CIAO 2001 è in edicola!

Il 2023 rischia di passare alla storia come un anno del tutto speciale. Negli ultimi dodici mesi, è come se tutti gli orologi del mondo fossero di colpo impazziti e noi improvvisamente fossimo saliti, nostro malgrado, su una macchina del tempo: ai primi posti delle classifiche dei dischi più venduti troneggia una nuova canzone dei Beatles, Now And Then; i Rolling Stones sono tornati a fare un album di inediti dopo diciotto anni; e, ciliegina sulla torta, nelle edicole italiane ha fatto capolino una rivista il cui solo nome scatena forti emozioni, «Ciao 2001», la prima vera rivista a portare il rock internazionale in Italia e a dedicarsi alla cultura giovanile senza censure. Ma davvero siamo nel 2023? Il successo ottenuto questa estate dal nostro albo speciale dedicato a «Ciao 2001» è stato travolgente, anche se non del tutto inatteso: più che altro, ci ha confermato che sono ancora molte le persone che guardano agli anni Sessanta, Settanta e Ottanta – e alla musica di quei decenni come a un’epoca mitica e irripetibile. E la voglia di tuffarsi in quegli anni, di capirli meglio e di riviverli, è enorme, oggi più che mai. Il motivo del fenomeno è tutto da indagare, ma questo è un compito che lasciamo volentieri ai sociologi e agli storici. Vista una reazione così entusiastica, ci è venuta subito spontanea una domanda: perché non continuare? E così abbiamo deciso di tuffarci insieme a voi nei "migliori anni della nostra vita". Lo facciamo con una rivista bimestrale da collezione, colorata e in carta patinata, che riproporrà in maniera critica il meglio di «Ciao 2001» ma anche riflessioni inedite, interviste e testimonianze d’autore, il tutto condito da stupende e spesso rare fotografie d’epoca.

Potete viaggiare insieme a noi abbonandovi da subito alla rivista (a pagina 18), nel frattempo noi prendiamo le mosse dal 1973, un’annata di quelle davvero buone: l’anno di THE DARK SIDE OF THE MOON, tanto per dire. Ai Pink Floyd va di diritto l’onore della copertina, ma in queste pagine troverete anche le storie di Michael Pergolani, l’estroso inviato a Londra di «Ciao 2001», di Marcello Baraghini, l‘editore forse più alternativo che l’Italia abbia avuto, o del mitico Be-In di Napoli. Conoscerete i giorni difficili di Franco Califano, magistralmente descritti da Gianni Marsili che gli fece da manager in un momento complicatissimo. Ritroverete Mariù Safier, che sulle pagine del Ciao si occupava di giovani e prospettive lavorative. E soprattutto, leggerete di Saverio Rotondi, l’indimenticato Direttore di «Ciao 2001»: avrete sentito il suo nome migliaia di volte, ma quanti di voi possono davvero dire di saperne qualcosa? Insomma, questo primo numero del nostro Ciao versione terzo millennio è ricco di belle cose. Siamo sicuri che vi terrà compagnia piacevolmente fino all’uscita del prossimo, fra due mesi. A presto.

Maurizio Becker e Renato Marengo

...a cura di:

Renato Marengo, giornalista, produttore artistico, autore televisivo e radiofonico.
È stato coordinatore generale del settimanale «Ciao 2001», ha scritto sui principali quotidiani e periodici italiani, dirige «Cinecorriere» e collabora con «Classic Rock», «Vinile» e «Corriere del Mezzogiorno». Fra le sue produzioni: NCCP, Edoardo Bennato, Tony Esposito, Musicanova, Roberto De Simone e Opus Avantra.

Maurizio Becker ha scritto per «Ciao 2001», «Il Mucchio Selvaggio», «Blu» e «Music & Arts». In tv ha lavorato con Sergio Zavoli e Gianfranco Funari, in radio ha collaborato con Adriano Mazzoletti e condotto Stereonotte. Ha curato collane collezionabili per DeAgostini e Fabbri Editore. Fra i suoi libri, C’era una volta la RCA – Conversazioni con Lilli Greco e Quanto mi dai per Endrigo?. Dal 2014 è caporedattore di «Classic Rock».