenzato dalla musica americana e da tutto ciò che gli americani avevano fatto. A un certo punto, visto che amo lo slang americano – che per un cantante è più facile da cantare rispetto all'italiano – ho pensato di scrivere un brano che avrebbe avuto come tema solo quello dell'incapacità di comunicare. E per farlo ho dovuto scrivere una canzone in cui il testo non significava nulla.

Così ha sostenuto Celentano in un'intervista, definendo il suo pezzo proprio come "primo rap al mondo" (ve ne abbiamo parlato nel dettaglio qui).

Al di là della disputa sul rap, il pezzo fu un successo internazionale. In Italia non entrò nemmeno in classifica, ma negli Stati Uniti si piazzò a sorpresa al settantesimo posto

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