Strumenti - Stone Music https://stonemusic.it Il Portale in cui batte un vero cuore rock Wed, 15 Nov 2023 10:32:15 +0000 it-IT hourly 1 https://i1.wp.com/stonemusic.it/wp-content/uploads/2019/05/cropped-favicon-1.png?fit=32%2C32&ssl=1 Strumenti - Stone Music https://stonemusic.it 32 32 178453812 Vox Phantom Mark III: la chitarra di BRIAN JONES! https://stonemusic.it/18726/vox-phantom-mark-iii/ https://stonemusic.it/18726/vox-phantom-mark-iii/#respond Wed, 15 Nov 2023 10:05:06 +0000 http://stonemusic.it/?p=18726 Soprannominata lacrima, la Vox Phantom Mark III è un'icona degli anni 60...

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Nome: Vox Phantom Mark III (Teardrop)


Anno di inizio della produzione: 1963


Fine della produzione: 1967; la produzione è ripresa nel 1998 ed è tuttora attiva (con il nome Apache)


Progettista: London Design Center per la Vox


Caratteristiche principali: esistono tre modelli: a 6 corde (the Mark VI), 9 corde (Mark IX) e 12 corde (the Mark XII); il corpo è in acero e frassino, il manico in acero e la tastiera in palissandro; ha due o tre pick-up single coil e un ponte in stile Bigsby


Musicisti famosi che l’hanno suonata: Brian Jones, Keith Richards, Hilton Valentine


Costo dello strumento nuovo:  la nuova serie Apache costa circa 300 dollari e contiene nel corpo un amplificatore a due canali (clean / overdrive), degli altoparlanti da 3 pollici e una drum machine con oltre 60 modelli


Genere musicale: è stata usata nel beat inglese


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Gretsch 6120 Country Gentleman: la chitarra di George Harrison e Brian Setzer https://stonemusic.it/18450/gretsch-6120-country-gentleman/ https://stonemusic.it/18450/gretsch-6120-country-gentleman/#respond Thu, 09 Nov 2023 14:11:05 +0000 http://stonemusic.it/?p=18450 Ecco la chitarra Gretsch 6120 Country Gentleman, l'icona del rockabilly e la fedele compagna di artisti come Brian Stezer e George Harrison...

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Nome: Gretsch 6120 Country Gentleman


Anno di inizio della produzione: 1955


Fine della produzione: ancora in produzione


Progettista: sviluppata dalla Gretsch in collaborazione con Chet Atkins


Caratteristiche principali: è una hollow body con il corpo e il manico in acero, tastiera in palissandro, ponte Tune-O-Matic, due pick-up Dynasonics (single coil) o Filtertrons (humbucker) , segnatasti a unghia


Musicisti famosi che l’hanno suonata: Cheta Atkins, George Harrison, Pete Townshend, Duane Eddy, Eddie Cochran, Brian Setzer


Costo dello strumento nuovo:  a partire dai 2900 euro circa, a seconda delle specifiche


Genere musicale: è stata usata in rock, rock'n'roll, rockabilly, fingerstyle, country


 

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La regina del blues (e non solo!): la Gibson 335 https://stonemusic.it/17880/blues-gibson-335/ https://stonemusic.it/17880/blues-gibson-335/#respond Sat, 04 Nov 2023 17:55:36 +0000 http://stonemusic.it/?p=17880 Le sue innovative caratteristiche costruttive l'hanno resa la compagna di molti guitar hero, dal blues al rock italiano...

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Nome: Gibson 335


Anno di inizio della produzione: 1958


Fine della produzione: ancora in produzione


Progettista: Gibson


Caratteristiche principali:  la caratteristica principale è il  corpo semi-hollow thin-body (la cassa armonica non è vuota ma ha un blocco centale in acero) in acero laminato, doppia spalla mancante, battipenna sospeso, 2 pickup humbucker, 2 volumi, 2 toni, selettore a 3 posizioni, stop tailpiece, ponte tune-o-matic, manico in mogano, tastiera in palissandro con segnaposizione a punto (dot), paletta con logo a corona.


Musicisti famosi che l’hanno suonata: Eric Clapton, Larry Carlton, B.B. King, Freddie King, Alvin Lee, Chuck Berry, Ivan Graziani


Costo dello strumento nuovo:  dai 2300 ai 3500 euro circa, a seconda delle specifiche


Genere musicale: strumento versatile, ha caratterizzato allo stesso tempo la storia di rock, fusion, blues, rock-blues, jazz,


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Bassi che hanno fatto la storia: il GIBSON EB – 3 https://stonemusic.it/16686/basso-gibson-eb-3/ https://stonemusic.it/16686/basso-gibson-eb-3/#respond Mon, 02 Oct 2023 11:00:27 +0000 http://stonemusic.it/?p=16686 Ispirato alla celebre Gibson "diavoletto" venne prodotto dal 1961 al 1969, ma cosa rende davvero iconico il basso GIBSON EB - 3?

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Nome: Gibson EB - 3


Anno di inizio della produzione: 1961


Fine della produzione: 1969; la Gibson attualmente produce il basso SG, molto simile, ma con un solo controllo di tono e senza varitone (due micro-componenti che simulano la funzione di condensatori in grado di filtrare con varie sfumature ed equalizzazioni il suono)


Progettista: Gibson Guitar Corporation


Caratteristiche principali:  corpo simile alla Gibson SG, scalal corta  30.5" scale, due pick up con controlli di tono e volume, finitura cherry red (anche se vennero prodotti bassi con finitura Polaris White, Pelham Blue, Walnut, e Ebno). Ne vennero costruiti 14167


Musicisti famosi che l’hanno suonato: Jack Bruce, Dee Murray, Bill Wyman, Andy Fraser, Nick St, Nicholas


Costo dello strumento : usato si trova dai 1000 ai 3000 euro, a seconda delle condizioni; il Gibson SG nuovo costa intorno ai 1300 euro.


Genere musicale: è stato usato da musicisti rock e hard-rock, in particolare lo usava Jack Bruce dei Cream


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La Fender Stratocaster: una chitarra per tutte le stagioni https://stonemusic.it/16754/fender-stratocaster/ https://stonemusic.it/16754/fender-stratocaster/#respond Sun, 01 Oct 2023 11:00:53 +0000 http://stonemusic.it/?p=16754 La Fender Stratocaster è una delle chitarre più celebri di sempre, apprezzatissima dalle grandi leggende del rock come Jimi Hendrix e Eric Clapton.

