Le 15 canzoni più amate del Banco del Mutuo Soccorso

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L'iconico gruppo italiano progressive rock, guidato dall'inconfondibile voce di Francesco Di Giacomo, ha collezionato, dagli anni Settanta, memorabili successi, di cui ve ne riportiamo quindici tra i più amati. 

 

R.I.P (Requiescant in Pace), 1972

Il primo successo della band, contenuto nell'album d'esordio BANCO DEL MUTUO SOCCORSO, simboleggiato dallo storico salvadanaio, è una canzone contro la guerra, raccontata attraverso la drammatica esperienza di un soldato

Il giardino del mago, 1972

Una riflessione sul tempo e sulla realtà, in una dimensione dalle tinte carrolliane. La nostra mente viene proiettata in una realtà fiabesca e onirica, ma dall'aspetto dark.

La conquista della posizione eretta, 1972

Un ritmo psichedelico e frenetico introduce invece la seconda track del Lato A di DARWIN!, trasportandoci in una dimensione primitiva e fantascientifica, da Pianeta delle Scimmie. 

Cento Mani e Cento Occhi, 1972

Il lato B del concept album sull'evoluzione darwiniana della vita sulla Terra accoglie invece un inno di sopravvivenza, caccia, carne e fuoco dal sound inconfondibile.

750 000 anni fa...l'amore?, 1972

Chiudiamo l'evocativa analisi di DARWIN! con una narrazione tratteggiata dalle note di un piano. Un amore lontano, ancestrale, arcaico, con una dolcezza velata dalla verve animalesca dell'uomo primitivo, che non riesce a esprimere i suoi sentimenti.

Canto nomade per un prigioniero politico, 1973

Questo è un brano di quindici minuti, attraversato da una voce più soffusa e parlata e dall'immancabile perizia compositiva. Descrive l'attesa dell'esecuzione capitale da parte di un detenuto politico e probabilmente si rivolge al golpe in Cile dell'11 settembre 1973. 

Non mi rompete, 1973 

Il lato A di IO SONO NATO LIBERO ospita Non Mi Rompeteforse la canzone più amata della band. Il sonno viene dipinto come spazio di evasione da una società opprimente e autoritaria. La chitarra è qui protagonista in articolati virtuosismi creativi. 

La città sottile, 1973

Siamo improvvisamente a Parigi, a scandagliarne le bellezze eterne accompagnati da un piano, che illumina uno dei brani più misteriosi della band.

Il ragno, 1976

La canzone che inaugura il sesto album della band, COME IN UN'ULTIMA CENA, racconta il percorso labirintico di un ragno che guarda la vita di un uomo dagli incavi oscuri in cui si muove. 

La notte è piena, 1976

Il disco accoglie anche un inno alla notte, come una ninna nanna che culla il riposo in una dimensione surreale e onirica

Nel cielo e nelle altre cose mute, 1978

L'album successivo ...DI TERRA è un lavoro orchestrale perfetto. Il ritmo fluido, lento e riflessivo si accompagna a un'evoluzione sinfonica da maestro. 

Canto di Primavera, 1979

Nuovo album e nuova track title guidata dal'andamento melodico del flauto, che si accompagna al tamburello in un saluto alla stagione botticelliana. 

Paolo, Pa, 1980

La canzone guida di URGENTISSIMO ritrae Paolo, un amico della band che, per la prima volta nella storia della musica, dopo solo Mi Vendo di Renato Zero, tratta il tema del travestitismo

Baciami Alfredo, 1981

E con BUONE NOTIZIE arriva anche il ritmo trainante di Baciami Alfredo, un dialogo d'amore ironico, che invita a ballare sulle note di un vivace suono di tromba

Moby Dick, 1983

La band si presenta ormai solo come Banco e intitola con questo nuovo nome l'undicesimo album in studio. Uno dei pezzi più popolari del gruppo si trova qui ed è un omaggio d'amore alla celebre creatura di Melville, Moby Dick

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