NEW TROLLS: la loro storia attraverso i 45 giri

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Courtesy of © New Trolls
Franco Brizi racconta la storia dei NEW TROLLS attraverso i loro 45 giri. Tratto dallo speciale Prog sui NEW TROLLS, da questo mercoledì in edicola e online!

I Beatles sono stati la scintilla. A partire dal 1964, sull’onda imperante della “beatlesmania” in Inghilterra le band che suonano musica beat sono migliaia e il mercato si satura. Alcune di loro pensano bene di sbarcare nel Bel Paese scatenando la cosiddetta British Invasion. I Rokes, i Motowns, i Renegades, i Bad Boys, i Primitives, i Cyan Three, i Sorrows, diventano artefici di un fenomeno che si diffonde e si propaga su tutto il territorio nazionale anche grazie alla diffusione radiofonica che passa attraverso Bandiera gialla, trasmissione del secondo programma Rai condotta da Gianni Boncompagni e Renzo Arbore, e alcune testate giovanili come «Ciao Amici», «Giovani» e «Big» che consentono una larga operazione musicale, commerciale ed estetica. A dire il vero la maggior parte del repertorio dei complessi italiani nei Sessanta è caratterizzato da un ricalco delle canzoni d’Oltremanica, mentre due soli gruppi non sono mai scesi a compromessi, Le Orme e i New Trolls.

Questi ultimi sono di Genova e si costituiscono nel 1967 grazie a Vittorio De Scalzi (cantante e polistrumentista). Ancora prima, nel 1965 e appena sedicenne, Vittorio incontra Pino Scarpettini (piano e tastiere) e insieme formano i Goldfingers (nome preso dal titolo del film di James Bond) e poi i Trolls. Con la nuova denominazione che comprende Piero Darini (chitarra e voce), Giulio Menin (batteria) e Ugo Guido (basso), incidono il 45 giri Dietro la nebbia / Questa sera. Questa sarà l’unica incisione di Vittorio De Scalzi con i Trolls, i quali proseguono, senza fortuna, fino al 1969.

Di fatto dopo la partecipazione al Festival dei Complessi 1966 a Rapallo, Vittorio lascia il gruppo e debutta come solista con lo pseudonimo Napoleone e in un Lp realizzato dalla ARC intitolato VIETATO AI MAGGIORI DI POCHI ANNI, esegue Norwegian Wood dei Beatles e Take A Heart dei Sorrows. L’incontro tra De Scalzi e i futuri New Trolls avviene subito dopo: chiama il cantante/chitarrista Sergio Blandini, il tastierista Renato Rosset (che in seguito ritroveremo nel progetto New Trolls Atomic System), il bassista Giorgio D’Adamo (ex Terremoti) e il batterista Gianni Belleno (ex Jets, dal cui nucleo si formeranno i Ricchi e Poveri).

Questa formazione avrà però vita breve: il cantante chitarrista Nico Di Palo (ex Bats) e il tastierista Mauro Chiarugi (ex Skints) sostituiscono rispettivamente Sergio Blandini e Renato Rosset. In particolare, Di Palo è un chitarrista virtuoso ma è anche dotato di notevole estensione vocale verso i toni alti, divenendo da subito un pilastro della band. I New Trolls si rimboccano le maniche, suonano in molti locali e scrivono alcuni pezzi convincendo la Fonit Cetra a metterli sotto contratto. Frattanto la scena musicale cambia rapidamente e il beat segna il passo: nel 1967 i Beatles incidono SGT PEPPER’S, i Rolling Stones rispondono con THEIR SATANIC MAJESTIES REQUEST e Jimi Hendrix scuote le corde della sua chitarra con fare rivoluzionario. I New Trolls stanno al passo coi tempi e non è un caso che Francois Bonnier, entusiasta del loro sound, li scelga come uno dei gruppi spalla per la tournée italiana dei Rolling Stones dal 5 al 9 aprile del 1967…

 

...Continua su Prog Monografie Extra dedicato ai NEW TROLLS! Da questo mercoledì, in edicola e online

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