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Uscita nel 1954, è forse la chitarra elettrica più conosciuta

Nome: Fender Stratocaster (anche strat o strato)


Anno di inizio della produzione: 1954


Fine della produzione: ancora in produzione


Progettista: Leo Fender con Freddie Tavares, Rex Gallion e Bill Carson


Modelli più famosi: American Standard


Caratteristiche principali: corpo in ontano o frassino, manico in acero, tastiera in acero oppure in palissandro. Manico a forma di C, tasti Medium Jumbo, tastiera con Radius di 9.5" (24,1 cm). Pick-up Alnico V con controlli: Master Volume, Tone 1 (Neck Pick-up), Tone 2 (Middle and Bridge Pick-up). Ponte tremolo a due pivot.


Musicisti famosi che l’hanno suonata: Dick Dale, Hank Marvin, John Lennon, George Harrison, Jimi Hendrix, Eric Clapton, David Gilmour, Stevie Ray Vaughan


Costo dello strumento nuovo: dai 500 euro circa delle entry level agli oltre 8.000 delle serie speciali con materiali di pregio: ci sono Strat per tutte le tasche! La celebre "Blackie" di Eric Clapton è stata venduta all'asta per 950.000 dollari!


Genere musicale: è usata in tutti gli stili musicali ad eccezione del jazz


 

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Korg Triton: la tastiera di DAVID BOWIE https://stonemusic.it/16765/korg-triton-david-bowie/ https://stonemusic.it/16765/korg-triton-david-bowie/#respond Sat, 30 Sep 2023 16:00:18 +0000 http://stonemusic.it/?p=16765

Uscita nel 1999, è stata una delle tastiere più usate nei primi anni del secolo

Nome: Korg Triton


Anno di inizio della produzione: 1999


Fine della produzione: dal 2007 circa (con l'annuncio della M3); rimane in produzione il Triton Taktile, che è un USB Controller


Progettista: Korg Corporation


Modelli più famosi: Classic, Extreme


Caratteristiche principali: disponibili con 61, 76 e 88 tasti,i modelli potevano essere espansi con la Edo Ram e banchi di espansione per suoni extra. Display touchscreen. Il Triton fondamentalmente è un sintetizzatore con sequencer , ha due arpeggiatori ed è anche un campionatore


Musicisti famosi che l’hanno suonata: David Bowie, Coldplay, Lady Gaga, Linkin Park, Stevie Wonder, Elio e le Storie Tese


Costo dello strumento usato: dai 400 ai 1200 euro, a seconda del numero di tasti


Genere musicale: è usata in tutti gli stili musicali, dal jazz all'indie all'hard rock al post rock


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Le tre chitarre acustiche dei BEATLES https://stonemusic.it/16642/beatles-chitarre/ https://stonemusic.it/16642/beatles-chitarre/#respond Wed, 27 Sep 2023 16:00:07 +0000 http://stonemusic.it/?p=16642 Non puoi definirti fan numero uno dei BEATLES se non sai quali chitarre acustiche usavano durante i loro concerti e in studio...

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di Paolo Somigli

Gibson J-160E

Forse l’acustica più iconica dei Beatles. Un loro antico amore, fin dai tempi di Love Me Do. Sia John sia George se ne comprarono una appena poterono, nel ’62. Bellissima, ancora oggi è un oggetto di culto. Amplificata con un pickup in fondo alla tastiera, ha le due caratteristiche manopole evidenti sul corpo, in basso. Tastiera in palissandro, top laminato, fondo e fasce in mogano, spalla arrotondata, sunburst. Presente quasi sempre sia in sala che al vivo, veniva registrata in diretta dall’uscita del pickup, oppure anche microfonata contemporaneamente. È la chitarra acustica più usata da John, ed è sopravvissuta anche nella sua carriera solista. Presente ovviamente estensivamente anche nel Bianco: John la suona in Dear Prudence, Glass Onion, The Continuing Story Of Bungalow Bill, Julia, Sexy Sadie, Revolution e Cry Baby Cry.

Gibson J-200 (1968)

Dalle session del Bianco in poi (in Ob-La-Di, Ob-La-Da, The Continuing Story Of Bungalow Bill, While My Guitar Gently Weeps, Piggies e Long, Long, Long), George (a differenza di John) cominciò a sostituire la J-160E con questa acustica Jumbo, soprattutto per le ritmiche.

Martin D-28 (1967)

Forse l’acustica più conosciuta e venduta al mondo. Si dice che sia l’unica chitarra che si può comprare a scatola chiusa, senza neanche provarla. Non tutti concordano, ma certamente costituisce un punto fermo nella storia della chitarra acustica moderna; è sempre e costantemente sulla bocca di tutti, insomma è una garanzia di qualità. John e Paul se ne sono portate un paio nel loro viaggio in India, come abbiamo già avuto modo di dire, e il disco Bianco nasce un po’ proprio da loro. È quella di Blackbird, tanto per intenderci. Paul la suona anche in Ob-La-Di, Ob-La-Da, Wild Honey Pie, Rocky Raccoon, Why Don’t We Do It In The Road?, I Will e Mother Nature’s Son.

 

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I Beatles e tre Epiphone Casino… https://stonemusic.it/16307/i-beatles-e-tre-epiphone-casino/ https://stonemusic.it/16307/i-beatles-e-tre-epiphone-casino/#respond Fri, 22 Sep 2023 17:00:45 +0000 http://stonemusic.it/?p=16307 Quattro ragazzi, una chitarra: la Epiphone Casino e i BEATLES hanno molto in comune...

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di Paolo Somigli

Chi non ha rovinato i solchi di "Blackbird" a forza di risentirla per decifrare il famoso arpeggio di chitarra, e quanto avete sofferto per rifare la chitarra fingerpicking di "Julia". E il solista di "Revolution" l’avete capito bene, e il giro di "Mother’s Nature Son"? Tutti hanno imparato a suonare la chitarra con il WHITE ALBUM dei Beatles, una vera e propria Enciclopedia del chitarrista

 

La Epiphone Casino

Diciamolo subito: il primo a usarla nella storia dei Beatles è stato Paul, e la si può sentire nel solo della coda finale di "Ticket To Ride" – quindi no, sappiatelo: quel solo non era di George.

Cugina della Gibson ES-330, la Epiphone Casino montava due pickup P90, e aveva la cassa vuota; i tasti fuori dal corpo erano sedici. Il modello di Paul aveva la paletta Gibson style, a differenza di quella di John, che l’aveva Epiphone. In più, John aveva la cordiera a trapezio come la Gibson, e la Casino di George montava anche una leva Bigsby.

Erano tutte e tre sunburst, ma John e George poi sverniciarono le loro fino a riportare alla luce il colore naturale del legno, “per farle respirare meglio”, così dissero.

