The Who: quando Roger Daltrey morì (per finta) e altre storie

roger daltrey

Voce inconfondibile degli Who, Roger Daltrey è l'emblema perfetto del frontman carismatico e passionale. Non avvezzo alle droghe, al contrario dei suoi colleghi negli anni Settanta, e amante libertino, Daltrey è molto di più che un cantante.

Quell'errore clamoroso delle radio europee

Il 1966 fu un anno particolarmente ricco per la vulcanica band britannica, fresca della pubblicazione del debutto MY GENERATION, nel 1965. L’anno si aprì con Pete Townshend che dichiarò, durante lo show televisivo della BBC, A Whole Scene Going, di assumere droghe e si chiuse, a dicembre, con l’uscita di A QUICK ONE. Ma un incidente centrale delle radio europee disorientarono i fan. Il 30 maggio 1966, infatti, gli Who parteciparono in coppia con i Kinks al Festival Bill alla Sincil Bank, stadio del Lincoln City FC.

Townshend quel giorno non era presente a causa di un incidente automobilistico avvenuto a Caenby Corner (appena fuori Lincoln) ed era stato sostituito da un roadie. Peccato che, nonostante la vicinanza con l’Inghilterra, nel continente la notizia fosse arrivata deviata: l’11 giugno 1966 le radio europee annunciarono la morte di Roger Daltrey per errore. Un’informazione mal interpretata e presto smentita. Tutto a causa di quell’infortunio di Townshend. Menomale che la notizia ha volato basso.

Niente canne ai concerti 

Forse non tutti sanno che il frontman degli Who è allergico alla cannabis, un demone che inibisce la sua performance. Appena ne avverte l’odore, infatti, la sua voce si affievolisce, diventando più limitata nell’estensione e più ruvida. Così è diventato virale lo sfogo del cantante durante un concerto al Madison Square Garden di New York del 2009, quando Daltrey, prima di iniziare, ha invitato i fan in prima fila a non fumare canne per la sua allergia.

Questi hanno risposto con sonore risate, pensando fosse uno scherzo, ed è allora che Daltrey ha detto: Non sto scherzando, avete fottuto la mia serata… sono allergico a quella me**a e la mia voce così fa solo rumore, fa schifo”. E non è stato un caso isolato, dato che, già quattro anni prima, al Nassau Coliseum di Long Island, per il 50esimo anniversario degli Who, Daltrey minacciò di allontanarsi da un suo concerto se un fan non avesse spento la canna. E gli suggerì anche dove avrebbe potuto mettersela.

No alla droga, sì alle groupie

Nonostante il cantante non abbia mai fatto uso di droghe pesanti, al contrario del collega chitarrista, si è goduto a pieno gli altri due lati del triangolo: sesso e rock ‘n roll. Così ha dichiarato Daltrey nella sua recente autobiografia, Thanks a Lot, Mr. Kibblewhite, raccontando: Non riuscivo a cantare, quindi non mi drogavo. Ma mi piaceva il sesso e mi piacevano le groupie”. Ecco quindi che, superati i 50 anni, Daltrey ha scoperto di essere padre di tre figli illegittimi, oltre agli altri cinque che ha. Questi sono nati nel periodo tra il divorzio con la prima moglie, Jackie Rickman, nel 1968 e il matrimonio con la seconda moglie, la modella Heather Taylor, conosciuta come la Foxy Lady di Jimi Hendrix, nel 1971.

Tuttavia la loro presenza è rimasta nascosta per anni, fino alla scoperta di Daltrey, che sembra abbia ricevuto per il suo compleanno la foto di una giovane ragazza che dichiarava di essere sua figlia. E il frontman ne è stato contento, affermando:

Sono arrivati tutti nella mia vita dopo il cinquantesimo compleanno ma è stato grande, ha funzionato tutto. Siamo in contatto, siamo vicini ed è grandioso. Ho cercato di fare il mio meglio in una situazione che non avrei potuto cambiare perché successa tanti anni prima.

Ah, anche attore!

Se pensiamo a Daltrey nelle vesti di attore, la nostra memoria ci conduce al campione di flipper dell'opera rock Tommy, cult del 1975 che traspone l'omonimo album degli Who. Una performance pop, incorniciata da una schiera di firme d'oro come Tina Turner, Elton John ed Eric Clapton, oltre al magnetico attore Jack Nicholson, che rende Daltrey un perfetto volto attoriale. Se escludiamo i documentari, tra i film più in vista troviamo Il Testamento (The Legacy) del 1978 e Best (2000), biopic dello storico calciatore britannico, in cui Daltrey veste i panni dell'allenatore Rodney Marsh

Ma il cantante è un vero protagonista della serialità televisiva: ricordiamo 7 episodi in Highlander, nel cuore degli anni Novanta e un'apparizione a CSI -Scena del crimine nell'episodio 7x9 del 2006. Ma ogni star che si rispetti ha bisogno del suo cameo, come quelli di attori famosi in Friends. Tra diverse serie a sfondo fantasy-fantascientifico, il nostro si ritaglia anche un episodio in That '70s Show, con le future celebrità hollywoodiane Ashton Kutcher e Mila Kunis. Insomma, dal suo primo ruolo di protagonista in un'epocale musical, Daltrey non ha mai abbandonato il sorriso splendente che conquista lo schermo. 

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