Quel concerto che portò i Deep Purple alla rottura

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Fu Liverpool il teatro della sconfitta dei Deep Purple: una serata sfortunata che portò allo scioglimento della band. Ecco cosa accadde. 

Era il 1976 e i Deep Purple già da qualche anno godevano di un successo sconfinato eppure, al termine di un tour inglese, la band arrivò perfino a sciogliersi. Perché?

Facciamo un passo indietro. In quel periodo, gli artisti stavano lavorando a ritmo davvero serrato per riuscire a soddisfare i bisogni di fan e industria discografica il che, nei primi anni 70, culminò con l'abbandono del gruppo da parte di una delle colonne portanti, Ian Gillan (leggi qua come annunciò le sue dimissioni), seguito a ruota da Roger Glover, che venne licenziato di lì a poco.

Fu un duro colpo da incassare per la band, che in quel periodo aveva raggiunto il proprio picco a livello di fama e che si trovò da un momento all'altro a dover fare i conti con un non voluto cambio di formazione. 

Entrarono in campo, così, Glenn Hughes (basso e voce) e David Coverdale (voce). Con questa nuova formazione, la band ricominciò a portare in giro la propria musica in diversi eventi live di grande e grandissima portata fra i quali un concerto spettacolare tenutosi a Londra nel maggio del 1974 che venne registrato nel live album LIVE IN LONDON

Oltre agli eventi live, la band si concentrò anche su nuovo materiale in uscita nel febbraio del 1974. Parliamo dell'ottavo album in studio, BURN, un grandissimo successo che confermò l'approvazione da parte di fan e critica anche riguardo a questa nuova formazione.

Nonostante il grande successo ottenuto dall'album, a cui seguì STORMBRINGER, la formazione conobbe un nuovo cambiamento. Il chitarrista Ritchie Blackmore lasciò infatti la band nel giugno del 1975 (Blackmore aveva più volte affermato di non essere per nulla soddisfatto della deriva funk adottata dal gruppo). 

L'assenza di Blackmore lasciò un vuoto quasi incolmabile nei Deep Purple che la band cercò di riempire, dopo una lunga e spesso infruttuosa ricerca, assoldando fra le proprie schiere il chitarrista e paroliere Tommy Bolin.

Il primo album pubblicato da questa nuova formazione fu COME TASTE THE BAND, pubblicato nell'ottobre del 1975 (qui sotto nell'edizione pubblicata in occasione del trentacinquesimo anniversario dell'album). 

L'album ricevette recensioni contrastanti e non si attestò a posizioni in classifica particolarmente alte (come, invece, aveva fatto BURN) ma fu il tour promozionale che ne seguì a causare i primi problemi per la band: nonostante il suo talento e il suo fondamentale contributo all'album, Bolin iniziò a fare fatica a esibirsi per via di una sempre più grave dipendenza da droghe.

Nello stesso momento, anche Hughes stava sviluppando una pericolosa dipendenza da cocaina che, di lì a poco, avrebbe compromesso anche la sua capacità di suonare dal vivo. Così, dopo diversi concerti qualitativamente ben sotto la propria media, la solidità della band iniziò a vacillare. 

La vera e propria fine del gruppo arrivò durante un tour in Inghilterra, nel marzo del 1976: durante uno show a Liverpool, Hughes urlò alla folla "Scusate se non stiamo suonando bene ma siamo molto stanchi e il jet lag ci sta uccidendo". Questa frase causò non poco risentimento fra gli altri membri della band che si stavano impegnando come sempre al massimo e pensavano che le uniche note stonate fosse proprio Hughes e Bolin. 

Immediatamente dopo lo show, nessuno ci pensò due volte: sarebbe stato troppo faticoso andare avanti in quel modo non ottenendo più i riconoscimenti sperati. Così, Lord, Paice e Coverdale decretarono ufficialmente la fine della band in quel camerino del Liverpool Empire Theatre.

La notizia venne resa pubblica solo nel luglio del 1976 con grande disappunto dei fan. La memoria della band continuò, però, a sopravvivere nonostante gli ex membri avessero ormai intrapreso carriere come solisti o in gruppi diversi. Fino al ritorno, nell'aprile del 1984.

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