La Epiphone Casino viene usata in molte tracce del Bianco: "Back In The U.S.S.R." e Why Don’t We Do It In The Road? (Paul), "Dear Prudence", "While My Guitar Gently Weeps", "Happiness Is A Warm Gun", I’m So Tired, "Yer Blues", "Everybody’s Got Something To Hide,Except Me And My Monkey", "Revolution" e "Honey Pie" (John), "Birthday" (John e Paul).

L’articolo integrale su Classic Rock 76 che si può acquistare qui.

 

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Le cinque chitarre elettriche da sogno https://stonemusic.it/16069/le-cinque-chitarre-elettriche-da-sogno/ https://stonemusic.it/16069/le-cinque-chitarre-elettriche-da-sogno/#respond Thu, 21 Sep 2023 11:46:52 +0000 http://stonemusic.it/?p=16069 Quali sono le chitarre elettriche più costose del mondo? Scoprilo qui!

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La chitarra elettrica è la vera regina del rock: quali sono i cinque modelli (di serie, senza altre caratteristiche speciali, come l'essere appartenute a un musicista famoso) più costosi che potete acquistare?

 

1. Gibson Explorer del 1958-59
da 250.000 a 310.000 dollari

L'Explorer, la Flying V e la Moderne furono tre chitarre prodotte dalla Gibson con un design da "era spaziale"; l'Explorer non ebbe inizialmente molto successo e così la produzione fu abbastanza limitata; Eric Clapton ne suonò una negli anni 70 e da allora è diventata (lentamente) sempre più popolare.

2. Gibson Les Paul Standard del 1958-60
da 225.000 a 375.000 dollari

La finitura Sunburst introdotta dalla Gibson sulla Les Paul non ebbe inizialmente molto successo; le cose cambiarono quando nel 1966 uscì "John Mayall’s Blues Breakers featuring Eric Clapton"; a quel punto anche Michael Bloomfield iniziò ad usarne una e da li in poi Page, Allman, Kossoff, Gibbons, Beck...

 

3. Gibson Flying V del 1958-59
da 200.000 a 250.000 dollari

Un'altra chitarra della serie modernista della Gibson: rimase sul mercato solo per due anni e ne vennero costruiti solo 98 esemplari; venne resa famosa da Albert King, e, reintrodotta negli anni 70 con un corpo in mogano, divenne più popolare tra i rocker.

4. Gibson Les Paul 1957
da 86.000 a 106.000 dollari

La Les Paul originale, soprannominata "Goldtop", venne rifinita nel corso degli anni 50 e raggiunse il suo picco nel 1957, quando iniziò a montare i nuovi pickup "Humbuckin".

5. Fender Broadcaster 1950-51
da 49.500 a 86.000 dollari

La prima chitarra di Leo Fender a usare un manico “bolt-on” neck, era caratterizzata dalla singola spalla mancante; inizialmente chiamata Broadcaster, divenne famosa come Telecaster; insieme alla Les Paul e alla Stratocaster è una delle "Big Three" delle chitarre elettriche collezionabili.

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Zildjan: gli inventori dei piatti moderni, da Buddy Rich a Dave Grohl https://stonemusic.it/17191/zildjan-piatti-moderni-buddy-rich-a-dave-grohl/ https://stonemusic.it/17191/zildjan-piatti-moderni-buddy-rich-a-dave-grohl/#respond Tue, 13 Jun 2023 12:00:02 +0000 http://stonemusic.it/?p=17191 I piatti più iconici hanno una storia che dura da quasi 400 anni...

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Nome: Piatti Zildjan


Anno di inizio della produzione: 1623 a Costantinopoli; la "Avedis Zildjian Company" nasce nel 1929 a Quincy, in concorrenza con la casamadre turca;


Fine della produzione: ancora in produzione; le serie attuali sono i piatti in bronzo laminato (ZBT, S Zildjan), in bronzo fuso (le serie A, le serie K e la FX)  e le serie Gen16 e L80 (da studio, con volumi molto bassi).


Progettista: la famiglia Zildjan, dal capostipite Avedis Zildjian I fino ad Armand Zildjan (nato nel 1921 e morto nel 2002)


Caratteristiche principali: la Zildjan fu la prima compagnia a introdurre piatti della batteria come ride, crasch, splash e charleston, inventato da Avedis Zildjan; divenne così leader nel jazz. Le caratteristiche dei suoi piatti ne hanno costitutio la storia e sono diventati il modello per tutti i produttori


Musicisti famosi che li hanno usati:  Gene Krupa, Buddy Rich, Louie Bellson, Shelly Manne, Cozy Cole e "Papa" Jo Jones. Ginger Baker, Vinnie Colaiuta, Dave Grohl, Peter Erskine, Nei Peart, Lars Ulrich...


Costo dei piatti nuovi:  dai 160 ai 1000 euro circa, a seconda del modello


Genere musicale: la Zildjan ha inventato i piatti usati nella musica contemporanea, dal jazz in poi, e sono stati di conseguenza usati in tutti i generi che ne prevedono l'uso


hi hat degli anni 30

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La chitarra Parker Fly: l’innovazione degli anni 90 https://stonemusic.it/19039/la-chitarra-parker-fly-linnovazione-degli-anni-90/ https://stonemusic.it/19039/la-chitarra-parker-fly-linnovazione-degli-anni-90/#respond Sun, 28 May 2023 17:10:35 +0000 http://stonemusic.it/?p=19039 Ecco a voi la Parker Fly, una fra le chitarre più iconiche degli anni 90.

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Nome: Parker Fly Artist


Anno di inizio della produzione: 1993


Fine della produzione: 2016 circa (il modello originale venne già modificato nel 2003)


Progettista: Ken Parker


Caratteristiche principali: cornice in legno, esoscheletro in fibra di carbonio e resina, elettroniche moderne e attive (due humbucker interscambiabili e un piezo Fishman); è particolarmente famosa per la leggerezza abbinata a una grande potenza, e per la grande varietà timbrica


Musicisti famosi che l’hanno suonata: Adrian Belew, Johnny Clegg, Reeves Gabrels, Vernon Reid, Trent Reznor, Joni Mitchell


Costo dello strumento usato:  circa 1200 euro


Genere musicale: data l'estrema versatilità è stata usata in molti generi, dal rock al grunge al funk all'industrial


 

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La Fender Telecaster: la chitarra di Keith Richards & Bruce Springsteen

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Come suonare la chitarra come Keith Richards dei Rolling Stones https://stonemusic.it/61828/come-suonare-la-chitarra-come-keith-richards-dei-rolling-stones/ https://stonemusic.it/61828/come-suonare-la-chitarra-come-keith-richards-dei-rolling-stones/#respond Fri, 30 Dec 2022 11:00:47 +0000 https://stonemusic.it/?p=61828

Nelle prossime righe, snoccioleremo i segreti dello stile e del sound di uno dei guitar hero più rappresentativi del rock old school: Keith Richards.

