Quando Richie Sambora lasciò i Bon Jovi (dopo 30 anni insieme)

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Richie Sambora ha contribuito ad alcuni dei più grandi successi di Jon Bon Jovi, come Livin' on a Prayer e It's My Life. Eppure nel 2013, dopo 30 anni di collaborazione, ha deciso di lasciare la band. Perché?

Richie Sambora era nato l'11 luglio 1959 in New Jersey. Si era avvicinato alla musica da piccolo, imparando a suonare la fisarmonica, il sassofono, la batteria, il pianoforte e la tromba. Poi, quando aveva 12 anni, aveva saputo della scomparsa del leggendario Jimi Hendrix. Così, seguendone le orme, aveva preso in mano per la prima volta una chitarra

Aveva suonato in varie band, si era esibito nella scena rock locale. Era andato in tour con Joe Cocker e aveva fatto un provino per entrare nei Kiss. Finché, nel 1983, mentre suonava in un locale, venne notato da Jon Bon Jovi, che gli propose un  provino (qui le nostre canzoni preferite). Sambora non poteva saperlo, ma la sua vita stava per subire una svolta. Rimase a suonare con i Bon Jovi per ben trent'anni. Trent'anni di stretta collaborazione con il frontman della band, un'intesa che avrebbe dato luogo a successi come Livin' on a Prayer

Tuttavia, nel 2013 il chitarrista decise di lasciare la band. Lo fece durante la prima tappa del tour BECAUSE WE CAN, in Canada, avvisando la band tramite il suo manager poche ore prima dello show. Non si fece rivedere nemmeno per le tappe successive.

Non si trattava della prima volta che Sambora si allontanava dai Bon Jovi. Era accaduto anche due anni prima, nell'aprile 2011, quando aveva lasciato il gruppo "a tempo indeterminato" per farsi ricoverare in una clinica e superare così i suoi problemi di alcol e stress. Pochi mesi dopo era però tornato. Nel 2013 le cose andarono molto diversamente. 

Richie Sambora aveva espresso la volontà di prendersi una pausa, ma Bon Jovi lo aveva posto di fronte a un bivio: prendere o lasciare, rimanere nella band oppure abbandonarla definitivamente. Il chitarrista decise per la seconda opzione. 

Le motivazioni che lo hanno spinto a voltare le spalle ai Bon Jovi non sono chiarissime. Sicuramente, come Sambora stesso ha dichiarato, un peso rilevante ha avuto la volontà di passare più tempo vicino a sua figlia: "Lei aveva bisogno di me e io avevo bisogno di lei". Inoltre, non bisogna dare per scontato che, anche se più volte ha definito i tour come il suo "terzo amore" dopo la scrittura e la registrazione, con il passare degli anni anche la voglia di essere sempre in viaggio possa essere venuta a mancare

In secondo luogo, non possono essere messe da parte nemmeno le divergenze artistiche con Jon. Anni dopo, Sambora ha infatti per la prima volta espresso il suo disappunto per la direzione che il gruppo aveva preso: 

Pensavo che avremmo dovuto fare passi in avanti per diventare una band. Si stava andando verso Jon e nient'altro.

Per Bon Jovi, invece, era stato Richie ad "andare fuori strada" con le sue decisioni. Ha inoltre aggiunto:

Questa non è una band che dipende dal chitarrista come i Van Halen o gli U2 o band del genere. Parla delle canzoni e riguarda me.

Quello che è sicuro è che la decisione di Sambora, presa dopo trent'anni di stretta collaborazione, non dev'essere stata semplice. Tuttavia le sue nuove priorità (dedicare tempo alla figlia e fare la sua musica) non potevano essere messe da parte. 

Ti manca un sacco di vita, amico. Torni a casa vuoto, cambiato. Gli alti e i bassi della quotidianità. Piccole tragedie. Amore, gioia. Ti mancano tutte queste cose. Come ho detto, non eravamo una band che si prendeva molto tempo libero. Mia figlia aveva bisogno di me in quel momento; mio padre stava morendo di cancro. Ero nel bel mezzo di un divorzio… l'universo mi ha detto di prendermi una pausa per un po’.

Oggi, Jon Bon Jovi ripensa con nostalgia a quei tempi. La band è andata avanti, tuttavia l'artista non può non ammettere che con Richie formasse "una coppia formidabile".

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