Tra genio ed estrema sregolatezza, Keith Richards ha saputo affermarsi come un simbolo della musica rock degli anni d'oro. La sua attitudine trasgressiva e sopra le righe ha contribuito ampiamente all'iconografia del genere, così come la sua chitarra ruggente ha reso iconici i brani di una delle più grandi band di tutti i tempi: gli esuberanti Rolling Stones. In questa guida scopriremo come anche l'approccio di Richards, così come quello dei suoi colleghi nella band più longeva di tutte, sia proprio la semplicità, accompagnata da un tocco creativo unico ed originale che rende, la sua, una delle sei corde più evocative e riconoscibili di tutti i tempi.

Lo stile di Keith Richards in pillole

Iniziamo dicendo che una delle peculiarità dell'approccio di Richards alla sei corde risieda nel fatto che egli sia solere unire linee soliste a sezioni ritmiche. Si tratta di una pratica consueta tra i chitarristi della sua generazione, da lui perpetrata, però, in maniera del tutto personale. Andiamo per gradi, comunque, citando la padronanza dell'accordatura in Open G per replicare il suo stile e le atmosfere sonore che è in grado di costituire.

Questa accordatura prevede la prima e l'ultima corda in Re, la seconda in Sol, la terza in Re, la quarta in Sol e la quinta in Si. Fatto questo, potrete sviluppare i vostri riff partendo dai pattern dei power chord più semplici in primo manico e aggiungendo colore con tecniche come l'hybrid picking. Lo stile di Keith Richards affonda le radici nei grandi del blues e nei pionieri del rock come Chuck Berry. Per questo motivo, non devono mancare incursioni blues, una buona dimestichezza con la pentatonica ed un utilizzo fluido del bottle neck.

Il rig di Keith Richards

Così come per l'approccio che, come avrete avuto modo di notare, si rivela particolarmente spartano per ciò che concerne il playing di Keith Richards, anche il rig si rivela altrettanto semplice. Il leggendario chitarrista dei Rolling Stones adotta un ampio numero di chitarre sul palco, è vero, ma ciò che conta quando si intende emulare il suo stile è conquistare un suono tanto ricco quanto tagliente.

Per questo motivo vediamo Richards imbracciare assiduamente chitarre Fender Telecaster e Gibson Les Paul Junior con pickup singolo P90, ad esempio. A parte i modelli sopracitati, Richards viene spesso immortalato con Gibson Es-335 semiacustiche a cassa stretta, Les Paul a doppio humbucker e Telecaster Custom in configurazione HS. Per gli amplificatori, invece, Richards adotta Fender vintage come il Tweed Harvard ed il Champ, ma non mancano Mesa Boogie Mark I e Fender Twin, oltre alle testate Hiwatt Custom 100 e all'immancabile Vox AC30.

Sono diverse le soluzioni on a budget su cui si può ripiegare in questo caso, principalmente proposte dal marchio Fender nei modelli reissue e nelle accezioni più moderne degli esemplari storici. In questo frangente, è opportuno citare anche il rig acustico di Keith, per lo più composto da chitarre Martin e Gibson come la Hummingbird e la 00-21. Per quanto riguarda gli effetti, infine, la pedaliera di Richards annovera un Ibanez TS9 Tube Screamer, un Phaser MXR e un Fuzz.

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Come suonare la chitarra come Brian May dei Queen https://stonemusic.it/61731/come-suonare-la-chitarra-come-brian-may-dei-queen/ https://stonemusic.it/61731/come-suonare-la-chitarra-come-brian-may-dei-queen/#respond Fri, 16 Dec 2022 09:00:35 +0000 https://stonemusic.it/?p=61731

Uno dei chitarristi dal playing più sopraffino di tutti i tempi. Questa settimana, scopriremo i segreti della tecnica di Brian May dei Queen.

Un approccio poliedrico, forgiato da baluardi della musica moderna quali il blues, il metal, il jazz e non solo. Gran parte dell'identità artistica prorompente del guitar hero dei Queen, infatti, affonda le radici nella musica classica, con esecuzioni in maniera del tutto unica, partendo dall'aspetto compositivo e culminando in una strumentazione sicuramente poco ortodossa.

Lo stile di Brian May in pillole

May è ben noto al pubblico per i suoi funambolismi lungo il manico, sì come precursore del virtuosismo, ma anche per il suo spiccato senso della melodia, tra bending perfetti, vibrato emozionanti e arpeggi soavi. Tecniche come il plettro alternato, messo al servizio della scala blues, sono fondamentali per centrare l'approccio di Brian, così come il tapping, utilizzato dal chitarrista prima ancora dell'avvento degli shredder che hanno caratterizzato la chitarra contemporanea.

Il pre-bend è la Chiave di Volta per soli iconici come quello di Bohemian Rhapsody. La tecnica viene eseguita tirando la corda di un tono o di un semitono prima di colpirla col plettro. Brian May è un chitarrista molto espressivo, quindi, per padroneggiare il suo stile, sarà necessario esplorare la musica barocca e le sue scale tipiche, ma anche approcciarsi alla composizione di lick e riff in maniera molto ricercata, senza sottovalutare l'importanza del feeling.

Il rig di Brian May

Come già precedentemente accennato, il playing di Brian May viene impreziosito dalla singolarità degli strumenti da lui adottati. La sei corde più iconica associata al chitarrista dei Queen è la celeberrima Red Special, modello originale, creato da lui stesso insieme al padre durante l'adolescenza. La Red Special è una chitarra molto peculiare, camaleontica, proprio come il playing dell'artista. Non a caso, May è passato alla storia proprio imbracciando quello strumento, ed utilizzando una moneta da 6 centesimi inglesi come plettro. A tutt'oggi, il rig elettrico di Brian May fa della Red Special la chitarra principale.

Fortunatamente, è possibile acquistare una replica dello strumento a fasce di prezzo differenti, dalle più fedeli in termini sonori a quelle che, pur riprendendone solo l'estetica, presentano un'elettronica affine al modello originale. Nella sua strumentazione, spiccano anche chitarre acustiche a 6 e 12 corde, essenziali per le ballate più emozionanti dei Queen.

Sul fronte amplificatori, invece, il Vox AC30 la fa da padrone, mentre per quel che riguarda gli effetti, nella pedaliera di un aspirante Brian May non possono mancare phaser, un pedale d'espressione, un chorus e un distorsore, oltre ad un delay, fondamentale per replicare le armonie sperimentali con cui il chitarrista ha impreziosito diverse tracce della storica band inglese in cui continua a militare. Per le corde, invece, chi vuole essere fedele al 100% alla leggenda dei Queen, può acquistare le Optima Brian May Gold .009/.042.

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Come suonare la chitarra come John Mayer https://stonemusic.it/61673/come-suonare-la-chitarra-come-john-mayer/ https://stonemusic.it/61673/come-suonare-la-chitarra-come-john-mayer/#respond Fri, 09 Dec 2022 11:00:21 +0000 https://stonemusic.it/?p=61673

Un bluesman di primo pelo che strizza l'occhio al pop e al virtuosismo, senza mai snaturarsi. Scopriamo, di seguito, i segreti del manico di John Mayer.

Chitarrista e songwriter eccezionale, nel corso degli anni John Mayer ha avuto modo di raccogliere sotto la propria ala milioni di fan provenienti da ogni angolo del globo e di guadagnare l'ammirazione di mostri sacri della musica come Eric Clapton. L'approccio di Mayer si rivela poliedrico, ricco di sfaccettature, spesso molto poco ortodosse. Nella sua discografia, infatti, troviamo hit pop distruttrici delle top mainstream internazionali, ballate blues struggenti e tecnicismi strumentali impeccabili. Quest'appuntamento della nostra rubrica settimanale è dedicato ad uno dei chitarristi maggiormente in vista nel panorama di riferimento contemporaneo.

John Mayer in pillole

Tra i must assoluti nel playing di Mayer troviamo ripetizioni di lick blues. Si tratta di una pratica comune nel genere sopracitato. Durante i soli, John esegue le medesime frasi più volte. La tecnica è tanto inflazionata poiché, quando ben eseguita, suscita maggior interesse nell'ascoltatore, facendo leva sul senso di familiarità con quanto ascoltato, per poi irrompere nell'ambiente creato con improvvisazioni intense e sublimi. La Pentatonica minore è, ovviamente, necessaria per approcciarsi allo stile del chitarrista.

Mayer sfrutta molto gli elementi polifonici quando crea un riff, sfruttando parti di accordi all'interno dei fraseggi per renderli più consistenti e armoniosi. Unire linee soliste con parti ritmiche è importantissimo nella composizione e nell'esecuzione di tracce a lui ispirate. Questo approccio, che coinvolge anche il pollice della mano sinistra per suonare le note di basso come un barré proviene dalle inflessioni di Jimi Hendrix sul suo playing.

Pur suonando normali chitarre elettriche, poi, Mayer sfrutta molto le corde singole nei suoi soli, imitando i suoi slide guitar hero preferiti. John, inoltre, ha uno spiccato senso del ritmo e, questo, lo porta a scrivere sia arpeggi bucolici che frenesie funky, aggiungendo, spesso, degli interessanti incisi percussivi. Oltre a questo, è bene padroneggiare tecniche come il bending su corda doppia ed il palm muting.

Il rig del chitarrista

Per anni, John Mayer ha utilizzato chitarre Fender Stratocaster. Da qualche anno, però, l'artista è endorser Paul Reed Smith, casa produttrice con cui ha sviluppato il modello Silver Sky, la prima Stratoide a tutti gli effetti di casa PRS, disponibile sia in versione Made in USA, a prezzi abbastanza proibitivi che nella linea SE di produzione asiatica, decisamente più accessibile. Lo strumento offre toni caldi nelle posizioni vicine al manico e acidule e taglienti al ponte, in pieno Strat-Style e completamente in linea con l'approccio del chitarrista, ovviamente.

Per gli amplificatori, Mayer utilizza modelli abbastanza particolari e sempre diversi. Per ottenere toni blues fedeli anche in casa, però, si può optare per un Fender Hot Rod da 15W valvolare o, in contesti live, per i suoi fratelli maggiori più performanti. In pedaliera, Mayer utilizza un Super Octave di Boss, effetti d'ambiente come tremolo e riverbero, overdrive non troppo aggressivi come il Tube Screamer di Ibanez, Wah e loop. Sul discorso corde, Mayer è solito adottare Ernie Ball .010 per elettrica e, sempre dal medesimo brand, Earthwood Medium Light per acustica.

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Come suonare la chitarra come Matt Bellamy dei Muse https://stonemusic.it/61603/come-suonare-la-chitarra-come-matt-bellamy-dei-muse/ https://stonemusic.it/61603/come-suonare-la-chitarra-come-matt-bellamy-dei-muse/#respond Fri, 02 Dec 2022 08:00:34 +0000 https://stonemusic.it/?p=61603

Dall'alba degli anni 2000, i Muse hanno avuto modo di affermarsi come baluardi del rock moderno. Ad oggi, la band continua ad essere sul tetto del mondo, complice anche il sound potente ed originale della chitarra di Matt Bellamy.

La band vanta un frontman d'eccezione con un timbro vocale molto interessante ed un approccio chitarristico creativo. Sin dagli esordi in musica, Bellamy si è spinto oltre i suoi limiti in termini d'apprendimento, al fine di diventare la versione migliore di sé stesso alla sei corde. Il suo playing si sviluppa lungo variegati scenari sonori, pur trovando alcune costanti a cui potersi ispirare per suonare nel suo stile.

Il playing di Matt Bellamy in pillole

Quando si osserva l'approccio di Matt Bellamy, la prima cosa in vista è il riffing pesante che adotta. Le frasi ritmiche del chitarrista sono tanto heavy quanto catchy, rendendo ogni brano dei Muse una vera hit, nonostante l'aggressività. Spostandoci immediatamente ai soli, invece, notiamo come Bellamy faccia, spesso, riferimento alla tecnica del tapping.

Ci soffermiamo su quest'ultimo aspetto, sottolineando come Bellamy tenga sempre impugnato il plettro, in modo da poter cambiare immediatamente lo stile tra un lick e l'altro. Hammer on, pull off e legato sono una conseguenza diretta dello stile solista di Bellamy, mentre, tornando sul fronte ritmico, egli tende a sporcare gli accordi suonando i power chords in barrè per aggiungere colore anche nei distorti.

Gli arpeggi costituiscono una parte importante del suo modo di suonare, insieme ai power chords in ottava. Bellamy tende ad avere un approccio classico nella chitarra ritmica, creando arrangiamenti suonabili con agevolezza anche unplugged. Il tremolo picking è un altro must della sua tecnica.

Il rig del chitarrista

Come già precedentemente accennato, Matt Bellamy è un chitarrista camaleontico, ma così come nel suo stile, possiamo trovare dei comuni denominatori anche nella strumentazione. Di solito, Bellamy utilizza chitarre Manson custom, dal prezzo particolarmente esoso. Ciò nonostante, Cort offre delle alternative più accessibili come la MBC-1. Per chi, invece, non desidera l'estetica di Bellamy, potrebbe più semplicemente ripiegare su strumenti con humbucker al ponte e single coil ad alta uscita al manico.

Per gli effetti, Bellamy adotta frequentemente dispositivi MIDI, installati direttamente sul body della sei corde. Si possono ottenere risultati simili con buoni sistemi multi-effetto o plugin digitali. I pedali imprescindibili per replicare il suo stile, invece, sono il Fuzz, un Whammy ed un Phaser, oltre a vari effetti d'ambiente. Per l'amplificazione, si può ripiegare su un sempre affidabile Vox AC30. Per i plettri, consigliamo uno spessore abbastanza notevole, in modo da replicare il grip e la decisione con cui Bellamy percuote le corde.

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Come suonare la chitarra come Alex Lifeson dei Rush https://stonemusic.it/61536/come-suonare-la-chitarra-come-alex-lifeson-dei-rush/ https://stonemusic.it/61536/come-suonare-la-chitarra-come-alex-lifeson-dei-rush/#respond Fri, 25 Nov 2022 07:00:46 +0000 https://stonemusic.it/?p=61536

Un virtuoso sotto mentite spoglie. Alex Lifeson, col suo playing deciso, eppure stabile e bilanciato, si afferma come una delle massime influenze dei più grandi chitarristi contemporanei, pur passando spesso in secondo piano agli occhi dei fan della nuova lena.

I Rush sono stati molto più della somma delle loro parti. Ogni membro del gruppo era essenziale per il funzionamento di una macchina che, di fatto, solo la morte ha saputo arrestare. Geddy Lee, Alex Lifeson e Neil Peart hanno gettato le basi di ciò che sarebbe diventato il metal progressivo, ma non senza tessere arabeschi istrionici e tutt'altro che rudimentali all'interno delle loro produzioni. Leggenda della chitarra ritmica ed intrigante solista, di seguito snoccioleremo i segreti del sound e della tecnica di Alex Lifeson.

La tecnica di Alex Lifeson in pillole

Il primo punto da analizzare quando si esplora la tecnica di Alex Lifeson è l'aspetto ritmico della stessa. Gli accordi della sei corde dei Rush si presentano, in ogni produzione, imponenti e costruiti con grande sapienza e originalità. Quest'ultima qualità traspare chiaramente nell'utilizzo delle terze alla dominante di ogni accordo. Oltre a questo, i chords di Lifeson diventano imponenti grazie alle corde aperte, in grado di offrire gloriose ed ampie pennate con le quali stagliare una possente atmosfera sull'intera strumentale.

Le contaminazioni che emergono dal suo playing sono diverse e provengono, in buona parte, dalla sua formazione classica. Molto spesso, infatti, Lifeson tende ad usare il pollice e a creare intere strutture strumentali su strumenti elettrici, rafforzando la strumentale in maniera particolarmente stabile. Nei suoi riff, le triadi vanno per la maggiore, essendo in costante duello con l'iconico basso di Geddy Lee. La chitarra di Alex Lifeson dà colore e personalità al lavoro della band, lavorando per dinamica, ma anche per tempi, cambiando repentinamente anche nei giri d'accordi, in pieno stile progressive.

Sound e strumentazione di Alex Lifeson

Questa volta, il discorso "sound" potrebbe risultare più ostico o, quantomeno, da prendere con le pinze. Alex Lifeson e la sua sei corde, infatti, sono bestie rare all'interno del Gota delle stelle della musica elettrica. Identificare il suo signature sound con un mix unico di strumenti, infatti, potrebbe risultare quasi impossibile. Nel corso degli anni, del resto, egli ha sempre sperimentato, con effetti, amplificatori e chitarre.

Il consiglio generale resta, dunque, quello di focalizzarvi sulla tecnica e di sbizzarrirvi, in cerca di un'attitudine più personale, per quanto riguarda la strumentazione, allo scopo di ottenere un sound inspired by ben studiato. In ogni caso, è possibile trovare dei capisaldi anche nella gear list di Alex Lifeson. Stiamo parlando delle chitarre Gibson Les Paul ed ES-335, ad esempio, dal suono caldo e organico, ma all'occorrenza, con un attacco deciso e delle dinamiche piene e ben definite anche con distorsioni elevate.

Per gli effetti, invece, Lifeson si è quasi sempre avvalso dei rack e, come accennato in precedenza, il consiglio resta quello di studiare sul campo le varie produzioni della band e, successivamente, sperimentare. Non mancheranno, comunque, effetti d'ambiente come il chorus, il flanger e il delay e distorsioni, talvolta anche molto elevate, così come pedali più peculiari come il Whammy, il Wah e quello d'espressione per il volume. Per gli amplificatori, la sua scelta è ricaduta quasi sempre su Marshall, sia combo che testata e cassa, mentre per i plettri, è solito utilizzare gli Alex Lifeson signature prodotti da Dunlop.

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Come suonare la chitarra come Mark Knopfler dei Dire Straits https://stonemusic.it/61455/come-suonare-la-chitarra-come-mark-knopfler-dei-dire-straits/ https://stonemusic.it/61455/come-suonare-la-chitarra-come-mark-knopfler-dei-dire-straits/#respond Fri, 18 Nov 2022 07:00:31 +0000 https://stonemusic.it/?p=61455

Un chitarrista leggendario, il cui stile, continua ad essere ammirato anche dai più virtuosi guitar-men in circolazione. Conquistare il sound e lo stile di Mark Knopfler non è un'impresa facile. Di seguito, proveremo a darvi alcuni strumenti utili all'obiettivo.

Il suo approccio ha reso iconiche le tracce dei Dire Straits. Anche i meno avvezzi al panorama di riferimento conoscono brani come Sultans Of Swing, grazie soprattutto al suo inconfondibile solo. Un tocco delicato, elegante, ma deciso allo stesso tempo. Il segreto dello stile di Mark Knopfler è la tecnica del Fingerpicking, ma di certo, ridurre a questo il discorso risulterebbe estremamente riduttivo. Knopfler suona in modo unico, facendo valere ogni nota.

Il playing di Mark Knopfler in pillole

Mark Knopfler è noto alla pletora di appassionati per le sue improvvisazioni sopraffini. Servendosi del pollice, dell'indice e del resto delle dita della mano destra, il chitarrista ha sviluppato un playing poco ortodosso nel quale confluiscono, stilisticamente parlando, inflessioni blues, folk e rockabilly, principalmente. Il suo legame con la Pentatonica è chiaro e si confà alle tendenze dei player della sua generazione, l'utilizzo che ne fa tra arpeggi ed esecuzioni in legato lo rendono, però, unico.

Le diadi sono fondamentali, così come le aggiunte negli accordi per rendere eclettici anche i più convenzionali. Tecniche come l'Hammer on ed il Pull off si rivelano necessarie, mentre i Bending vanno eseguiti in maniera lenta ed intensa. Per quanto riguarda la chitarra ritmica, Knopfler è solito suonare pattern dinamici, con cambi che, spesso, si muovono in concomitanza con le linee vocali, costituendo pattern sinuosi e soddisfacenti all'ascolto. La chitarra di Mark Knopfler accompagna l'ascoltatore passo dopo passo lungo l'esplorazione dei paesaggi sonori che tesse.

La strumentazione di Mark Knopfler

Come ogni Vecchia, intramontabile, Gloria che si rispetti, la strumentazione di Mark Knopfler non presenta particolari variazioni, rendendo possibile l'identificazione del suo sound più celebre attraverso la voce di chitarre come la Fender Stratocaster e la Gibson Les Paul, in funzione delle circostanze, con una maggiore tendenza nei confronti del primo modello. In questi casi, un compromesso efficace potrebbe essere una Stratoide con humbucker al ponte, avendone lui stesso adottate.

Rimane particolarmente iconico nell'immagine del chitarrista il suo utilizzo di strumenti Pensa/Suhr Custom con finiture particolarmente curate e configurazione HSS. Una menzione onorevole, in questo frangente, va dedicata alle chitarre acustiche, con Knopfler che predilige Martin e, in particolare, i modelli 000-40S ed HD-40MK. Non va dimenticata, per chi intende avvicinarsi il più possibile ai suoi orizzonti sonori, la chitarra Resofonica ed il peculiare metodo che richiede per essere utilizzata.

Sul fronte amplificatori, Knopfler adotta Fender Vibrolux, Music Man 212-HD 130 e Soldano SLO100s. Per quanto riguarda gli effetti, invece, la sua scelta ricade su un pedale Volume, un Wah ed una leggera distorsione in assenza di sistemi di amplificazione adeguati e fedeli in saturazione. Per le corde, infine, Knopfler utilizza mute .009-42.

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Come suonare la chitarra come Joe Perry degli Aerosmith https://stonemusic.it/61402/come-suonare-la-chitarra-come-joe-perry-degli-aerosmith/ https://stonemusic.it/61402/come-suonare-la-chitarra-come-joe-perry-degli-aerosmith/#respond Fri, 11 Nov 2022 08:00:20 +0000 https://stonemusic.it/?p=61402

Il protagonista del nostro appuntamento settimanale, oggi, è Joe Perry, un guitar hero in grado di contribuire ampiamente al lascito inestimabile di una delle più trasgressive rock band della storia.

Joe Perry continua, con gli Aerosmith, ad infiammare i palchi di tutto il mondo, tra riff imponenti, ballate solenni e soli taglienti. Un artista completamente autodidatta, il cui playing, è condizionato totalmente dall'emozione, dal feeling. Joe Perry è una vera e propria groove machine, il cui approccio, è anche uno degli ingredienti neanche troppo segreti del successo degli Aerosmith. Nella band, il chitarrista alterna i compiti con Brad Whitford, lavorando in completa armonia in favore di un prodotto finale formidabile.

Lo stile di Joe Perry in pillole

Quando si osservano guitar heroes come Joe Perry, il loro stile va analizzato partendo dal modo con cui tengono il plettro. In modo similare al suo mentore Keith Richards, Perry regge l'accessorio in modo da avere un attacco "deciso e molleggiato". L'ossimoro in questione proviene dal groove serrato che contraddistingue il suo playing, mentre l'allentamento della tensione proviene dal modo con cui esegue i movimenti con la pennata, col polso rilasciato e "senza fretta".

Il playing di Perry è fluido, ricco di slide, ma non impeccabile, come una chitarra hard rock che si rispetti dovrebbe essere, infatti, la chitarra degli Aerosmith è sporca anche negli arpeggi e nei soli, seppur leggermente.

Guardando in maniera più specifica alle tecniche da lui maggiormente utilizzate, possiamo affermare che, alla stregua di molti altri guitar hero della sua generazione, anche Perry predilige un approccio blues più grintoso ed aggressivo, utilizzando la Pentatonica per i suoi soli e arricchendola con interventi in Misolidio. I suoi lick sono fugaci, decisi, ricchi di bending e slide, mentre i riff si presentano maestosi, grazie agli accordi aperti che li compongono, trovando misura quando suonati con la tecnica del double stop.

Il rig del chitarrista

Nel corso della sua brillante carriera, Perry ha utilizzato un numero molto cospicuo di strumenti. Il suo sound, però, trova spazio in maniera più confortevole tra le corde e i legni delle chitarre Gibson Les Paul, di cui lui è un avido appassionato, oltre che artista signature con diversi modelli costruiti su sue specifiche e disponibili all'acquisto. Tra le chitarre che immortalano istantanee di determinate ere del suo sound, però, citiamo anche la Fender Telecaster.

Per gli amplificatori, Perry predilige i Majors da 200 W di Marshall, ma nel suo rig trovano spazio anche Friedman e Vox. Sono pochi, poi, gli effetti che definiscono il suo playing. Parliamo del Wah, del pedale Whammy, di un distorsore e un Octave Generator. Per le corde, la scelta di Joe ricade sulle Gibson Brite Wires .010-.046, mentre i plettri che adotta più di frequente sono i Dunlop 483 Classic Celluloid Heavy.

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Come suonare la chitarra come Mick Mars dei Motley Crue https://stonemusic.it/61308/come-suonare-la-chitarra-come-mick-mars-dei-motley-crue/ https://stonemusic.it/61308/come-suonare-la-chitarra-come-mick-mars-dei-motley-crue/#respond Fri, 04 Nov 2022 08:00:01 +0000 https://stonemusic.it/?p=61308

Con la sua uscita di scena annunciata di recente, vogliamo omaggiare il prezioso lascito chitarristico di Mick Mars con un appuntamento della nostra ormai consueta rubrica.

Un'icona della sei corde che ha militato in una delle band più controverse e trasgressive nella storia del rock e del metal. Mick Mars ha contribuito ampiamente a definire il sound degli anni '80, pur rivoluzionandolo con un'impronta travolgente, feroce, frutto di una lotta interiore contro un male incurabile, lo stesso che lo ha portato, in tempi più recenti, a dire addio ai palchi. Mick Mars dei Motley Crue ha composto alcuni dei riff e dei soli più iconici di quel prorompente decennio, fatto di lustrini e riflettori abbaglianti, portando un alone di inaspettata oscurità sulle scene e nel sound del gruppo.

Lo stile di Mick Mars in pillole

Mick Mars ha segnalato come sue massime influenze del passato artisti come Michael Bloomfield, Jeff Beck e Jimi Hendrix. Le contaminazioni blues nel suo approccio, del resto, sono vivide e chiare. La sua, è una chitarra reale, aggressiva e ricca di emotività. L'edonismo e la virtuosità che hanno contraddistinto il decennio '80 per sonorità ed apparenze, poco si confacevano con Mars, un player spartano, che ha compiuto la sua missione in nome della musica e di nient'altro.

Proprio come accennato in precedenza, le basi del playing di Mars si basano tutte sul blues e restano fedeli agli ideali del genere nella stragrande maggioranza dei casi.

Ciò con cui Mick non scende a compromessi è la potenza delle sue frasi, sparate sempre in amplificatori potenti e suonate con una certa decisione, anche nei soli. Non a caso, i riff di Mick sono imponenti, mentre gli assoli pungono in maniera letale, rimanendo impressi sulla pelle degli ascoltatori. Pochi fronzoli e molta emozione, questo è ciò che definisce Mick Mars, alla stregua dei grandi bluesman del passato, ma con un approccio hard rock ideale per le esecuzioni in arena.

La strumentazione di Mick Mars

Per un chitarrista proveniente dall'era dell'hair metal, la scelta in fatto di chitarre non può non ricadere su strumenti dal suono "beefy". Gibson Les Paul e Super-Strat a parte, Mick Mars è stato visto con un numero molto cospicuo di chitarre in braccio. Il comune denominatore tra ognuna di esse era rappresentato dalla presenza di pickup humbucker e dal ponte Floyd Rose flottante in due direzioni, avanti e indietro. Rimane iconico, comunque, l'esemplare di Fender Stratocaster "distressed" da lui utilizzato assiduamente sia negli anni d'oro che negli ultimi tempi coi Motley.

Per l'amplificazione, Mars si rifà quasi principalmente a testate Marshall JCM800 e casse 1960BV, concedendosi saltuarie variazioni sul tema con le Soldano SLO 100. Per l'effettistica, la lista di Mars non è tanto ampia quanto si potrebbe immaginare, componendosi con un Wah, un distorsore overdrive, un effetto d'ambiente come il chorus, ad esempio ed un caratteristico talk-box se si intende calarsi maggiormente nel personaggio. Per le corde, infine, Mars adotta mute Ernie Ball, essendone un endorser.

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Come suonare la chitarra come Bruce Springsteen https://stonemusic.it/61238/come-suonare-la-chitarra-come-bruce-springsteen/ https://stonemusic.it/61238/come-suonare-la-chitarra-come-bruce-springsteen/#respond Fri, 28 Oct 2022 10:00:43 +0000 https://stonemusic.it/?p=61238

Dopo una breve pausa, torniamo col botto con la nostra rubrica sui migliori chitarristi nella storia del rock con una entry inaspettata, ma tutta da scoprire.

Abbiamo già ribadito in alcuni appuntamenti passati quanto, di fatto, la chitarra ritmica sia davvero importante all'interno di un ensemble, a prescindere dalla sua natura. Per quanto i guitar hero virtuosi della sei corde abbiano ipnotizzato decine di migliaia di appassionati nel corso degli anni, una menzione speciale va fatta anche a chi, della sei corde, ha fatto uno strumento con cui costruire i brani, piuttosto che bucare il mix adoperandola come una spada affilata. Bruce Springsteen è proprio uno di questi. Col suo modo iconico di impugnare la Telecaster, il Boss si è guadagnato l'ammirazione anche dei più esigenti. Scopriamo, di seguito, alcuni segreti dietro il suo playing.

Come suona Bruce Springsteen? Il suo playing spiegato

Bruce Springsteen ha iniziato proprio suonando la chitarra, in giovane età. Affascinato dai giganti del rock and roll e del blues, Springsteen diede inizio al suo percorso scandendo la sua vita a ritmo di musica. Il playing del Boss, comunque, è rimasto semplice nel corso degli anni, senza mai subire variazioni particolarmente significative. La decisione con cui Bruce percuote le corde è ciò che contraddistingue il suo stile chitarristico.

Quando si pensa di suonare come lui, il desiderio più grande è quello di comporre inni come i suoi. Sebbene nessuno, a parte lui, abbia la formula per creare una hit come quelle che impreziosiscono il suo catalogo, troviamo in alcuni accordi un vero e proprio marchio di fabbrica da cui poter trarre ispirazione. Ne è un esempio lampante il Mi5. Un semplice power chord di Mi a cui viene aggiunto un Si preso al quarto tasto della corda di Sol, creando un'interessante estensione melodica.

Un altro accordo che fornisce sostanza alla pietra miliare Dancing In The Dark è il Do# minore, suonato nel ritornello con il mi cantino aperto. Continuiamo con il Fa maggiore senza l'intervallo di quinta, ma con un La in più nei bassi, ossia un intervallo di terza maggiore, ascoltabile in Thunder Road. Sebbene non sia un chitarrista solista per definizione, Bruce Springsteen ha dato il suo contributo saltuariamente nei suoi dischi. A tal proposito, vi consigliamo di rivisitare DARKNESS ON THE EDGE OF TOWN, album che, per Tom Morello dei RATM, contiene alcuni dei migliori soli nella discografia di Springsteen.

Il rig del Boss

Per quanto riguarda la strumentazione di Bruce Springsteen troviamo, anche qui, una lista semplificata all'osso. Il Boss del rock ha fatto della Fender Telecaster il suo trademark. Durante la sua brillante carriera, Bruce l'ha riproposta in tutte le salse, andando dai modelli più storici come la Esquire a Telecaster pesantemente modificate per avere suoni più corposi attraverso circuitazioni e pickup particolari.

Se il twang della Tele definisce Springsteen in elettrico, il suo sound acustico è da accostare inconfondibilmente al calore delle chitarre Takamine, brand nipponico di grande fama che viene utilizzato da Springsteen e da moltissimi altri grandi nomi del rock. Per quanto riguarda gli effetti, c'è davvero poco da segnalare.

Bruce utilizza un overdrive, un booster ed un flanger in pedaliera. Per gli amplificatori, la scelta del Boss ricade su Marshall, Mesa e Fender, in particolare il modello Bassman, la testata Mark IIC ed i cabinet JCM800. Non può mancare, per suonare alla Springsteen, un capotasto mobile da adoperare all'occorrenza e che, sicuramente, molti di voi avranno già a disposizione.

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